Consumatori, ovvero OGM, Organismi Generalmente Maltrattati

Tempi duri per il cittadino comune, o consumatore che dir si voglia, perchè più che consumatori, siamo considerati polli da spennare, spesso veniamo maltrattati, insultati, raggirati, e non sappiamo a chi di grazie.
Una settimana fa, mio cognato, ha acquistato da un grosso mobilificio di nome
“Mobilandia” l'arredamento completo per la nuova casa, spendendo la cifra di euro novemila euro (previa caparra di 1800 euro), fin qui tutto normale direte.
Ma al momento della consegna, prima di iniziare il montaggio dei mobili, i trasportatori (esterni alla ditta) gli chiedono con aria perentoria:
“ci faccia visionare l'assegno circolare con la cifra del saldo”, cosa che il poveretto ha fatto, sentendosi molto “indagato”.
Dopo l'avvenuto montaggio, e relativa consegna assegno di cui sopra, ci dicono che manca una maniglia di un cassetto della cucina, suggerendoci di telefonare da lì a 15 giorni per averne una, da andare a ritirare in magazzino fuori città, come minimo mi sarei aspettata che l'avessero recapitata a casa, visto che la mancanza era la loro!
Dopo tre giorni circa, decidiamo di acquistare ancora un armadio per la camera da letto, ci rechiamo in negozio (sempre Mobilandia), scegliamo il pezzo che costa 400 euro, ne diamo 50 di caparra e stabiliamo la data della consegna, facendo presente che non potevamo essere presenti alla consegna prima delle 11,30 del giorno stabilito.
Il giorno della consegna alle 11 ci telefona la persona incaricata per la consegna, che infuriata ci dice che ci sta aspettando da un' ora, nonostante avessimo stabilito la settimana precedente, che ci saremmo visti alle 11,30. Quando ci siamo incontrati a casa di mio cognato, il soggetto che doveva montare l'armadio, ci ha accolti con grande arroganza e maleducazione.
Una volta montato l'armadio, gli abbiamo compilato l'assegno di 350 euro perchè eravamo sprovvisti di bancomat, e ci siamo sentiti dire che non poteva accettare l'assegno perchè poteva essere “falso”, o contanti, o assegno circolare.
Dopo varie discussioni, telefonate con la persona che ci aveva seguiti nell'acquisto, abbiamo telefonato anche all'amministrazione, facendogli notare che solo la settimana prima avevamo riforcillato la loro azienda con un acquisto di novemila euro; per tutta risposta ci hanno detto che a loro non importava nulla di quanto avessimo speso, le regole sono uguali per tutti, clienti onesti che pagano, e clienti che emettono assegni “falsi”.
Dopodichè il trasportatore sempre più cafone, ha smontato l'armadio e se l'è portato via. Superfluo dire che siamo rimasti esterefatti da una tale mancanza di professionalità da parte dell'azienda di cui eravamo clienti da tempo, ma di cui certamente non lo saremo più in futuro, e dulcis in fundo, ci siamo anche presi gli insulti del trasportatore che si è adirato perchè abbiamo osato criticare la politica aziendale. Proprio vero che i servi in questo paese abbondano.

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