Breve precisazione al biglietto d’apertura del presidente Jean-Baptiste de Weck.

Cesare Spoletini, ex presidente del Comitato SDA di Neuchâtel

La Società Dante Alighieri e la politica.

Per suo statuto, da oltre un secolo, la Società Dante Alighieri promuove e tutela la lingua e la cultura italiane, sul territorio nazionale italiano e, soprattutto, fuori d'Italia.
Nei 19 comitati attualmente presenti in Svizzera, i soci di nazionalità italiana sono – comprensibilmente – una minoranza, rispetto ai loro omologhi svizzeri.
Sempre per suo statuto, la Società non ha scopi di lucro, essa è apolitica ed aconfessionale.
I cittadini italiani che ne fanno parte sono, quindi, liberi di prendere parte alle vicende politiche della loro Repubblica, secondo le convinzioni proprie a ciascuno.
Alcuni partecipano attivamente al dibattito di opinioni, nella vita pubblica, senza pertanto coinvolgere in nessun modo la Società, suggerendo orientamenti di parte.

Ciò, per sottolineare l'impegno individuale di quei soci, cittadini italiani, sensibili non soltanto alle sorti della propria madrelingua e della propria cultura d’origine, nei Paesi ospitanti, ma anche soggetti partecipi delle patrie vicende e tutt’altro che inerti rispetto alla Cosa pubblica.
Riprendendo Dante, tal “misero modo / tegnon l'anime triste di coloro / che visser sanza infamia e sanza lodo”.

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