BERLUSCONI. LA CONVENZIONE AD PERSONAM UMILIA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ED IL POPOLO ITALIANO, A MENO CHE…

Dare al signor Silvio Berlusconi la Presidenza della Convenzione per le riforme istituzionali e costituzionali significa osannare, ma soprattutto impregnare di spudoratezza tutto il sistema Italia; e ciò, a cominciare dal Presidente della Repubblica all’ultimo cittadino (con tutto il rispetto per la sua dignità sociale in base anche art 3 della Costituzione che la sancisce pari a quella di tutti gli Italiani).

Non so quali potrebbero essere state le intese riservate, di fronte al Capo dello Stato, per poter mettere insieme un governo di larghe intese, ma è del tutto impensabile che Giorgio Napolitano abbia lavorato “al ribasso” in alcuni contesti allo scopo di addivenire ad un’intesa Pd-Pdl, perché altrimenti, mi si perdoni un po’ di malizia politica alla Giulio Andreotti, allora dovrei dubitare di tutto.

Mi chiedo anche come un Berlusconi, di cui da sempre non mi fido in senso assoluto per le sue molto sindacabili azioni socio-politiche (ma anche morali), possa trovare ancora il coraggio di richiedere la presidenza per poter gestire, ad libitum, in direzione della convenienza dei suoi problemi giudiziari ed economici, una carica della specie. A mio avviso, qui si tratta di spudoratezza istituzionale da parte dell’uomo di Arcore, supportata da vari “tornacontisti” sempre pronti, come abbiamo già visto, a mollarlo non appena si presenta loro una situazione più allettante.

Possibile che gli Italiani non l’abbiano ancora capita che il berlusconismo costituisce una delle calamità politiche più disgraziate che l’Italia abbia conosciuto dalla fine della guerra ? O sono per un terzo grillo-filo-comici e per un terzo masochisti all’ennesima potenza, visto che sembrano godere anche in presenza della fame ?

Avrei qualcosa da dire anche del terzo che rimane, ma mi limito a considerarlo quello che, nella sua limitatezza politica, fa meno male agli interessi dell’Italia.

Insomma, è assolutamente necessario far fuori politicamente Berlusconi in modo che l’Italia ritorni un po’ in se, dopo un ventennio che l’ha portata alla rovina.

Attenzione, perché stiamo lambendo la tenuta del sistema sociale e che, ciò che succede giorno per giorno, non ha un significato da sottovalutare.: tensioni sociali imminenti !!!. Il fiume sta superando gli argini e la guerra è vicina. Berlusconi non ci ha pensato un attimo per dare l’OK alla guerra in Iraq, con i compari guerrafondai Bush e Blair, malgrado le raccomandazioni imploranti di Papa Woytila, e non ci penserà un attimo ad emulare…Nerone per Roma. A lui non gli frega niente dell’Italia !

Questo è il soggetto con ci dobbiamo lottare da subito , senza usare troppo faire-play. Qui sarebbero necessarie le armi che conservano ancora nei loro armadi gli ex-alleati del cosiddetto CAV. che poi l’hanno mollato.

Basta: si cambi registro perché, giorno dopo giorno, mi rendo conto che, pur non essendo in linea con lui, Grillo ha ragioni da vendere !!!.

ARNALDO DE PORTI

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