Abbattere le barriere architettoniche per i “disabili del cuore”

Leggo sul sito dell’UAAR: «Nel corso dell’edizione serale del Tg1 Rai del 7 aprile 2013 è andato in onda un servizio di Marco Clementi sull’insediamento del vescovo di Roma Bergoglio. Un intervistato nel commentare il saluto ricevuto dal papa, ha definito gli atei quali “disabili del cuore”. Il giornalista ha annuito sorridendo». Bisognerà provvedere ad abbattere tutte le barriere architettoniche che impediscono a questi sfortunati disabili di vivere in maniera cristiana. Qualcuno penserà che la definizione sia da attribuire semplicemente all’ignoranza dell’intervistato. In realtà, l’idea che i non credenti siano persone cui manca qualcosa è abbastanza diffusa tra i credenti. Papa Joseph Ratzinger addirittura era dell’idea che il mondo va in rovina là dove non c'è fede in Dio. Per l’intelligente intervistato, il mondo dovrebbe andare in rovina là dove ci sono “disabili del cuore”. Esponenti d’altre religioni e sette commettono lo stesso errore. Ma sappiamo bene che le cose non stanno così. Moltissime degnissime persone, pur non avendo fede, si adoperano per il bene della società, per un mondo migliore, e alle volte senza neppure saperlo fanno la volontà di Dio (ammesso che Dio esista e che la sua volontà sia quella espressa dal Cristo). Per contro esistono persone che credono in Dio, ma mandano il mondo in rovina e non fanno la volontà di Dio. Per riprendere l’infelice metafora, in base alla storia e all’esperienza della vita, ma anche al Vangelo, si può senz’altro affermare che “disabili del cuore” sono le persone ingiuste. La distinzione non è tra credenti e non credenti, ma tra giusti e ingiusti.

Renato Pierri

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy