Dichiarazione del Vicepresidente Antonio Tajani a seguito dell’annuncio del Governo su un piano per i debiti pregressi delle P.A.

La Direttiva sui ritardi dei pagamenti è molto importante. Essa stabilisce regole chiare in tema di pagamento di beni e servizi acquistati dal settore pubblico. Tutti gli Stati membri hanno l'obbligo di trasporre e applicare la direttiva a partire dal 16 marzo 2013. Ogni Stato membro dovrebbe assicurare la sua attuazione puntuale ed effettiva, al fine di interrompere l'accumulazione di debiti commerciali da parte delle pubbliche amministrazioni, evitando così l'applicazione degli interessi per il ritardo del pagamento previsti dalla direttiva stessa.

Ciò premesso, la direttiva non si applica necessariamente all'ammontare del debito commerciale pregresso. In particolare, nel caso dell'Italia, le autorità hanno deciso che le nuove regole si applicheranno solo ai contratti conclusi a partire dal 1 gennaio 2013. Una soluzione realistica al problema dell'ammontare di debito commerciale pregresso – che si stima essere di notevoli dimensioni – deve, probabilmente, prevedere un piano di liquidazione avente come obiettivo quello di portare tale ammontare di debito pregresso a livelli non attribuibili a ritardi nei pagamenti (livelli fisiologici) in tempi relativamente brevi. Questo piano dovrebbe prevedere adeguate misure contro il rischio di comportamenti opportunistici (azzardo morale) da parte delle pubbliche amministrazioni titolari del debito pregresso.

In allegato:

Dichiarazione

Direttiva europea 2011/7/UE

Dott.ssa M. Irene Paolino

Europe Direct Puglia

Sportello informativo dell’Unione europea

Università degli Studi di Bari Aldo Moro

c/o Teca del Mediterraneo

Via Giulio Petroni, 19A I-70124 Bari (IT)

(: +39 080 5402786

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