focus del 15

ELEZIONI: DI PIETRO,SERVE CENTROSINISTRA ALTERNATIVO A MONTI MARTEDI' RIUNIONI IDV PER DECIDERE PARTECIPAZIONE A PRIMARIE CS – ROMA, 15 NOV – ''Ha ragione Bersani: bisogna andare alle elezioni regionali al piu' presto e, quindi, chiediamo al governo di rispettare le decisioni della magistratura che, come nei casi del Lazio e del Molise, ha disposto l'immediata esecutorieta' delle sentenze. Ci auguriamo che, a partire proprio dalle prossime elezioni regionali del Lazio, della Lombardia e del Molise, si possa rilanciare la coalizione programmatica di un centrosinistra unito, in grado di superare le politiche ragionieristiche di Monti''. Lo afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Proprio per questo – aggiunge – ci auguriamo che anche dall'esito delle primarie del centrosinistra emerga una proposta programmatica ben chiara sull'alternativa all'attuale esecutivo. In tal senso, abbiamo preso atto con favore della recente presa di distanza di Bersani e Vendola rispetto alle politiche del governo Monti, specie in materia di lavoro. Anche per questa ragione, l'IdV ha convocato, per martedi' prossimo, sia l'ufficio di presidenza sia l'intergruppo con i deputati e i senatori del partito, al fine di valutare positivamente la nostra partecipazione al voto delle primarie del centrosinistra previste per il 25 novembre''.

Elezioni, Di Pietro: Governo confermi Regionali a febbraio Roma, 15 NOV – Mi auguro che, dopo aver piegato la schiena infinite volte, dopo aver dato sempre al Pdl tutto quel che pretendeva, il governo abbia alla fine un sussulto di dignita' e tenga ferma la decisione di convocare le Regionali il 10 e 11 febbraio, senza inchinarsi per l'ennesima volta ai voleri di Berlusconi”. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Arrivati a un passo dalla fine della legislatura e' ora di smetterla con le furbizie e i giochetti tattici. Bisogna decidersi ad affrontare sul serio il prossimo appuntamento elettorale. Se non ora, quando? Dove sta la serieta' di un Parlamento che ancora non riesce a dire ai cittadini con quale legge elettorale andranno votare? Che credibilita' puo' esserci in un confronto politico che, in un momento di massima emergenza come questo, si concentra solo su quando, a questo e a quello, conviene convocare le elezioni e non dice una parola, manco mezza, sui programmi, su come i diversi schieramenti pensano di affrontare la crisi? L'Italia dei Valori chiede a tutti, arrivati all'ultimo atto di questa legislatura e della seconda Repubblica, di avere un atto di resipiscenza e iniziare a parlare di quello che interessa ai cittadini italiani: come uscire dalla crisi? E' su questo che devono formarsi le alleanze. Tutto il resto e' fuffa, servira' solo a spingere ancor piu' gli elettori verso l'astensione”. Scrive ancora Di Pietro: “Noi vogliamo, chiediamo e attivamente ci adoperiamo perche' alle elezioni vi sia in campo uno schieramento capace di proporre politiche alternative a quelle ingiuste e fallimentari di Monti. Ci auguriamo con tutto il cuore che questo schieramento sia un limpido centrosinistra che voglia fare anche in Italia e in Europa quel che il presidente Obama si propone di fare negli Usa. Per noi e' questa la via maestra. Ma, in ogni caso, e' imperativo che alle prossime elezioni vi sia in campo un'alternativa alle politiche di Monti capace si' di raccogliere il messaggio della protesta che ieri ha percorso tutta l'Europa ma anche di trasformarlo in una proposta concreta di governo”. Conclude Di Pietro: “Non ci si puo' piu' perdere in minuetti e prese in giro. Per questo, noi dell'Italia dei Valori decideremo, martedi' prossimo, quale sara' il nostro contributo alle primarie del centrosinistra del 25 novembre”.

Rai: lettera Di Pietro a Tarantola, informare cittadini su referendum =
– Roma, 15 nov – Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e ai componenti del CdA Rai per denunciare la mancata informazione da parte del servizio pubblico sui quattro referendum, come previsto dalla nostra Costituzione. ''Illustre Presidente, come Lei sa – si legge nel testo – e' in corso in tutta Italia la raccolta delle firme per quattro referendum popolari per la cancellazione del finanziamento pubblico dei partiti, della ''diaria'' percepita dai parlamentari e di norme della ''legge Fornero'' relative alle modifiche dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e le deroghe ai diritti previsti dai contratti nazionali di lavoro stabilite da normative approvate dal precedente Governo. Si tratta di argomenti di grandissima rilevanza politica e sociale che non possono essere ignorati o marginalizzati dal Servizio pubblico radiotelevisivo. Purtroppo, alla luce dei dati di fatto e di cio' che i cittadini possono constatare direttamente, la RAI ha dato e sta dando scarsissimo rilievo ai temi oggetto dei referendum''. ''Nei telegiornali, nei giornali radio e nelle trasmissioni di approfondimento giornalistico, vi sono solo scarsissime tracce dell'attivita' di raccolta delle firme e mancano totalmente discussioni e confronti sulle questioni oggetto dei quesiti referendari. In passato, in occasione analoghe a quelle attuali, la Rai, anche su impulso della Commissione parlamentare di vigilanza, si e' adoperata per far si' che, nella fase della raccolta delle firme, il servizio pubblico radiotelevisivo aprisse la propria programmazione radiofonica e televisiva all'approfondimento e al confronto sui problemi oggetto dei referendum. Come forza politica promotrice, insieme a SEL, ai Verdi, al Pdc, al Prc, alla Fiom, a ''Lavoro e societa''' della Cgil, ''alla Cgil che vogliamo'', ad Alba, ad art.21, dei referendum popolari, Le chiedo – rimarca Di Pietro – un immediato intervento che assicuri, attraverso una informazione corretta e completa, il rispetto dell'unico strumento previsto dalla nostra Costituzione per dare direttamente la parola ai cittadini. Certo della Sua sensibilita' sul ruolo e la funzione del servizio pubblico radiotelevisivo, resto in attesa di una Sua risposta che mi auguro positiva''.

IDV: GIUSEPPE VATINNO TORNA NEL PARTITO – Roma, 15 nov – Giuseppe Vatinno torna nella squadra dell'Italia dei Valori. Lo hanno annunciato, questa mattina, in una conferenza stampa alla Camera, il capogruppo del partito alla Camera, Antonio Borghesi, e lo stesso Vatinno. “Ha avuto una lunga attività anche in veste tecnica, abbiamo lavorato insieme ed ha svolto un grande lavoro”, ha detto Borghesi annunciando il ritorno di Vatinno, che lascia il gruppo Misto. Con lui il partito sale a quota 20 deputati e questo permetterebbe all'Italia dei Valori di mantenere il gruppo parlamentare a Montecitorio. “Sono lieto di questo nuovo incrocio che ci porterà a lavorare insieme”, ha aggiunto il capogruppo dell'Idv passando la parola a Vatinno. “Sono contento di aver ritrovato l'Italia dei Valori dopo un periodo di difficoltà – ha esordito l'esponente dell'Idv -. Torno carico di entusiasmo”. Vatinno, già componente della commissione Ambiente della Camera, ha annunciato il suo impegno soprattutto sulle problematiche ambientali. ” L'Idv è molto sensibile alle tematiche ambientali – ha spiegato ai cronisti -, problematiche molto care agli italiani”.

IDV: BORGHESI, DOPO PRIMARIE CS SI APRA TAVOLO CONFRONTO – ROMA, 15 NOV – ''Siamo impegnati a lavorare per un centrosinistra riformista che segni un cambiamento rispetto a Monti. Vogliamo dunque un'alleanza anche con il pd, oltre che con Sel, e ci auguriamo che dopo le primarie di centrosinistra possiamo sederci intorno a un tavolo''. Lo dice il capogruppo dell'Idv alla Camera Antonio Borghesi ai giornalisti a Montecitorio. ''A dicembre avviamo la fase congressuale come segno di discontinuita''', aggiunge.

LEGGE DI STABILITÀ, BORGHESI (IDV): PRESENTEREMO UNA CONTRO-LEGGE – Roma, 15 nov – “Presenteremo la prossima settimana una contro-legge di stabilità basata su altri calcoli e sull'idea che la riduzione della pressione fiscale deve essere immediata”. Lo annuncia il neocapogruppo alla Camera dell'Idv Antonio Borghesi, durante la discussione del ddl Stabilità. Borghesi ha anche detto che non è stato accettato nessuno degli emendamenti presentati dal suo gruppo

LAVORO, BUGNANO (IDV): DDL PROFESSIONI E' NORMA MANIFESTO INUTILE Roma, 15 nov – “Ci siamo abituati, ormai troppo spesso, ad affrontare i temi più complessi in modo frammentato e il provvedimento sulle professioni non organizzate andrà esattamente in questa direzione per cui lo riteniamo una norma manifesto, assolutamente inutile, superflua e anche un bel po' pasticciata”. Lo ha detto la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione industria, dichiarando in Aula voto contrario del suo gruppo al ddl in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi. “Questo provvedimento – prosegue Bugnano – non contiene norme a tutela dei consumatori, non darà beneficio ai professionisti, ma accolla loro solo oneri aggiuntivi. Tra l'altro, fa sì che ci siano professionisti di professioni non regolamentate, i quali potranno lavorare senza bisogno di certificazioni. Se a tutto questo, aggiungiamo che in Aula c'è stata una discussione imbarazzante, una mediazione del genere di quella raggiunta sul ddl in materia di diffamazione, l'Italia dei Valori non può che votare contro un provvedimento che – conclude Bugnano – nel suo complesso, non convince sotto vari punti di vista”.

ISTAT, CARLINO (IDV): CON GOVERNO MONTI FAMIGLIE SEMPRE PIU' IN GINOCCHIO
Roma, 15 nov . “I dati dell'Istat sono ogni giorno più impietosi. Se il 55,8% delle famiglie ha peggiori condizioni economiche rispetto all'anno scorso, significa che le politiche economiche del governo Monti sono state tutte fallimentari, cosa che l'Italia dei Valori va denunciando da tempo”. Lo ha dichiarato la sen. Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, commentando i risultati dell'indagine Multiscopo sugli aspetti della vita quotidiana delle famiglie. “Si è ormai instaurato un pericoloso circolo vizioso: più pressione fiscale, incontrollato aumento dei prezzi e minore potere di acquisto da parte delle famiglie. Per fortuna che il governo Monti doveva far uscire il Paese dalla crisi, in realtà sta affamando definitivamente gli italiani. Il rigore senza equità ha provocato gravissimi danni economici e sociali, un'ulteriore caduta della produzione, con i conseguenti devastanti effetti anche sull'occupazione. Continuare a dire che mancano le risorse adesso è davvero un insulto ai cittadini, visto che Monti si è affrettato a smentire l'idea di una patrimoniale sulle grandi ricchezze. L'ammodernamento e il salto di qualità dell'Italia è ancora troppo lontano, intanto – conclude Carlino – sono le famiglie quelle che pagano il prezzo più alto della crisi”.

IDV. LI GOTTI: ESPELLIAMO DISONESTI, LEONE ABITUATO A CONVIVERCI Roma, 15 nov. – “Noi non difendiamo i ladri, non li proteggiamo, non gli garantiamo carriere politiche. Oggi, l'onorevole Leone del Pdl pensa di darci lezioni, dicendo che l'Idv non potra' piu' parlare di 'mariuoli' dopo la vicenda Maruccio”. Lo dice il senatore Luigi Li Gotti, responsabile Giustizia dell'Italia dei valori. “Leone si sbaglia- continua Li Gotti-, evidentemente abituato a convivere con la malapolitica: gli ricordiamo, solo ad esempio, l'ex sottosegretario alle finanze, rimasto segretario regionale del Pdl in Campania, con cucita addosso l'imputazione di mafioso. Noi espelliamo i malfattori e non li coccoliamo. L'impegno dell'IDV, quindi, sara' ancora piu' incisivo, con buona pace dell'onorevole Leone”. Il senatore Idv conclude sottolineando che “la scoperta di accaparratori di denaro pubblico, anche all'interno dell'Idv, aumenta il nostro impegno contro il malaffare e ci impegna in una piu' rigorosa selezione della classe politica dirigente del partito e di quella elettiva. In questo e' la differenza dagli altri”.

MALTEMPO, EVANGELISTI (IDV): NATURA PRESENTA CONTO Roma, 15 nov – “Questa alluvione che non è più grave delle altre in termini di entità. E' più grave perché si va ad aggiungere alle tante altre. Dal '92 ricordo che, ogni due anni circa, in quest'aula si tiene un'informativa del governo sulle alluvioni che colpiscono la città di Genova. E poi quelle delle Cinque Terre, della Lunigiana, dell'Isola d'Elba, dell'Umbria e poi del Veneto”. Così, in aula alla Camera, il deputato Idv Fabio Evangelisti nel corso dell'informativa urgente del governo sull'emergenza maltempo. “Questo – ha proseguito – vuol dire che qualcosa sta cambiando. E non è solo il mutamento climatico, è la natura che sta presentando il suo conto. E allora dal governo mi aspetto analisi più definite, almeno in termini di stima dei danni”. “E allora, – ha concluso – mi rivolgo a chi voterà la fiducia alla Legge di Stabilità, l'ho già chiesto in un'interpellanza urgente: si preveda una deroga al patto di stabilità per i territori coinvolti. Si interrompa lo scarica barile. Ci si assuma la responsabilità e si diano risposte”.

FECONDAZIONE: PALAGIANO (IDV), NECESSARIO RISCRIVERE LEGGE 40 = – Roma, 15 nov. – “La giustizia sta riaffermando, sentenza dopo sentenza, i diritti civili che la politica aveva sottratto a tanti cittadini italiani desiderosi di diventare genitori. Il verdetto del Tribunale di Cagliari, che autorizza la diagnosi preimpiantatoria, ristabilisce, finalmente, equita' nell'accesso alle cure e ribadisce quanto da noi fortemente sottolineato da anni a questa parte, ovvero che la legge sulla procreazione medicalmente assistita va riscritta”. Lo dichiara Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanita' dell'Italia dei Valori e capogruppo del partito in Commissione Affari sociali della Camera, commentando la notizia dell'autorizzazione, da parte del Tribunale di Cagliari, alla diagnosi preimpianto per una coppia di due genitori, di cui uno affetto da talassemia e l'altro portatore sano della stessa patologia.

FECONDAZIONE: PALAGIANO (IDV), NECESSARIO RISCRIVERE LEGGE 40 (2)=
– Roma, 15 nov. – “Le coppie italiane – spiega Palagiano – sono state costrette a sottostare, in questi anni, ad una normativa crudele che lede profondamente i loro diritti, privandole delle opportunita' previste nel resto d'Europa. Tante, infatti, le contraddizioni della legge 40, che non consente la possibilita' di accedere alla diagnosi reimpianto anche a fronte di gravi patologie. A fronte di queste lacune, il Governo, invece di intervenire ripristinando il diritto, ha annunciato di voler far ricorso contro la sentenza di Strasburgo, giunta in agosto, che scardinava proprio questo punto”. “Per questo – aggiunge – ribadiamo la necessita' che il Governo faccia marcia indietro rispetto all'idea di ricorrere contro la sentenza della Corte internazionale dei Diritti dell'uomo, come abbiamo anche chiesto attraverso una mozione IDV. Nonostante sia stato sottoscritto da numerosi parlamentari di diversi gruppi, dobbiamo tristemente costatare che l'atto – conclude Palagiano – ancora non e' stato calendarizzato in aula”.

UNIVERSITA': ZAZZERA (IDV), CHIAMATA PER PROFESSORI, VUOTO NORMATIVO – Roma, 15 nov – “Il governo rispondendo ad una interrogazione dell'IDV ammette l'esistenza di un vuoto normativo per la chiamata dei professori di I e II fascia dell'Università in possesso del titolo di abilitazione scientifica nazionale, che lavorano all'estero con contratti a tempo determinato. Si cominciano a vedere i danni provocati dalla Legge Gelmini 240/2010, con cui di fatto si determina disparità di trattamento per quelle intelligenze migrate all'estero con contratti a termine e che non possono rientrare in Italia perché la Legge non gli consente di ottenere il riconoscimento del titolo. Altro che rientro dei cervelli, in questo modo si favorisce la fuga dei cervelli. Ho pertanto invitato il governo a colmare il vuoto normativo garantendo quella equiparazione di titoli che la stessa Unione Europea ci chiede. In questa maniera non solo si impedisce il rientro dei cervelli in Italia, ma si favorisce il consolidamento nelle università di posizioni corporative e familistiche”. E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera deputato IDV e vicepresidente della commissione cultura rispondendo al governo in merito alla chiamata dei professori di I e II fascia.

SCUOLA: ZAZZERA (IDV), PIU' SOLDI FUORI DAL PATTO DI STABILITA' PER LE SCUOLE NON STATALI Roma, 15 nov – “Mentre il mondo della scuola protesta contro i tagli alle risorse, nella legge di stabilità il governo regala 223mln di euro alle scuole non statali. Non è una novità, considerato che il governo ha dimostrato di essere genuflesso agli interessi delle scuole confessionali e del Vaticano. La cosa più grave però è che mentre si tagliano risorse all'offerta formativa per coprire il mancato aumento delle ore frontali, i soldi destinati alle scuole statali sono escluse dal patto di stabilità e quindi immediatamente utilizzabili dalle scuole stesse attraverso le regioni. Mentre non sono utilizzabili, perché inserite nel patto di stabilità, le risorse destinate alla sicurezza degli edifici scolastici. Tutto questo dimostra come il governo sia alle dipendenze delle scuole private”. E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera deputato IDV e vicepresidente della commissione cultura.

CULTURA. RODANO: DA ORNAGHI UNA DELEGA IN BIANCO AL MERCATO “LINEA FALLIMENTARE, CONTESTAZIONI AL MINISTRO PIÙ CHE FONDATE” Roma, 15 nov. – “Le contestazioni al ministro Ornaghi sono piu' che fondate: piu' che un ricorso alla collaborazione privati, la sua sembra essere una delega in bianco al mercato. L'iniziativa del Sole 24 Ore e' stata lodevole perche' ha promosso un dibattito rilevante, ma se la conclusione cui si arriva e' la rinuncia dello Stato e l'affidarsi in toto all'intervento del privato, si certifica la sconfitta del ruolo pubblico, costituzionale, di tutela dei beni culturali”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile Cultura e Istruzione dell'Italia dei valori. “Mentre annuncia nuovi tagli alla cultura- aggiunge- il ministro Ornaghi di fatto propone ai cittadini italiani solo la linea della privatizzazione della valorizzazione del patrimonio culturale. Una linea fallimentare, perche' ovviamente i privati 'adotteranno' solo i beni culturali che hanno valore di mercato. E' una linea del tutto incostituzionale, perche' l'articolo 9 della nostra Carta e' inequivocabile sui doveri dello Stato. Se ci si affida al buon cuore dei privati come fosse una giaculatoria- continua il responsabile Cultura dell'Idv- vuol dire che si e' deciso di accettare la sconfitta: la resa al fatto che i beni culturali per il Paese sono residuali e possono costituire soltanto un costo. Non fanno parte di una possibile politica di crescita civile e economica del paese”. Peraltro, conclude Rodano, “oltre a questa nuova posizione pilatesca, stamane all'Eliseo non sono state registrate proposte d'intervento per rilanciare l'impegno pubblico, ne' per stimolare concretamente e legittimamente quello dei privati. Per esempio, non si potrebbe predisporre una legislazione fiscale delle donazioni liberali dei singoli e non solo delle sponsorizzazioni delle aziende, come si fa in tutti i paesi civili? Una misura del genere renderebbe almeno conveniente ai cittadini offrire risorse per i beni culturali. Tuttavia, neppure questo si e' riusciti a fare. Oltre a lavarsene le mani, il ministro Ornaghi ha fatto ben poco”.

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