VOTO ESTERO: DA UNA TREMAGLIATA AD UN MALAN(NO)

La messa in sicurezza ( o a punto tanto per rimanere nel mondo dei tecnici) del voto dall’ estero degli italiani resident oltre confine, con la nuova proposta appena passata dalla Prima Commissione Affari Costituzione dal relatore Malan e’ passata da una tremagliata ad un vero e’ proprio malanno per tutti noi. Questi credono di risolvere una ANOMALIA decennale costringendo il cittadino italiano all’ estero di registrarsi ad un altro “fantomatico” registro elettorale ( vedi AIRE) e con il inserimento nella busta di un copia di un document di riconoscimento del richiedente al voto. Malamn e sinonimo di malanno e malafede. Seguitemi…

Sian el 2006 che ne 2008 l’ affluenza all’ urne e’ stata circa del 40% grazie a “lavoro” dei plichi non desiderati. Mi spiego meglio, di quell 40% di votanti una nuona meta’ e’ afflussa dale prime generazioni di migranti ( senza offesa alcuna) con scarsa cnoscenza della lingua italiana scritta ( chiunque avesse letto il linguaggio un po’ troppo burocratizzato del plico avrebbe preferito buttarlo nella spazzaura) codesti invece hanno preferito portarli e farli votare da patronati e accoliti politicizzati e qui non faccio nessun sconto e di nessun colore politico.

Adesso, supponendo che alle prossime elezioni con le “nuove” normative parlamentari afflueranno gli stessi ( o comunque meno i departiti a miglior vita) crediamo veramente che basta una dichiarazione spontanea di voto o comprarsi una fotocopiatrice per migliorare il voto esero ? Oppure ai coloro sopra citati, verra’ piu’ “spontaneo” ri-delegare il voto come prima o peggio?

A “nostro” modesto avviso, la fotocopia legalizzerebbe e istituzionalizzerebbe le deleghe!!!!
Acuni mesi fa ( emeno di un anno) su questo giornale, pubblicai alcuni articoli correlati al voto all’ estero eccone punti..
1 Il registro elettorale dovrebbe esssere gestito interamente dai comuni di residenza ( ultima) dei cittadini che lavorano oltre confine. 2 Voto paritario ossia ad ogni tornata elettorale I comuni spediscono al cittadino un formulario da sottoscrivere e rispedire firmato, inserendo ,a) indiritto in vita. b) Scelta di voto se a tutte le tornate o nelle circoscrizioni estere. d ) il numero di un documentodi riconoscimento valido ( ho detto numero)
Quando diciamo che il registro dovrebbe essere gestito interamente dai comuni di residenza o di nascita, significa 1) Rapporti diretti con i cittadini all’ estero 2) Completa gestione del plico ivi incluso lo sfoglio.

NOI SIAMO QUELLI CHE ….aspettano, non un altro francobollo o museo ma delle proposte serie da quest' ultima classe politica
( I will say no more. Si fa per dire)

Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra Italy

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