COSTITUZIONALIZZARE LA NOSTRA DEMOCRAZIA

Io da qualche anno a questa parte di tanto in tanto chiedo: “ In Italia chi controlla il controllore?” Dopo le ultime (io le chiamo) commedie all’ italiana, sono arrivato alla conclusione che nel nostro Paese da oltre 60 anni, abbiamo confuso il controllato con il controllore. Badate bene che se gli enti locali non hanno e non funzionano e’ colpa dalla mancanza di controllo del governo centrale. Quindi se di vere riforme bisogna parlare e allora che lo si faccia nella prossima legislature, dico prossima, perche’ (1) questa e’ gia’ tramontata e fnita con il governo “tecnico” (2) dal 2006 ad oggi il parlamento e’ stato delegittimato da una legge elettorale antidemocratica e anticostituzionale.

Ma di quale riforme istituzionali il Paese ha bisogno? E qui, rifaccio la domanda:” Chi controlla il controllore?”

Alcune domande doverose;

1 Puo’ un cittadino che dichiare al fisco un introito” doppio di quello del parlamentare candidarsi?

2 Puo’ un cittadino imputato di reati e in attesa di giudizio candidarsi alla gestione della cosa pubblica?

3 Puo’ l’ attuale partitocrazia risanare il Paese?

4 Puo’ un parlamento sotto scacco dal potere esecurivo (governi) legiferare democraticamente?

Le risposte le troverete nella nostra Costituzione

Buon divertimento (I will say no more. Si fa per dire)

Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra Italy

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