di Mario Farina “INSIEME per gli italiani” Pittsburgh USA
24° domanda ai nostri avversari politici: siete o no favorevoli alla cosiddetta TOBIN TAX EUROPEA sulle transazioni finanziarie?
Le 24 domande ai nostri avversari politici:
Si sapeva. Tutti quelli che leggono e capiscono solo qualcosa della politica hanno previsto una situazione politica orrenda. Per i leader Bersani, Casini e Vendola, orrendo è ciascuno di loro per l’altro. Casini definisce “orrenda” l’alleanza di Bersani con Vendola dichiarando fuori dai denti che quest’ultimo non sarebbe adeguato a governare il paese; Vendola definisce “orrenda” la decisione di Casini per una battaglia che appoggi il Monti-bis; Bersani reputa “orrenda” l’alleanza di Casini protratta per un lustro e più con Berlusconi che lo nominò addirittura Presidente della Camera. Tra questi il buon Renzi attacca lo stalinismo di Bersani il quale vuole invece porre in essere regole americane a garanzia delle prossime primarie del PD. Chi è con chi a questo punto non è dato sapere. Intanto che questa tarantella napoletana con tanto di tricchebballacche e putipù continua ad affliggere ed ammorbare l’uditorio, all’estero nessuno si degna di parlare ai nostri connazionali per cercare di far capire loro qualcosa. Si discute in queste ore della Tobin Tax per la quale in pochissime ore si sono raccolte migliaia di adesioni. Infatti, il 18 e 19 ottobre prossimi, tutti i capi di Stato e di governo della Unione Europea discuteranno a Bruxelles sulla istituzione di questa tassa: lo 0,01% sulle transazioni finanziarie prevista per i cosiddetti derivati responsabili delle gravi distorsioni sui mercati, e dello 0,01% sugli acquisti e le vendite degli strumenti finanziari di carattere speculativo. Un cittadino che acquista un bene paga una imposta pari al 21%, chi specula invece sui mercati non versa neanche un centesimo di euro. L’introduzione della Tobin Tax frutterebbe circa 60 miliardi di euro alle esangui casse comunitarie. Noi di “INSIEME per gli italiani” attraverso i nostri esperti, siamo interessati ad informare il nostro target elettorale delle disquisizioni politiche e parlamentari del governo centrale. Ciò perché ci riteniamo a tutti gli effetti partecipanti ai fatti ed alle determinazioni politiche che nel palazzo vengono messe sul tavolo della discussione. Reputiamo molto importante il momento della decisione comunitaria dalla quale potrebbe partire un segnale forte e chiaro sulla capacità dell’Unione di regolamentare finalmente i mercati finanziari. Abbiamo apprezzato molto la citazione chiamata in causa del premio Nobel Joseph Stiglitz che diceva: «E’ meglio tassare le cose cattive, come l’inquinamento ed il settore finanziario, che non le cose buone come il lavoro.» Quindi, i nostri connazionali devono essere messi al corrente che ci troviamo al cospetto di una campagna di sensibilizzazione di carattere mondiale che tende ad una maggiore equità. Noi di “INSIEME per gli italiani”, piuttosto che populisticamente nominando coordinatori in maniera parossistica con l’ansia di chi ha intenzioni di accaparramento numerico sui territori, ci occupiamo dell’informazione politica quanto più completa possibile. Noi badiamo alla qualità piuttosto che alla quantità sconsiderata che non solo non è utile alle nostre comunità, ma le offende nella loro capacità critica non giudicandole idonee a comprendere e a partecipare. Ma piuttosto, data l’assenza ed il silenzio pressoché totale dei nostri avversari politici nei territori esteri, siamo propensi a credere della loro assoluta incapacità di parlare di qualsiasi cosa politica che non sia di carattere demagogico. Se di cambiamento vogliamo parlare ed esserne latori, allora cominciamo con il selezionare i politicanti da strapazzo, dai politici a tutti gli effetti.
