Troppo povera una donna vende l’anima all’asta. Proposte-choc su internet

Richiesta d'aiuto autentica quella di una ragazza russa, Iekaterina,26 anni, che ha messo in vendita su internet la sua anima a un prezzodi partenza pari a 12 mila euro perché disperata. Impietosito, un uomoha offerto i soldi chiedendo di ritirare l'annuncio. La disperazione, si sa, non bada certo a finezze e, complice una crisieconomica che non allenta la sua dannata morsa, allora tutto diventalecito. E così, per sopravvivere e non annegare nei debiti, per nonperdere la casa, per assicurare un pasto ai propri figli ericominciare a intravedere una piccola e futuribile speranza, si offrequel che si ha, compromettendo la propria integrità fisica e lapropria salute pur di racimolare qualche manciata di euro. E ilcommercio ha il suo giro su internet. Basta un clic per trovare reni, porzioni di fegato, pancreasall’asta… Sono centinaia i link che rimandano a siti dicompravendita dove una cornea vale quanto un auto di grossacilindrata. I casi anche in Italia sono centinaia, come quello di qualche giornofa, quando la Polizia postale di Udine è intervenuta per farcancellare da un sito italiano un annuncio di un impiegato friulano,che vendeva un proprio rene. Mentre un imprenditore veneto in difficoltà finanziarie ha messo inasta su Ebay un rene, o un polmone, o una porzione di fegato.L'imprenditore, che si firma G.F., scrive di voler “trattare nellamassima riservatezza”. “Necessito di avere liquidità per continuare alavorare da imprenditore – spiega – mi servono soldi per continuare lamia attività, dato che per i tempi lunghi della giustizia da circaotto anni avanzo 32mila euro da lavoro dipendente e, dal 2007, attendocausa giustizia di circa 300mila euro come socio del 20% di un Cafdipendenti nazionale”. Per il momento, aggiunge, “ho pagato 27milaeuro in spese di avvocati”. Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, amettersi in vendita sono uomini e donne di famiglie sfiancate dalladisoccupazione e dalla povertà. Il tragico baratto dettato dallaprecaria situazione finanziaria della donna anche se di un altropaese, è un dramma che deve scuotere le coscienze. La popolazionevessata dalla povertà si trova ora costretta a pensare di vendersitutto anche i propri organi per fronteggiare i debiti, questo è iltriste scenario in cui versa l’Italia. C'è davvero da sorprendersi che qualcuno, preso dalla disperazione,decida di vendersi l’anima?

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