Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità; sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Se noi leggiano ed esaminiano i diritti e doveri dei cittadini della prima parte della Costituzione separatamente, questi sembrano estranei e lontani anni luce l’ uno dall’ altro. Quando invece li abbiniamo correttamente, abbiamo un quadro piu’ esplicativo e pragmatico. Per equilibrare il principio persolalista, ( ogni cittadino) a quello egualitarista ( tutti i cittadini ) occorre leggere, esaminare ed abbinare l’ articolo terzo al 41 ( rapporti economici) .. Non si puo’ ottenere pari dignita’ sociale, se non si determina e si regolarizzi in primis che, l’ iniziativa economica privata, non puo’ e non deve svolgersi in contrasto con l’ utilita’ sociale ( bene comune) Adesso non possiamo dire che il principio personalista ( liberista) faccia bene al Paese, quando una minoranza di “liberisti” detengono la meta’ del patrimonio dello Stato ( Repubblica), vieme meno l principio eguallitarista. Equilbrare i due principi, significherebbe innanzi tutto risolvere il bibblico conflitto sociale dell’ ineguaglianza tra cittadini. ( I will say no more. Si fa per dire)
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra Italy
