Capodanno: “ Altro che quartiere a luci rosse e parco dell’amore! “
Invito a collaborare tutti insieme alla rinascita della Città
“ Al rientro da una breve vacanza ho trovato la situazione nel capoluogo partenopeo in netto peggioramento – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. In particolare sono fortemente aumentati i questuanti, i barboni, le persone, principalmente donne, che rovistano ad ogni ora del giorno all’interno dei cassonetti per la spazzatura alla ricerca di cibo, ma, e questo è l’aspetto più preoccupante, sono aumentate le persone che chiedono la carità per strada accompagnate da bambini anche in fasce “.
“ Come la donna – puntualizza Capodanno – che in questi giorni di caldo africano nella centralissima via Tino di Camaino, seduta per terra, scalza e con una sola bottiglietta d’acqua vicino, stende la mano tenendo tra le braccia un neonato ( foto allegata ) “.
“ Eppure – stigmatizza Capodanno – in questa situazione sempre più difficile dove le istituzioni cittadine dovrebbero collaborare per un progetto unitario volto a venire incontro alle esigenze vitali dei meno abbienti, dei nuovi e dei vecchi poveri, di coloro che non solo non hanno un tetto ma che non hanno nulla con cui sfamarsi, si continua a litigare sulla proposta della creazione di quartieri a luci rosse o di parchi dell’amore “.
“ Napoli – continua Capodanno – in questo momento non ha bisogno di sterili polemiche e d’insanabili fratture. Basta fare una passeggiare per i vari quartieri per osservare i risultati della grave e perdurante situazione economica che affligge la popolazione, i cui deleteri effetti saranno ancora più evidenti nei prossimi giorni con la ripresa delle attività, dopo la breve pausa estiva “.
“ Per questo invito tutti – conclude Capodanno, a partire dal vertici delle istituzioni cittadine, a mettere da parte risentimenti personali e progetti velleitari ed a lavorare concretamente alla soluzione dei problemi più cogenti e sentiti della cittadinanza, specialmente a favore delle persone meno abbienti, ricordando che solo uniti si può vincere la battaglia contro la difficile congiuntura economica che nel capoluogo partenopeo sta facendo sentire, ancora più marcati, i suoi deleteri effetti “.