Le pagliacciate dell’uomo di Arcore più non si contano e spero tanto che anche gli sprovveduti abbiano capito il metodo con il quale l’arcoriano assolda ed ha assoldato fino a pochi mesi fa i suoi uomini, fatte salve poche eccezioni. Ultima trovata del cosiddetto Cav: offrire Palazzo Chigi a Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, con l’obiettivo che quest’ultimo crei una lista civica a livello nazionale, a cui potrebbe far seguito, per l’arcoriano, la presidenza della Repubblica.
La notizia non mi fa né caldo né freddo, tanto sono abituato a sparate-pagliacciate del genere da parte di chi ha messo in ginocchio il paese, sicuramente molto di più dei suoi predecessori, ma mi chiedo, stigmatizzando fortemente il comportamento del Sindaco di Firenze, come mai egli non abbia reso di pubblico dominio questa notizia allucinante, dato che egli ne era a conoscenza già da diverso tempo. Infatti è ineludibile non sospettare che l’incontro di Renzi con l’arcoriano nella villa di Arcore non abbia avuto come scopo anche quello della politica del “do ut des” a livello nazionale. Insomma, il solito mercato delle vacche !
Renzi oggi si giustifica dicendo che accetterebbe solo se fosse il mostro di Loch Ness a chiederglielo.
Cos’è una giustificazione ad effetto per non suscitare discredito sulla sua persona e conseguente sparizione dalla politica ?
Renzi doveva dirle subito queste cose altrimenti il sospetto di scelte correlate alla convenienze potrebbero far pensare che anche lui, quanto ad onestà intellettuale, sia esattamente come l’altro.
ARNALDO DE PORTI