Perché sbadigliamo? Le risposte a questa domanda sono state diverse. Secondo alcuni studiosi lo sbadiglio servirebbe a mandare via l’aria “cattiva” e ad accrescere l’aria “buona” nel cervello.
Lo sbadiglio quindi contribuirebbe a migliorare i livelli di ossigenazione nel sangue e a diminuire quelli di biossido di carbonio.
Sbadigliare è un atto involontario consistente in una inspirazione profonda e lenta con l’apertura della bocca,seguita da una lenta espirazione.
Si tratta di un comportamento sul quale aleggia un alone di mistero. Si è osservato,a conferma di quanto appena detto sulla cripticità di tale gesto,che i soggetti afflitti da malattie cardiache o polmonari,che sovente soffrono di carenza di ossigeno,sbadigliano quanto gli altri.
Sbadigliamo prima di dormire e dopo aver dormito;lo sbadiglio quindi ci serve per rimanere desti.
Questo atto potrebbe servire anche a regolare la temperatura corporea ed è stato dimostrato che si riduce in presenza di un impacco freddo sulla fronte ed aumenta con un impacco caldo.
Queste teorie però non sono supportate da prove sperimentali. Ecco perché bisogna usare il condizionale.
Un’altra teoria è che lo sbadiglio aiuta a bilanciare la pressione dell’orecchio medio con la pressione dell’aria esterna.
Si dice poi,ed è una cosa risaputa,che sbadigliare sia contagioso. Questa affermazione è suffragata da osservazioni effettuate con risonanza magnetica.
Osservare gli altri sbadigliare attiva alcune aree del cervello preposte all’imitazione.
E allora,per sentirvi meno soli sbadigliate!
