UNA SCHERMATA SUGLI ULTIMI PERSONAGGI DELLA POLITICA ITALIANA

(senza citarli per nome in quanto individuabili subito, senza alcuna fatica, dagli Italiani…)

Queste cose si possono dire dopo aver vissuto gli anni che bastano per poter giudicare obiettivamente, non certo sulla base di approssimazioni, gli eventi che, ad opera di politici dilettanti, raccattati all’ultimo istante per schiacciare un bottone al parlamento in base ai diktat del capo, di voltagabbana a pagamento, di calpestatori della verità in misura direttamente proporzionale (se non addirittura di più) al ritorno in termini di interesse personale e quant’altro che ne deriva dal privilegiare la menzogna rispetto alla trasparenza, di personaggi risibili anche dall’aspetto fornito loro da madre natura, di burattinai anche ad alti livelli, di dilapidatori delle sostanze pubbliche per il loro tornaconto personale, ed infine di ladri, di imbroglioni, di faccendieri, di turpi soggetti con sentenze già passate in giudicate ma incollati agli scranni per protezione da parte dell’uomo forte di turno ecc.ecc. Ergo, essendo io vissuto a cavallo di tre generazioni abbondanti, posso arrogarmi il titolo per farlo, anche con molta oggettività.
Detto questo, è facile avere dei transfert dapprima verso la costituente della Repubblica Italiana, ove uomini, sia pur diametralmente diversi dall’ideologia, apparivano comunque persone serie e per bene, alle quali andava il rispetto da parte di tutti, fossero essi democristiani, comunisti o socialisti o altro. Le cose, seppur con immani difficoltà dovute alla ricostruzione del Paese distrutto dalla guerra, andarono avanti per diversi anni attraverso personaggi che anteponevano davvero il bene comune rispetto agli interessi personali. Ricordo con affetto tanti personaggi che hanno dato tanto all’Italia, spesso in silenzio, facendo valere le loro opinioni sulla base dei sacri principi della convivenza civile e non già dei loro mezzi economici.

Poi, del benessere creato da questi seri personaggi, c’è stato chi ne ha voluto approfittare, deteriorando e smantellando un po’ per volta persino le istituzioni, fino a riempire il parlamento di soggetti che, almeno a mio avviso, hanno fatto piangere per le loro incapacità, per il loro linguaggio, per le loro sceneggiate buffonesche, per le loro idee arcaiche che non sarebbero mai venute in mente nemmeno agli uomini della preistoria.

Per fortuna l’Italia si è sempre distinta, (fatte salve una o due eccezioni che non cito per opportunità), con Presidenti della Repubblica ad altissimo livello, i quali, nel perfetto ed a volte disperato rispetto delle Istituzioni, hanno potuto in qualche modo evitare il peggio. E Giorgio Napolitano, è uno di questi, in aggiunta agli Enrico De Nicola, ai Luigi Einaudi, ai Giuseppe Saragat, agli Alessandro Pertini, ai Francesco Cossiga, agli Oscar Luigi Scalfaro ed agli Carlo Azeglio Ciampi.

Vorrei cogliere l’occasione triste della morte avvenuta ieri di uno di questi seri Presidenti, mi riferisco ad Oscar Luigi Scalfaro, per chiedere a tutti gli Italiani, ad uno per uno, se si sentirebbero, anche per un solo istante, di immaginare un solo punto di contatto con i personaggi che l’attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato costretto a “liquidare” per dare carta bianca a Mario Monti… Io non ci riesco, nemmeno facendomi violenza psico-fisica.

E non aggiungo altro, salvo chiedere che nei prossimi libri di storia, venga considerato il bverlusconismo uno dei peggiori momenti di oscurantismo politico, sociale e morale della storia della Repubblica Italiana…

ARNALDO DE PORTI

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