MANOVRA: LATRONICO, STRETTA SUI COSTI DELLA POLITICA E VIA LIBERA ALLA RIFORMA FISCALE

di Dario Caselli

Via libera alla manovra finanziaria a tempi da record. Grazie anche ad un'intesa tra maggioranza ed opposizione. Tante le misure varate: dalla stretta sui costi della politica ad interventi a favore delle nuove imprese ed infine incentivi per lo smaltimento degli arretrati nel campo della giustizia civile. Ma come tiene a precisare Cosimo Latronico, membro della Commissione Bilancio, questa è una manovra che “si muove nel solco che il governo ha tracciato negli ultimi anni e va verso il pareggio del bilancio fissato nel 2014”.
Senatore, allora è soddisfatto da questa manovra?
“Senza alcun dubbio. Prima di tutto abbiamo dato un importante segnale alla speculazione in un momento di forte crisi. E poi questo provvedimento si iscrive nell'azione di stabilizzazione dei conti e di riqualificazione della spesa che abbiamo portato avanti nell'ultimo triennio”.
Quali sono gli aspetti più significativi?
“Direi l'impegno per il contenimento della spesa sulla parte statale, attraverso il ridimensionamento delle amministrazioni centrali che per la prima volta prevede i tagli non orizzontali”.
Si spieghi meglio…
“Intendo dire che le amministrazioni dovranno varare un piano di razionalizzazione, una sorta di piano aziendale per il risparmio. Questo consentirà di recuperare circa 9 miliardi di euro. Poi altri tagli verranno dal settore sanitario e dalla previdenza. Si tratta di 18 miliardi di euro. Ed infine altri 9 miliardi da risparmi provenienti dagli Enti Locali”.
E siamo a 27 miliardi…
“Appunto. Poi ci saranno 13 o 15 miliardi dalla delega fiscale…”
La famosa riforma del fisco?
“Proprio quella. Si tratterà di una legge delega per la riforma fiscale ed assistenziale da fare nell'arco di tre anni. E da questo settore ci si aspetta un ritorno importante. Infatti sono state messe in bilancio, in previsione di questa delega, risorse per 14 miliardi riferite al 2014 e 2,2 per il 2013”.
E se la riforma dovesse saltare come reperirete quelle risorse?
“Abbiamo previsto una clausola di salvaguardia che prevede il reperimento dei fondi necessari dalle risorse programmate e presenti in bilancio”.
Torniamo alla manovra. Quali saranno i settori non colpiti dai tagli?
“Non saranno oggetti di taglio: l'università e la ricerca. Su questo punto siamo stati chiari ed abbiamo voluto evitare che i sacrifici colpissero settori così centrali ed importanti per il nostro futuro. Però vorrei sottolineare un aspetto…”
Prego…
“Questa è una manovra che ha incontrato il favore di Bankitalia, degli organismi internazionali, dei Paesi stranieri, oltre che degli organismi comunitari. Si tratta di un provvedimento che garantisce affidabilità sul piano della stabilità economica, ma che soprattutto riflette un'immagine coesa del mondo politico. Il tutto consente così di scongiurare la crisi e di evitare tensioni sulla borsa e sui rendimenti dei titoli di stato”.
E la sinergia con l'opposizione è stata una delle caratteristiche di questa manovra. Quali sono le proposte delle minoranze che avete accolto?
“C' è stato un dialogo diretto frutto di un dibattito molto esplicito attento alle richieste di modifiche che ci sono state avanzate. Non tutte sono state accolte ma è stato evidente che su molti argomenti c'è stata una sensibilità convergente. Penso ad esempio al piano dello smaltimento del debito delle Pubbliche Amministrazione oppure alla revisione del patto di stabilità per i Comuni virtuosi. Tutti argomenti condivisibili anche se deve essere chiaro che bisognerà capire quale impatto avranno sul debito e sulla manovra in generale”.
Avete previsto anche interventi di sostegno per l'economia. Ad esempio per le imprese?
“Certo. Abbiamo il Fondo strutturale di politica economica di 800 milioni per il 2011 e 5,9 miliardi per il 2012. Poi abbiamo previsto interventi volti ad una liberalizzazione del collocamento per dare così maggiore flessibilità al mercato del lavoro. Inoltre abbiamo previsto agevolazioni per le nuove imprese attraverso facilitazioni fiscali per la costituzione di nuove imprese”.
Spulciando l'articolato spuntano anche provvedimenti riguardanti la giustizia civile e poi la ormai famosa questione dei tagli ai costi della politica…
“Sulla giustizia civile siamo voluti intervenire sullo smaltimento degli arretrati con l'introduzione di una serie di premialità sui profitti o il salario di produttività. Sui tagli dei costi della politica il nostro orizzonte è quello di un'armonizzazione con il panorama europeo. E mi sembra un impegno imprescindibile alla luce di una politica di riqualificazione della spesa”.
Che cosa avete previsto?
“Come dicevo un allineamento ai costi europei. Alcune misure avranno un impatto immediato mentre altre saranno presenti nei prossimi esercizi. Costituiremo una Commissione per la questione delle indennità, che saranno allineate a quelle della media europea. Per il momento è stato già previsto il contenimento dell'uso delle auto di servizio e la riduzione dei voli di Stato. Primi ma significativi interventi”.

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