LE ASSOCIAZIONI PROPONGONO OSSERVAZIONI CORRETTIVE AL D.LGS CHE RIFORMA IL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Il D.lgs recante attuazione della Direttiva 2009/28/ sulla
promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, così come attualmente
formulato, bloccherà lo sviluppo del settore delle rinnovabili che producono
energia elettrica, provocando un duro colpo all’economia nazionale già
fortemente in crisi. Il provvedimento, infatti, sta già generando incertezza se non
addirittura la paralisi del settore.
Il sistema bancario ha già annunciato la sospensione dei finanziamenti
previsti e molte aziende si ritrovano improvvisamente con i loro investimenti a
rischio, circostanza che coinvolge decine di migliaia di posti di lavoro e
impedisce la creazione di nuove opportunità occupazionali (stime accreditate
riportano che oggi in Italia un nuovo posto di lavoro su tre è nella green economy).
Questo, proprio quando la Commissione europea presenta una Roadmap
che prevede di portare dal 20% al 25% la riduzione delle emissioni di gasserra
nel 2020.
Va ricordato infine che la decisione assunta dal Governo in merito al D.lgs esula dal
confronto avviato, disattendendo le richieste bipartisan di modifica indicate
da parte delle Commissioni parlamentari, con cui le associazioni del settore
dell’industria delle rinnovabili e ambientaliste avevano avuto un dialogo
proficuo.
Chiediamo pertanto la riapertura di un confronto attraverso una riflessione aperta
che possa portare alla composizione di una decisione equilibrata, capace di dare
certezza al mercato, sostenere e promuovere i benefici economici e ambientali che
il settore delle energie rinnovabili possono creare.
A tal fine proponiamo quanto segue.
Principi generali
– Evitare di introdurre meccanismi a effetto retroattivo e in contrasto con il principio
cardine di certezza del diritto.
– Definire dei principi di salvaguardia che garantiscano il mantenimento del livello di
incentivazione per gli impianti in costruzione o comunque autorizzati.
– Gli “aggiustamenti” non possono prescindere da periodi di transizione congrui e
condivisi con le imprese atti a garantire gli investimenti.
– Definire un quadro normativo che tenga conto per tutte le fonti di una previsione
di crescita al 2020 in linea con le reali potenzialità del settore e del decadimento dei
costi.
– Dare certezza e velocità dei processi di autorizzazione per un sano sviluppo.
– Definire rapidissimamente i Decreti attuativi mediante un confronto costruttivo
con le associazioni di categoria.
– Riconoscere l’impatto positivo delle rinnovabili in termini ambientali, di
occupazione, di rientro fiscale per lo Stato, di riduzione della dipendenza energetica
dagli altri paesi, e quindi in termini di crescita del PIL.
– Favorire la ricerca nel settore.
– Porsi l’obiettivo del raggiungimento della competitività entro i prossimi 10 anni,
che comporterà anche l’azzeramento degli incentivi.
– Stimolare lo sviluppo di un’industria nazionale (grande, piccola, media) tramite
apposite misure di supporto.
– Stimolare un ruolo internazionale delle aziende italiane, in parallelo al
consolidamento nel nostro paese.
Le Associazioni: ANEV, APER, ASSOSOLARE, ASSOENERGIE FUTURE, GIFI, ISES
ITALIA
Fondata nel 1987, APER (Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili) riunisce e rappresenta i
produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili per tutelarne i diritti e promuoverne gli interessi a
livello nazionale ed internazionale. E’ la prima associazione italiana in quanto a rappresentatività e una
delle maggiori a livello europeo per numero di associati e potenza installata. Attualmente conta oltre 480
iscritti, più di 1.150 impianti per un totale di oltre di 8.000 MW di potenza elettrica installata che utilizza
il soffio del vento, la forza dell’acqua, i raggi del sole e la vitalità della natura per produrre circa 25
miliardi di kWh all’anno a cui corrisponde una riduzione di emissioni di Co2 di oltre 18 milioni di
tonnellate annue.
Per ulteriori informazioni:
Claudia Abelli
Responsabile Comunicazione APER
Via Pergolesi 27, 20124 Milano
Tel. (+39) 02 / 6692 673 Fax (+39) 02 / 6749 0140
e-mail: claudia.abelli@aper.it

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