GHEDINI: Il Corriere della Sera ha violato la privacy di Berlusconi

“Anche oggi (9 marzo) il Corriere della Sera pubblica alcuni atti processuali del tutto in conferenti rispetto alle indagini e in palese violazione della privacy del presidente Berlusconi”.

Lo ha dichiarato il deputato del Pdl e avvocato Niccolo’ Ghedini, che ha spiegato: “Non si comprende come spese personali e familiari possano essere oggetto di cronaca giornalistica collegandoli artificiosamente al processo Ruby. A cio’ si aggiunga che, non essendovi stato alcun controllo giurisdizionale su quei documenti, essendo penalmente irrilevanti, ne’ un controllo da parte del giornale che si e’ limitato a collegare cognomi e cifre, e’ facile incorrere in palesi errori. La somma che con grande evidenza viene riferita all’avvocato Niccolo’ Ghedini ad esempio, e’ del tutto erronea non avendo mai ricevuto alcun versamento da parte del presidente Berlusconi. Ed infatti si tratta della parcella emessa dallo studio legale associato Ghedini, di cui non fa parte l’avvocato Niccolo’ Ghedini, e che ricomprende l’avvocato Vittoria Nicoletta Ghedini, l’avvocato Luisa Ippolita Ghedini e l’avvocato Elena Dalla Costa. Tale parcella era stata emessa per la nota causa di separazione. A parte i grandi vincoli di affetto e di stima che mi legano alle mie sorelle, non vi e’ alcuna cointeressenza, ne’ diretta ne’ indiretta, di carattere economico nella professione, ma un regime di totale divisione che prevede solo l’utilizzo comune degli spazi presso lo studio di Padova che fu di nostro padre. Era sufficiente quindi una banale verifica anche telefonica per evitare di pubblicare con grande risalto una notizia totalmente sbagliata”.

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