AMANTI, DAL 15 MARZO A ROMA AL TEATRO AGORA’ 80. L’opera di Mario Fratti messa in scena dalla Compagnia Menandro, per la regia di Mino Sferra

di Goffredo Palmerini

L’AQUILA – Da New York sarà presente alla prima della sua commedia “Amanti”, a Roma dal 15 marzo prossimo, lo scrittore italo americano Mario Fratti. L’opera in due atti, messa in scena dalla Compagnia Teatro Menandro per la regia di Mino Sferra, sarà in cartellone fino al 20 marzo prossimo al Teatro Agorà80, in via della Penitenza nel cuore di Trastevere. Si tratta d’un testo molto coinvolgente, come d’altronde tutte le opere del grande autore d’origine aquilana, un thriller ambientato a New York, dove l’uomo è solo un pretesto che introduce un tentativo di triangolazione. Gelosia, passione, egoismo, sono gli elementi principali d’una intricata storia d’amore. Un testo che fa riflettere sull’impossibilità di imprigionare i sentimenti all’interno di schemi logici concettuali e sulla consapevolezza che, a volte, la passione amorosa può percorrere strade inimmaginabili.

E’ la prima volta che la commedia viene rappresentata in Italia e, per l’occasione, Mario Fratti sarà presente solamente alla prima serata, dovendo immediatamente rientrare a New York dove, nell’Auditorium-Teatro della prestigiosa Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi” (406 East 67th Street, New York), il 17 marzo sarà rappresentato il suo atto unico “Garibaldi” quale evento celebrativo del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, alla presenza del Console Generale d’Italia, Francesco Maria Talò, del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Riccardo Viale, e degli esponenti della comunità italiana nella Grande Mela. Un evento eccezionale, se non altro perché sarà lo stesso autore, Mario Fratti, ad interpretare il ruolo dell’Eroe dei due Mondi, anziano a Caprera. Alla rappresentazione assisteranno tutte le scuole italiane della metropoli americana e gli studenti delle università di New York che frequentano le Facoltà di Lingua e Letteratura italiana. Per tutto il 2011, per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, lo scrittore ha messo questa sua opera “Garibaldi”, senza pagamento di diritti d’autore, nella libera disponibilità di teatri stabili e compagnie teatrali che vogliano rappresentarla, in Italia o all’estero.

Mario Fratti è nato all’Aquila il 5 luglio del 1927. A Venezia, presso l’Università “Ca’ Foscari”, si laurea in Lingue e Letterature Straniere. Nel 1963 si trasferisce a New York, dove vive attualmente. Scrittore, commediografo e drammaturgo, autore di musical e critico letterario, per molti anni è stato docente di letteratura italiana e storia del teatro presso la Columbia University e l’Hunter College di New York. Drammaturgo estroso e originale, tagliente e raffinato, è dotato di un’immediatezza unica. Le sue opere, di casa nei teatri di Broadway, sono state radiotrasmesse, teletrasmesse e rappresentate in 20 lingue, in seicentocinquanta teatri di tutto il mondo. Tra le più importanti si citano: La Gabbia, L’Accademia, Il Ritorno, I Seduttori, I Frigoriferi, Il Rifiuto, La Vedova Bianca, La Bara, Il Telefono, Patty Hearst, Che Guevara, Eleonora Duse, La Terza Figlia, La Vittima, Originalità, Razze, Il Suicidio, Il Compleanno, Il Bavaglio, La Bambinaia, Il Salvadanaio, Tradimenti, La Moglie Giovane, Madri e Figlie, Il Ponte, Amici, L’Amico Cinese, Leningrado, Sorelle, Cristoforo Colombo, Sei donne appassionate, Paganini, Puccini, Mafia, Garibaldi, Candida, Porno, AIDS, Sete, Terrorista, Chile,Tradimenti, Cecità, Nine, e appunto Amanti. A Fratti sono stati tributati oltre quaranta premi teatrali, tra l’Italia e l’America, ed altri riconoscimenti in vari Paesi del mondo che riempiono la sua splendida casa museo al quindicesimo piano, sulla 55^ Strada tra la Sesta e Settima Avenue. Dall’adattamento della sua commedia musicale Nine (ispirata al film 8 e ½ di Fellini), vincitrice di ben sette Tony Awards, è stato tratto il film omonimo di Rob Marshall, con un cast d’eccezione composto da Nicole Kidman, Penelope Cruz, Sophia Loren, Marion Cotillard, Judie Dench e Daniel Day-Lewis.

Mino Sferra, regista e attore, si laurea in Lettere Moderne presso “La Sapienza” di Roma, iniziando l’attività artistica nel 1979. Diplomatosi in recitazione e regia presso l'Accademia d'Arte Drammatica “Pietro Scharoff” di Roma, frequenta l'Actors Studio di New York sotto la direzione di Al Pacino ed Ellen Burnstine. Nel 1982 viene premiato dall'Harmony Club di Roma per la sua interpretazione dell'Amleto di Shakespeare al Teatro Orione. Dal 1983 al 1987 si trasferisce a New York per perfezionarsi presso l'Actors Studio e l'Herbert Berghoff Studio. Forma quindi la “The Sferra Theater Company”, compagnia teatrale in lingua italiana, portando al successo due commedie: Non si sa come e L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello. In quegli stessi anni interpreta, dirige e adatta una serie di Atti Unici per la RAI Corporation, in Usa. Nel 1988 rientra a Roma, dove dirige e interpreta due atti unici: La patente di L. Pirandello e La domanda di matrimonio di A. Cechov. Negli anni seguenti dirige La signorina Giulia e La danza della morte di A. Strindberg e interpreta molti film per il cinema e la televisione: La piovra 7 , Il barbiere di Rio, Naja, Distretto di polizia, Il bello delle donne, Il Giudice Istruttore, Buck ai confini del cielo, Buck e il braccialetto magico, Body Puzzle, Favola crudele, La ragazza del Metrò, L’Angelo nero, Tristano e Isotta, Crimine contro crimine, Un posto al sole, Camici bianchi, I Viceré, RIS5, La ripetizione. Poi, altre direzioni teatrali, quali l’Antigone di Sofocle (nella quale interpreta anche il ruolo di Creonte), L’importanza di chiamarsi Ernesto di O. Wilde, La ragione degli altri e La morsa di L. Pirandello. Interpreta Elia nel dramma Processo a Gesù di Diego Fabbri. Nel 2005 dirige infine il dramma Cecità di Mario Fratti, rappresentato per la prima volta in Italia, per la cui regia riceve il Premio internazionale “Magna Grecia” (Ulisse d’oro 2005). Dal 1992 è fondatore e direttore artistico della Scuola di Teatro “Menandro” di Roma, che adotta nella formazione il metodo Stanislawsky, nella quale è anche docente di recitazione e regia.

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