LA CODA DI PAGLIA VA A FUOCO, MA NOI VOGLIAMO UN PARLAMENTO PULITO

La setta dei congiurati contro la democrazia ha cavato dal cilindro l’ultima trovata: rispolverare l’immunità parlamentare, che “Tangentopoli” aveva bandito dalla cultura politica del nostro Paese. L’elenco delle leggi che servono al centrodestra per annullare l’operato dell’ordine giudiziario è lungo: alle norme ad personam già approvate si sommano il ddl contro le intercettazioni, i progetti di riduzione del ruolo di Corte costituzionale e Magistratura, i tagli a forze dell’ordine e sicurezza, il legittimo impedimento, lo scudo giudiziario e appunto “l’impunità”. La coda di paglia della cricca sta andando a fuoco, ma noi vogliamo un Parlamento pulito.

È un paradosso che le leggi vengano scritte da chi le ha violate ed intende continuare a violarle. Certa politica deve smetterla di essere una casta autoreferenziale e di smantellare la nostra Costituzione per tentare di occultare i vari illeciti commessi dagli esponenti della maggioranza. Serve una diversa cultura politica, basata sull’efficienza e la trasparenza, perché l’amministrazione della cosa pubblica torni ad essere un palazzo di vetro al servizio dei cittadini.

Per questo proponiamo, anzitutto, una legge sulla incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità dei soggetti che abbiano condanne per reati gravi nel ricoprire incarichi pubblici. Vogliamo garantire che restino fuori dalle istituzioni quei soggetti che si sono dimostrati nemici della legalità e dell’interesse dei cittadini.

Intendiamo poi prevedere l’ineleggibilità e la decadenza dall’incarico per chi è titolare di attività economiche e svolge funzioni di Governo o in organi di controllo; la stessa misura va applicata per chi ha aziende in affari con gli enti pubblici presso cui esercita il suo mandato. Per evitare che il conflitto di interessi inquini la politica, prevediamo la non candidabilità di chi ha interessi in società titolari di concessioni pubbliche o che operino nel sistema dell’informazione.

Vogliamo modificare la legge elettorale, restituendo ai cittadini la libertà di scelta degli elettori: in questo modo ciascuno potrà giudicare il livello etico della persona da cui intende farsi rappresentare, invece che subire le scelte delle segreterie di partito, che spesso non si fanno scrupoli a candidare soggetti tristemente noti alle cronache giudiziarie. I partiti saranno così più responsabilizzati rispetto alle scelte che fanno.

L’Italia dei Valori ha fatto del rispetto delle regole la madre delle sue battaglie sin da quando è nata, per questo vogliamo continuare a tutelare la trasparenza delle istituzioni da chi continua ad occuparle per svolgere i suoi sporchi affari, ci opporremo alle leggi ad personam e presenteremo proposte lesiglative nell’interesse di tutti. Berlusconi sta invocando il legittimo impedimento per vanificare i processi nei suoi confronti e continuare a presiedere la cricca degli affaristi. Per questo dovremo andare in massa a votare per abrogare questa ignobile legge e rimuovere il maggior vincolo allo sviluppo del Paese, risultato paradossale della politica di corruttela del centrodestra: un imputato alla Presidenza del Consiglio.

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