Felice Belisario” È un paradosso che le leggi vengano scritte da chi le ha violate ed intende continuare a violarle. Certa politica deve smetterla di essere una casta autoreferenziale e di smantellare la nostra Costituzione per tentare di occultare i vari illeciti commessi dagli esponenti della maggioranza. Serve una diversa cultura politica, basata sull’efficienza e la trasparenza, perché l’amministrazione della cosa pubblica torni ad essere un palazzo di vetro al servizio dei cittadini.
La legge elettorale va riformata in modo tale da creare dei veri paletti tra il potere legislativo ( parlamento) e il potere sovrano propositivo/abrogativo ( noi popolo)” Fatto questa doverosa premessa vorre rispondere ai “tanti ( e non faccio i nomi) , che oggi si stanno riempendo la bocca di Costituzione e Democrazia, con tanta coda di paglia.
Principio condivisibile, quello di Felice! Peccato che per un parlamento pulito basterebbe che i partiti applicassero alla lettera le regole gia’ previste dal 1948 dalla Carta dei Diritti; al quarto comma dell’ articolo 48 e non candidare soggetti indagati o in attesa di giudizio a tutte le elezioni. Tenere i soggetti di natura e indole sospetta fuori dalla Politica.
Costituzionalmente il conflitto, sta a monte ed e’ appunto non tra Giustizia e Politica, bensi’ ( come ho gia’ fatto notare in un mio recente articolo Pie) tra il Potere Legislativo e quello Propositivo/Abrogativo di “Noi Popolo” , che in decenni stiamo assistendo ( usando parole non mie) ad un continuo smantellamento della Nostra Costituzione e Sovranita’ Popolare. Ecco per rie-quilibrare i poteri i signori con la “Coda di paglia” iniziassero a raccogliere le firme per abrogare il quarto comma dell’articolo 75, ossia il quorum. L’avessero fatto prima ( anche con una legge Costituzionale e successivo referendum confermativo) oggi molti dei loro referendum abrogativi proposti [ ….) avrebbero atri risultati…
