L’AQUILA: SI PUà’ FARE

Che cosa si può fare? Restituire la città ai cittadini, quello che c’era prima del sisma, come era e dove era, e basta, nient’altro, bene ed in tempi abbastanza brevi. Ce lo ha dimostrato questa mattina il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano).
Il FAI è una fondazione privata senza scopo di lucro che, come si legge nella home page del suo sito, promuove in concreto una cultura di rispetto per la natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutela un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. Dal 1975 ha salvato, restaurato, aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico italiano. Quest’anno con il contributo di importanti sponsor ha fatto un dono graditissimo ai cittadini aquilani, la riapertura al pubblico della Fontana delle 99 Cannelle, ripulita, restaurata in perfetta efficienza, riparati e salvati dal degrado e dall’incuria i mascheroni; rimessa a posto anche Porta Rivera e le mura di cinta lungo il perimetro della piazza/fontana.
Con questa inaugurazione il FAI ed i suoi sponsor hanno dimostrato che si può restituire all'uso precedente il sisma anche ciò che appartiene alla storia, in tempi brevi e bene. Ha dimostrato che ci sono in Italia delle competenze e capacità professionali adatte a lavorare concretamente, non sulla carta, su ruderi e macerie di fabbricati storici. Quasi quasi, a forza di sentire dire che ci vuole tempo, tanto tempo, per rifare la città abbiamo finito per crederci, cadendo in una forma di depressione rassegnata, che è ciò che di peggio possa succedere ad una popolazione gravemente colpita da una sventura.
Dunque, per riavere l’Aquila è solo questione di volontà da parte di qualcuno, pubblico o privato, che s’impegni a rifarla, dove era e come era, senza litigi e discussioni che allungano e dilatano i tempi ad un futuro lontano, che potrà essere, forse, la vita di quelli che nascono adesso. Voglio rivedere pure io la mia città, almeno in parte ed in tempi non troppo lunghi, visto che non vivrò fino a 120 anni. L’inaugurazione delle 99 Cannelle ci ha detto che tutto questo si può fare, ci ha ridato la speranza di poter riavere la città, ci ha fatto commuovere, ci ha donato un sorriso.
Il momento più toccante dell’inaugurazione è stato l’inizio dello scorrere dell’acqua della fontana. Sul piazzale c’erano la banda del primo reggimento dei Granatieri di Sardegna ed il Coro Gran Sasso. In apertura della cerimonia, dopo il taglio del nastro da parte del Sindaco Massimo Cialente, banda e coro hanno eseguito insieme Fratelli d’Italia. Allo spegnersi delle note dell’inno nazionale, scoperta la targa che ricorda l’evento, è incominciato a risuonare lo scorrere dell’acqua che, zampillata finalmente dopo tanto tempo dalle bocche dei mascheroni in pietra, fluiva nei canali sottostanti. Il canto della nostra acqua aggiunto a quello delle note dell’inno nazionale e delle canzoni popolari aquilane ha espresso meglio di tante parole i pensieri ed i sentimenti dei presenti, commossi come se avessero ritrovato una persona cara che sembrava perduta.
Dobbiamo tutto questo al Fondo per l’Ambiente Italiano. Grazie FAI, grazie sponsor, grazie a tutti quelli che hanno profuso competenze e professionalità per la realizzazione di questa opera.

emedoro@gmail.com
16 dicembre 2010.

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