Oggi mio malvolentieri constato che abbbiamo avuto la prima Repubblica, sorprassata dalla seconda e in procinto di avviarci verso la terza. Ne siamo realmente sicuri? Veramente io sono rimasto alla Repubblica del 1948 e alla sua non attuazione! Quando leggo la nostra Costituzione ( la piu’ bella del mondo anche secondo Bersani) e mi rispecchio nell’attualita’, trovo infinite difficolta’ e disassonanze, con quanto sancito dall’ articolo primo e ultimo della Costituzione:” L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, e la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Trovo ( e lasciatemolo dire) un certo disgusto viscerale, festeggiare il 150 esimo anno dell’ Unita’ d’Italia ( molto probabilmente cerchero’ di evitarlo) Siamo sicuri che in Italia abbiamo in toto debellato il rischio di un neo- fascismo? Nel ultimo ventennio di revisioni costituzionali incontollate ne abbiamo avute una miriade, senza che il cittadino sia mai stato consultato. Che fine ha fatto la democrazia partecipativa e rappresentativa, che avremmo dovuto attualizzare e concratizzare? Siamo rimasti alle decretizzazioni e partitocrazie, sfociate nel odierno populismo indebito! Se qualcuno oggi ci chiede il voto, dovremmo trattarlo piu’ come un insulto che pretesa democratica? Sono conscio che sto attraversando un periodo di crisi esistenziale e intellettuale, ma prometto che durante le festivita’ sapro’ usciene e ritornero’ sull’ argomento, con delle risposte piu’ razionali.
