ANTONIO DI PIETRO MERITA CONSIDERAZIONE: E’ L’UNICO (FRA I PEGGIO) CHE E’ IL MEGLIO…

Non voglio offendere Di Pietro quando dico che è il meglio fra i peggio, ma voglio solo mettere in evidenza il fatto che oggi, politicamente, c’è tutto da mettere in discussione e che gli Italiani, unici titolari di un potenziale cambiamento, non sono e non saranno mai in grado di cambiare la situazione fintantoché vige questa oligarchia politico-economica. Il fatto che Fini dapprima si faccia paladino della legalità e quindi, come è successo ieri, sposi l’immoralità politica approvando il lodo Alfano addirittura con scudo retroattivo, è assai preoccupante per il futuro del Paese. Insomma, oggi, anche di Fini non ci si può fidare: egli voleva staccarsi da Berlusconi per dare i natali ad un suo partito, nel tentativo di carpire il posto all’attuale primo ministro.

Se gli Italiani facessero una panoramica sull’attuale status della politica, si renderebbero conto che oggi vige un sistema che si regge sulla inosservanza delle leggi, sulla manipolazione della costituzione, sull’evasione fiscale, sulla prostituzione politico-mediatica, sulla corruzione e leggi relative per sfuggire ai processi, sulla paura di dire la verità come si vorrebbe, sulla spaccatura del paese in due, sull’alimentazione dei veleni e sulla presa per i fondelli del popolo italiano, privo di qualsiasi arma per opporsi ad un oligarchia, (perché di oligarchia si tratta e non certo di democrazia), realtà obbrobriosa e vergognosa mai vista e vissuta a partire dalla costituzione della Repubblica. E non è che sia finita in quanto, è noto, abbiamo ben altro da attenderci a breve. La fame è alle porte, l’ingiustizia sociale regna sovrana, è stato cancellato il futuro delle nuove generazioni, si parla di barricate da parte dell’opposizione, gli Italiani sembrano fregarsene come si è visto ieri sera nei sondaggi di Pagnoncelli durante la trasmissione Ballarò, il debito pubblico fa impazzire e dovrà pur essere pagato attraverso una “pestata” al portafoglio degli Italiani, molto diversa da quella messa in atto anni fa da Giuliano Amato per poter entrare allora in Europa (presumo che, da un momento all’altro, improvvisamente, verranno tassati con decreto tutti i risparmi delle famiglie, mettendoli sullo stesso piano dei grandi patrimoni, altra soluzione non la vedo !) e mi fermo qui perché, se gli Italiani fossero davvero consapevoli della situazione (unica attenuante è che non hanno tempo per riflettere in quanto sfiniti per poter in qualche modo campare) sarebbero costretti a riempire le loro case di lacrime e sangue…

Mi chiedo, a titolo privato, di chi mi dovrei fidare ? Di Berlusconi, certamente no. Di Fini, che ora vota il lodo Alfano sposando l’illegalità violando la costituzione che dice “ la legge è uguale per tutti” ? Certamente ho forti perplessità. Dell’opposizione assolutamente assente ? Certamente no. Di chi, allora ? Dicevo in apertura che oggi c’è tutto da mettere in discussione, per cui c’è da fare di necessità virtù. E questa necessità, ora come ora, ha un solo nome: Di Pietro che, a mio avviso, non è un giustizialista, ma una persona con gli attributi che dice pane al pane e vino al vino. Altro non resta se non la bella e circostanziata dialettica di Niky Vendola, il quale, a parte la sua personalità un po’ opinabile, non sarà mai in grado di tirar fuori dal classico buco il classico ragno… ed io non sono uomo di parte loro ! Dei Casini, dei Rutelli e dei Veltroni, trovo superfluo spendere una sola parola.

Cosa aspettiamo ? La guerra civile che appare ormai alle porte, considerato il clima velenoso che questo vergognoso governo ha saputo mettere in atto ? La Corte dei conti parla oggi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche. Chi è che corrompe e dissipa ? Guerriglia urbana a Cagliari fra Polizia e pastori, a Terzigno per le discariche, a Napoli idem e si diceva che era stato risolto tutto… Ci rendiamo conto, sì o no, che in due anni di governo, Berlusconi, ha utilizzato i suoi uomini solo e soltanto per evitare la giustizia, lasciando gli Italiani alla mercé di se stessi ? Le poche cose che ha fatto le avrebbero fatte tranquillamente anche gli altri, quindi non deve attribuirsi dei meriti.
Ci rendiamo conto infine che, malgrado una maggioranza che nessun governo italiano non ha mai avuto, non è mai stato in grado di governare ? Se non con proclami ad effetto ?

Ho paura, questo clima non mi appartiene: è stata offesa la mia onestà intellettuale. Tuttavia, credo che questo andazzo troverà un intoppo. E che intoppo ! Purtroppo a danno della collettività !

Ora come ora infatti mi par di vivere in un paese in cui al primo articolo della costituzione si legge : “L’Italia è una repubblica di un potente che si fa gli affari suoi, al di fuori delle leggi che si possono tranquillamente cambiare ad ogni piè sospinto, a seconda delle necessità di chi ne ha interesse a farlo ”.

ARNALDO DE PORTI

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