La distruzione di Antersasc – Intervista a Klausspeter Dissinger e Michil Costa

Intervista a Klausspeter Dissinger e Michil Costa

Antersasc, un gioiello del Parco Nazionale Puez-Odle, in Alto Adige – Sud Tirolo. Il cartello del parco è stato rimosso. Alberi centenari sono stati abbattuti per una strada che distruggerà la magia di un luogo incontaminato, cancellerà le voci della foresta, porterà SUV. In futuro forse alberghi, ristoranti, campi da golf. Ad Antersasc vivono da sempre le marmotte, ora disturbano, ne uccideranno 1.100. Chi arrivava ad Antersasc si lasciava dietro di sé i rumori del mondo… Il blog è andato ad Antersasc e ha raccolto testimonianze e filmati dello scempio.

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Intervista a Klauspeter Dissinger, Presidente Federazione dei protezionisti altoatesini:
Lì dove sorridevano i monti ( espandi | comprimi)
Adesso stiamo imboccando dal sentiero sulla strada forestale di Antersasc, io sono il Presidente dei Protezionisti Altoatesini, ovviamente questa strada che qui è stata fatta, sarebbe stata fatta con un preciso motivo, cioè per sfruttare i boschi, però poi come vediamo qui se guardiamo il terreno non è per niente fertile, anzi subito sotto il terreno lei trova subito i sassi,infatti questi sassi sono tutti che sono stati rilevati sotto dal terreno, pertanto il bosco non è per niente fertile. Questo bosco ha una produttività molto bassa, qui cresce solamente il pino cembro, ma pochi pezzi, pertanto non serviva per niente una strada forestale. Questo è anche stato dimostrato, è anche stato detto dal Comitato Via, che sarebbe il comitato per la Verifica di Impatto Ambientale, è un comitato composto da tecnici della Provincia e è stato negato da loro, invece la Giunta Provinciale ha avuto un parere contrario, anzi non ha neanche guardato bene questo parere, ha deciso in maniera contraria e ha fatto fare questa brutta strada forestale. Adesso ci stiamo avviando sul sentiero, anzi non più sentiero, purtroppo sulla strada forestale che porta alla Malga di Antersasc. Purtroppo come si vede sono stati abbattuti anche alberi quasi centenari lungo questa strada, abbattimenti che non servivano proprio a niente! Forse questo aspetto si può anche vedere poi più in su, forse, non ha tanta importanza. Veramente che la strada è stata continuata o la vogliono continuare fino alla malga, questo è il fatto! Il primo pezzo è lungo 1.300 metri se non erro. Il pezzo invece che poi porta dalla cava fin su alla malga che ancora non è stato costruito si andrebbe avanti ancora di 1.830 metri fino alla malga, l’ultimo pezzo lì, inizia anche poi il Parco Naturale delle Odle. I costi per il primo pezzo sono di 37.500 Euro, invece i costi per tutta l’opera sarebbero circa 80 mila Euro. Adesso forse qua si vedono un po’ meglio tutti gli alberi che sono stati abbattuti inutilmente sia sulla sinistra, che sulla destra si vede benissimo. Anche qui si vedono alberi vicino alla strada abbattuti inutilmente, al di là non si sa cosa serve un pezzettino di risvolta, comunque questo abbattimento è sicuramente inutile. Quel sentiero che noi abbiamo fatto prima continuava qua, solo che non potevano fare la strada lungo il sentiero perché era troppo ripido, allora hanno fatto una curva, invece qua c’era il vecchio sentiero. Qui adesso ci troviamo nella zona Le Cave, dove inizia il Parco Nazionale Puez-Odle che fino all’altro giorno qui c’era un bel cartello, Parco Nazionale Puez-Odle che adesso non c’è più, chi l’avrà tolto? Non si sa, comunque fino a qua c’è la strada di Antersasc 1, da qui inizia Antersasc 2. Questa strada è stata non accettata prima dal Comitato per l’impatto ambientale, dopodiché la Provincia ha anche chiesto il parere della Commissione per l’impatto ambientale, anche la Commissione per l’impatto ambientale ha detto di no, dopodiché la Provincia si è rivolta a un esperto esterno che in questo caso era il Dott. Melchiorri e il Dott. Melchiorri però si è anche esposto contrario dicendo che la zona è di rara bellezza, il danno ecologico sarebbe quindi elevato rispetto ai benefici economici che ne scaturirebbero, la zona è effettivamente di grande interesse paesaggistico e naturalistico. I costi ambientali appaiono assolutamente sproporzionati. Adesso entriamo nella zona dove inizia la malga, lo sfruttamento della malga e vediamo che anche lì non è per niente giustificato un profitto economico.

Una zona incontaminata per i Suv ( espandi | comprimi)
Qui adesso inizia il pezzo che è stato fermato con il nostro ricorso al Tar, altrimenti la strada continuerebbe qui. Quindi prima il sentiero che abbiamo fatto noi era come questo? Sì, era tutto così, certo, abbiamo visto il pezzo sotto, era anche così, poi a un certo punto ci siamo immessi sulla strada e poi ha visto alla fine c’era ancora un penzo di sentiero, non l’ha visto?E’ un sentiero così e questo sentiero basta e avanza per andare una volta su la settimana, per controllare il bestiame che ormai ci sono solo le pecore perché le mucche non vanno bene e di portare a queste pecore un po’ di sale. Qualcuno ha anche proposto di fare la baita della malga un po’ più in basso, così non servirebbe casomai neanche una nuova strada anche per quello. La Provincia avrebbe anche adesso proposto una soluzione di fare la strada più in basso per avere meno impatto ambientale, però anche giù in basso si vede che non è possibile perché c’è pericolo di frane, si vede qua benissimo, non è possibile! Allora la strada più stretta è stranamente stata proposta dall’assessore per l’ambiente Laimer, che parlava di un compromesso, ma un compromesso, lui non ha mai parlato con noi, lui parla di una strada più stretta, lui diceva e se dovesse essere coerente perché lui allora diceva che lui ha votato contro questa strada, noi poi siamo andati a vedere sul protocollo e lui ha votato stranamente a favore. Quando gliel’abbiamo chiesto lui ci ha detto: forse il protocollista si è sbagliato quel giorno! Una cosa strana dopo l’altra! Riesce a riprendere questo animaletto? Adesso ce ne è uno solo, uno che sta correndo, li vede? Dietro quel sasso grande, la marmotta, riesce a riprenderle? Perché il nostro capo provinciale che è anche il capo per la caccia, ha dato proprio adesso il via libera di cacciare 1.100 di queste marmotte. Dicono che danno fastidio, ce ne sono troppe! E’ uno scempio fare una strada, giusto? E’ incontaminata questa zona. Adesso siamo arrivati alla malga, qui dietro la malga delle pecore, la malga che dovrebbe venire ristrutturata, è una malga che veniva usata fino a una trentina di anni fa per le mucche, c’erano un po’ di mucche qua, però dopo a un certo punto le mucche le hanno tolte perché mancava anche un po’ l’acqua e poi anche l’erba non è che sia tanto valida e hanno deciso di portare qua delle pecore. Le pecore stanno benissimo perché infatti sia il gestore che anche quello che porta su le pecore dice che la strada per lui non serve, lui viene su una volta ogni 10 giorni, porta un po’ di sale e per lui la strada non serve. Vuole dire che la strada probabilmente serve per qualcun altro, non si sa per chi, so solamente che qua attorno ci sono delle riserve di caccia, non vorrei che serva per i cacciatori! Questa malga viene praticamente sfruttata forse 3 mesi all’anno e ovviamente fare una strada qui senza nessun ritorno economico, ovviamente sarebbe una cosa assurda in un parco naturale, che poi in un parco naturale come sappiamo, ci vuole anche uno studio di economicità, altrimenti una strada non può venire fatta! Siccome manca lo studio di economicità che è previsto per un parco naturale, anche lo studio archeologico, noi ci siamo rivolti al Tar e abbiamo presentato ricorso e il Tar fino adesso ci ha dato anche ragione, ci hanno dato ragione nel senso che hanno previsto una sospensione fino alla primavera prossima, quando poi ci sarà la decisione definitiva se viene costruita questa strada o no. Noi in Alto Adige abbiamo già tante, tante malghe che sono accessibili con una strada, che vengono anche sfruttate, forse ci vogliono, qualcuno magari si potrebbe anche fare a meno perché qualcuna viene anche sfruttata male, perché come lei vede o forse come qualcuno si ricorda, qualche anno fa si andava sulle malghe, si trovavano dei bellissimi fiori come le genziane etc. che adesso purtroppo con il liquame che portano i contadini, questi fiori sono spariti! Siccome purtroppo in Alto Adige quelle strade vengono sovvenzionate quasi al 100% e non come per esempio in Baviera dove vengono finanziate dai soldi pubblici, solamente del 25%, allora si fanno strade che magari non trovano neanche un riscontro economico e sono solamente un danno per la flora , la fauna e per l’ambiente. Inoltre il Presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder dice che è la strada di accesso, ci vuole per ristrutturarla, la malga va bene la malga, se non si fa sotto la ristrutturata, però fare una strada per una ristrutturazione di una malga mi sembra assurdo perché oggigiorno questo si fa con l’elicottero, come viene fatto per tutti gli altri rifugi in Alto Adige. Quando fanno quella malga, magari in queste 3 settimane vanno in giro, però sono 3 settimane, non puoi mica fare una strada per una ristrutturazione di una malga! E’ assurdo! Giusto? Tu non puoi fare un impatto ambientale così grave per la ristrutturazione di una malga, è impossibile! Questa strada se venisse fatta è veramente uno scempio e bisogna evitarlo a tutti i costi per il rispetto dell’ambiente!

Intervista a Michil Costa, albergatore – ambientalista Val Badia
Un albergo per un pugno di voti ( espandi | comprimi)
Il mio nome è Michel Costa sono un oste della Val Badia, siamo nel bel mezzo delle Dolomiti, qui si sta compiendo uno scempio, l’ennesimo ambientale in uno dei posti più belli del mondo. Sto parlando di una valle immacolata di un gioiellino che paradossalmente è sotto a triplice tutela,siamo in zona Natura 2000, quindi una zona particolarmente pregiata per quanto riguarda la biodiversità, siamo nel Parco Naturale delle Odle, del Puez e siamo soprattutto nel bel mezzo del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
Stanno facendo questa strada perché ovviamente i faccendieri sono sempre all’opera, perché il fine ultimo sarà quello di voler fare un rifugio, si inizia con l’affettare due fette di speck, si mesce un bicchiere di vino, poi si offre albergo al viandante di passaggio, uguale rifugio, il problema è che non sono solo rifugi quelli che ormai vediamo in mezzo alle Dolomiti, sono alberghi 4 stelle con tanto di Spa, palestra, piscina interna e esterna, si è perso il vero senso del rifugio dell’alta montagna.
Diciamo che quella dell’albergo è un’ipotesi, non è forse neanche la principale, è una delle principali, le richieste dei contadini, per quanto bene voglia ai contadini, vengono sempre esaudite, non dimentichiamo che la lobby del contadino nell’Alto Adige porta 100 mila voti, quindi è una lobby potentissima. Non ci si fa mai la domanda se una malga così è redditizia, intanto facciamo la strada, poi se c’è una redditività o se abbiamo dei bilanci in positivo, questo lo vediamo in seguito.
Cosa che tanti di noi mettono ovviamente molto in dubbio, perché come lei mi ha accennato, le pecore ci vanno anche senza la strada, quindi non si capisce bene perché serva questa strada! In Alto Adige e Sud Tirolo stiamo molto bene, stiamo talmente bene che abbiamo soldi per tutto e per tutti Abbiamo un sistema ammalato, delle sovvenzioni che sono molto importanti per chiunque volesse intraprendere non solo qualsiasi tipo di attività, ma per qualsiasi persona che abbia in mente anche un’idea non proprio illuminata, ma non dimentichiamo che l’Alto Adige ha 5,5 miliardi di budget annuale e siamo solo in 450 mila.
Ma mi chiedo io: tutta questa economia che viaggia a gonfie vele, davvero porta la felicità?

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