L’Eccellenza italiana sul podio: ‘’Winning Italy Award’’ all’azienda Ferrero

Il Ministro Franco Frattini consegnerà il prossimo cinque luglio a Villa Madama, la seconda edizione del premio ai fratelli Ferrero. L’azienda considerata la più affidabile al mondo dal Reputation Institute

30 Giugno 2010
Il ‘’Winning Italy Award’’, quest’anno alla sua seconda edizione, e’ assegnato all’azienda dolciaria italiana Ferrero International, considerata l’azienda più affidabile al mondo dal Reputation Institute, l’Istituto internazionale di ricerca che misura la fiducia delle aziende leader nel mondo (sono chiamati a votare consumatori di 32 paesi che valutano le 600 maggiori imprese mondiali in base a criteri come fiducia, ammirazione, innovazione, sensazioni positive e stima complessiva). A consegnare la seconda edizione del premio ai fratelli Giovanni e Pietro Ferrero sarà il Ministro Franco Frattini nel corso di una cerimonia che si svolgerà a Villa Madama il prossimo 5 luglio.

Il progetto Winning Italy nasce su iniziativa del Ministro Franco Frattini, per registrare lo stato di salute dell'eccellenza, del talento e della creatività italiani raccogliendo tutti i buoni risultati dei suoi protagonisti in ogni segmento di attività. Il premio viene assegnato a coloro che più di altri hanno saputo promuovere e valorizzare l'immagine e la reputazione dell'Italia nel mondo.

La cerimonia sarà occasione per valorizzare insieme il “made in Italy” e il rinnovato ruolo della Farnesina, a sostegno degli interessi economici delle aziende italiane, e del sistema Italia nel suo complesso: un ruolo fondamentale che si esplicita nell’esercizio della diplomazia economica, come parte sempre più rilevante della politica estera italiana e strumento per la promozione dell’immagine del Paese ed il sostegno alle imprese italiane all’estero.

Alla cerimonia prenderanno parte il Ministro Frattini, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Gianni Letta, il Segretario generale della Farnesina Ambasciatore Giampiero Massolo, il Presidente dell’Istat Enrico Giovannini, il Presidente di Adr Fabrizio Palenzona, insieme con i fratelli Giovanni e Pietro Ferrero e i testimonial sportivi che in questi ultimi anni hanno partecipato agli spot pubblicitari per l’azienda dolciaria: Valentina Vezzali, Fiona May, Josefa Idem e Andrew Howe.

Durante la cerimonia sarà inaugurato il nuovo sito www.winningitaly.it, che ha come obiettivo quello di dar vita ad una “bacheca” dinamica che possa raccogliere giorno dopo giorno i numeri dell’eccellenza italiana: dati e statistiche indicanti l’andamento della ripresa economica, protagonismi d’impresa, ritratti di italiani sul podio; e l’ultimo numero dell’Almanacco dell’eccellenza italiana, una pubblicazione trimestrale curata dalla redazione di Winning Italy e destinata tanto al circuito internazionale quanto al pubblico italiano. La sua pubblicazione, in forma cartacea e digitale, attraverso il portale web del Ministero degli Affari Esteri ed il sito di Winning Italy, intende diffondere la conoscenza dello stato di salute del made in Italy. Le fonti utilizzate sono le testimonianze di: quotidiani, siti internet, agenzie, centri di ricerca e analisi dell’economia e della società, italiani e internazionali. Il monitoraggio viene compiuto scandagliando tutti i territori della competizione globale, dagli indici di mercato alle classifiche sportive.

********

La storia di Ferrero

Una storia di famiglia… fatta di uomini, idee e di tante golose specialità. Un lungo cammino partito da una piccola città del Piemonte per arrivare in tutto il mondo. Un affascinante viaggio nel tempo, l'avventura di una famiglia semplice, geniale e tenace che ha portato il made in Italy in ogni continente.
La storia di Ferrero nasce ad Alba (Cuneo), dove la Ferrero ha ancora oggi il suo più grande stabilimento, nel 1946. Il fondatore, Pietro Ferrero, crea prodotti dolciari innovativi che divengono presto molto conosciuti in tutto il Paese.
Nei dieci anni successivi l’azienda cresce molto velocemente grazie alla capacità imprenditoriale del figlio, Michele Ferrero, che a seguito del successo dell’azienda in Italia decide di iniziare a produrre anche all’estero. Nel 1956 viene inaugurato un grande stabilimento in Germania e poco tempo dopo anche in Francia.
Questo rappresenta il preludio per una rapida espansione della Ferrero in Europa con la costituzione di sedi commerciali e poli produttivi in Belgio, Olanda, Austria, Svizzera, Svezia, Regno Unito, Irlanda e Spagna.
Negli anni successivi società e stabilimenti Ferrero sono stati impiantati in Nord e Sud America, nel Sud Est Asiatico, Europa Orientale, Australia; più recentemente in Africa, India e Russia.

Qualità elevatissima, cura artigianale, freschezza del prodotto, accurata selezione delle migliori materie prime, rispetto e considerazione del cliente: ecco le “parole chiave” e i valori Ferrero, che hanno reso note e apprezzate da milioni di consumatori le specialità dolciarie prodotte nel mondo.
Prodotti frutto di idee innovative – come Ferrero Gran Soleil, il fine pasto ideale in ogni momento dell’anno – quindi spesso inimitabili pur essendo di larghissima diffusione, entrati a far parte della storia del costume di molti paesi, dove sono a volte considerati autentiche icone come Nutella.

Ferrero è attenzione alla sicurezza alimentare, all’ambiente, al sociale, alle comunità locali in cui opera, alle proprie risorse umane.
Oggi molti dei prodotti Ferrero sono “globali”, venduti ovunque. Ferrero è tra i primissimi gruppi dolciari più importanti del mondo.
Ma la sua particolarità è il suo essere “glocal” (pensare globale, agire locale), cioè una azienda insieme globale e locale, attenta allo sviluppo internazionale, ma anche al suo rapporto con il territorio.

Al centro dell’impegno quotidiano da sempre sta il consumatore. Un rapporto di fiducia fatto di conoscenza, esperienza, “feeling” e intuizione, un meccanismo di fedeltà reciproco e duraturo è ciò che lega Ferrero ai propri consumatori, indice dell’attenzione alle loro esigenze, elemento chiave del successo dell’azienda.

Pietro e Giovanni Ferrero, figli di Michele, sono gli attuali Chief Executive Officers del Gruppo Ferrero, che possiede 18 stabilimenti e 38 società operative nel mondo. Nel 2009 ha sviluppato un fatturato di oltre 6 miliardi di euro e ha raggiunto il primo posto nella classifica mondiale delle aziende che beneficiano della migliore reputazione generale presso il pubblico.

Nutella, Ferrero Rocher, Kinder Sorpresa, Kinder Bueno e Tic Tac sono solo alcuni dei prodotti Ferrero più noti e apprezzati dai consumatori di tutto il mondo.

********

Winning Italy, almanacco delle eccellenze d'Italia

Istantanea di un'Italia in movimento.

Il Ministro Frattini, nel corso di una conferenza stampa, all'inizio dello scorso dicembre, sui principali risultati della politica estera italiana, ha voluto dedicare una particolare attenzione al tema della “eccellenza italiana”, presentando “Winning Italy”, un almanacco che illustra il meglio dell’Italia in tutti i settori.

Per il ministro Frattini “l'almanacco – è un impegno preso con la stampa e realizzato nei tempi. Si tratta di un rapporto aperto, in evoluzione, che si aggiorna grazie al costante flusso di dati provenienti dalle amministrazioni e che in molti casi sono sconosciuti al grande pubblico”.

I contenuti e i personaggi presenti nell'almanacco attraversano tutti i territori: dal mercato, con i suoi indici, alle discipline sportive. Il risultato è un caleidoscopio di eccellenze e di buoni risultati sia strutturali, sia contingenti.

'Winning Italy' vuole essere un termometro, un misuratore dell'eccellenza italiana, per registrare, ma anche per promuovere quei “nuovi italiani” che alimentano il prestigio dell’Italia.

Winning Italy

venerdì 4 dicembre 2009

Automobili, stile e ricerca: l'Italia delle eccellenze vince alla faccia dei gufi

di Alessandro M. Caprettini

Un rapporto del ministero degli Esteri rivela le eccellenze nazionali Pil che sale più della media Ue, criminalità in calo, maggiore benessere. I piccoli imprenditori: “Ora lottiamo davvero per il made in Italy”
Roma – Chi vive in baracca, chi suda il salario, chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria. Persino chi suggerisce ai figli di espatriare. Spesso dalle pagine di alcuni quotidiani nazionali emerge un cumulo di rovine nel tratteggiare il bel Paese che – guarda te! – ha davvero poco a che fare con la realtà. Come sta a testimoniare Winning Italy, il dossier chiesto da Silvio Berlusconi al ministro Frattini che, servendosi dei suoi più stretti collaboratori, Tonino Bettanini e Lucrezia Pagano, spiattella una realtà del tutto diversa da un’Italia a pezzi, buona solo alla lamentela ed al clientelismo. Un Paese che sta dritto in piedi, che si va rafforzando nonostante la crisi globale. Come risulta a importanti centri esteri di ricerca, a buona parte della stampa internazionale, a tutta una serie di analisi compiute in altri Paesi che costituiscono la base della ricerca.

In principio fu l’Ocse: nel terzo trimestre 2009, il Pil italiano – ha sancito l’istituto – si è messo a correre sia rispetto alla media Ue (+0,2%) che all’area euro (+0,4%). E mica ci si ferma qui. Anche la produzione industriale segna note positive. «Mai così bene dal 1990» viene documentato: con un +7% nell’agosto scorso, rispetto al mese precedente, che è il tasso più elevato rispetto a tutti gli altri e 27 Paesi Ue e da cui si capta come la ripresa, vicina, potrebbe esser più rapida e consistente del previsto. Solo aridi numeri che hanno a che fare poco con la realtà delle cose? Mica tanto. Nel «Rapporto annuale del programma Onu per lo sviluppo», l’Italia rafforza la sua posizione. I tre dati che compongono l’indice Hdi (speranza di vita, accesso alla conoscenza e qualità di vita) nel nostro Paese sono in netto rialzo e ci fanno salire dal 20° al 18° posto, mentre nella speciale classifica dell’attesa di vita ci attestiamo al 6° posto (81 anni).

Gli italiani sono possessori di case (secondi solo agli spagnoli), hanno nel mondo un podio nell’uso dei cellulari, e in Europa analogo risultato nel rapporto tra popolazione e numero di veicoli circolanti. Siamo i maggiori esportatori di vino al mondo e grande spazio hanno i nostri prodotti agroalimentari, specie quelli biologici, per non parlare dei record per i nostri prodotti Dop e Igp (primi in Europa). Troppo contadini, senza produzioni di livello nel mondo moderno? Per niente affatto. L’indice elaborato da Onu e Wto – si chiama Tpi, Trade Performance Index – testimonia che il nostro Paese è al secondo posto dopo la Germania nella classifica dei 10 Paesi più competitivi nel commercio mondiale. Siamo primi nel tessile, nell’abbigliamento, nel cuoio-pelletterie-calzature. Secondi nella meccanica non elettronica, in quella elettrica, negli elettrodomestici, nella chimica e nei prodotti di base (metallo, marmi, piastrelle), nell’occhialeria, nell’oreficeria e nei prodotti miscellanei. Terzi negli alimentari trasformati e quarti per introiti da turismo.

E ancora non è tutto. Un Paese che alcuni credono bannato dal progresso è al settimo posto nella speciale classifica dell’aereospaziale, quinto nelle scienze della vita o red biotech, al primo posto nella nautica di lusso (su 770 ordinativi di livello ben 347 sono stati affidati ad aziende italiane). Posizioni di prima fila poi, anche nella costruzione di radar, elicotteri, strumenti di sorveglianza, sistemi di energia eolica.

Magari non è un caso che il Global Reputation Pulse, il più grande studio mondiale sulle aziende metta al primo posto tra oltre 600 marchi, come il più affidabile, l’italiana Ferrero che precede nientemeno che Ikea e Johnson & Johnson. Ma anche i numeri della più recente attività di governo, dai dati emersi da istituti di ricerca e da vari altri enti, vengono a testimoniare che l’Italia marcia a passo di carica: prendete la lotta all’immigrazione clandestina: dai 19.850 stranieri sbarcati tra il marzo e l’agosto 2008, si è passati ai 1.904 dello stesso periodo di quest’anno. Con oltre 17mila rimpatriati dal 2008 ad oggi. Significative anche le cifre della lotta alla criminalità: negli ultimi 18 mesi del governo Berlusconi sono stati arrestati 8 mafiosi al giorno, per un totale di 3.630 persone in 377 operazioni di polizia. Tra i 282 latitanti arrestati figurano 15 tra i primi 30 più pericolosi. E a parlare sono anche i sequestri di beni mafiosi: 10.089 milioni di euro quest’anno contro i 5,629 del 2008 (+56%) cui vanno aggiunti altri 2.673 milioni di euro confiscati, rispetto ai precedenti 1.753.

Non basta? Ecco le 35mila tonnellate di rifiuti accumulate in Campania ancora a metà del giugno scorso. A metà dello scorso novembre sono 3 milioni e 518mila le tonnellate smaltite con una media giornaliera di 6.700.

Semplificazioni legislative, l’operazione-casa per i terremotati d’Abruzzo, le posizioni in ambito Onu (siamo tra i maggiori contribuenti in quattrini e uomini per le missioni di pace) e in ambito europeo stanno a testimoniare che il nostro non è il Paese per vecchi che si cerca di spacciare spesso strumentalmente. Come dimostrano le ultime pagine che offrono i resoconti di tanti successi sportivi (dalla Ferrari alla Pellegrini, passando per il volley femminile e tanti altri campioni) ad una piccola serie di «ritratti» di italiani poco conosciuti al grande pubblico, ma assai stimati nel mondo della scienza e della produzione: da uno dei creatori dell’acceleratore del Cern, all’ideatore delle nanotecnologie per la prevenzione del cancro, dall’inventore della «linguistica computazionale» (un affare da 100 milioni di dollari) al tipografo che stampa ormai 130 milioni di copie di libri in varie lingue. Insomma, avremo i nostri guai, ma il cielo – per fortuna – è sempre più blu.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy