“Un polverone inesistente per riempire le pagine dei giornali”: così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha risposto da Lussemburgo a quanti gli chiedevano un commento sulle polemiche scaturite dall'assenza di ministri della Lega dalla parata di ieri ai Fori Imperiali. Il titolare del Viminale è in Lussemburgo per la riunione del Consiglio Giustizia ed Affari Interni (Gai) Maroni ha poi voluto ricordare di essere stato sempre, negli ultimi anni, a Varese per la ricorrenza del 2 Giugno. Sono almeno dieci anni che non vado a Roma, gli ultimi tre come ministro e anche i dieci precedenti ho sempre festeggiato la festa della Repubblica nella mia città, Varese, ha spiegato Maroni. “Sono sorpreso dalla sorpresa”. Quanto all'assenza degli altri ministri leghisti, “non c'era neanche Tremonti, non c'era altra gente, è solo un polverone per riempire le pagine dei giornali”, ha ribadito il ministro dell'Interno.L'inno d'Italia – Nella polemica sull'assenza a Roma di Roberto Maroni si aggiunge anche quella sull'Inno di Mameli che non è stato suonato in quel di Varese dove il ministro era invece presente. L'orchestra, chiamata per la cerimonia di celebrazione nel parco di Villa Recalcati, ha suonato invece “La Gatta” di Gino Paoli, Andrea Bocelli e brani italiani degli anni '50. Ma non l'Inno di Mameli, nonostante dal fondo della platea dei partecipanti alla cerimonia si fosse levata qualche voce che chiedeva “Fratelli d'Italia”. La replica ufficiale è stata che l'Inno nazionale non era previsto dal cerimoniale.L'Idv: Maroni spieghi a Napolitano – “Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, dovrebbe dare spiegazioni al capo dello Stato e al Paese per la sua assenza alla manifestazione della festa della Repubblica”: lo afferma il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando. “Hanno sfilato tutti i corpi di polizia e dell'esercito che, ogni giorno, rischiano la vita per la sicurezza dei cittadini e per la legalità interna e internazionale. Maroni crede nei principi contenuti nella Carta sulla quale ha giurato o crede solo nella fantomatica Repubblica padana?”. “Maroni vuole essere il ministro dell'Interno dell'intero Paese – aggiunge Orlando – o si prepara a respingere i meridionali cosi come fa con gli immigrati deportandoli in Libia? Maroni si fermi un momento e rifletta, prima che l'incompatibilità fra i suoi comportamenti e la sua funzione renderanno inevitabili le sue dimissioni”.http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/10/06/03/maroni_2_giugno.html