NIKI VENDOLA DICE COSE SAGGE E QUINDI CONDIVISIBILI. PECCATO CHE SIA L’UNICO CHE RAGIONA COSI’

Ho appena finito di ascoltare il Governatore della Puglia su Rainews24, come del resto ho fatto anche altre volte in questi ultimi tempi e non si può non convenire che Niky Vendola sia un soggetto politico con le idee chiare, che sa esprimerle in modo altrettanto chiaro e quindi recepibili facilmente da tutti.

La sua anamnesi sulla crisi del centro sinistra non si risolve avversando il berlusconismo (da cui si deve comunque prendere le distanze come ha fatto Fini, pur restando nel Pdl), ma operando una “terapia sulla psicologia del popolo italiano attorno al quale si è formato un muro di passività e rassegnazione, su cui ha avuto buon gioco un populismo mediatico dal quale non è facile uscire se non con la collaborazione di tutti coloro che hanno capito che, la oligarchia berlusconiana, porta alla deriva sociale, economica, politica, ma anche alla soppressione della libertà di espressione correlata al fatto, tanto per fare un esempio, che anche i precari del giornalismo, i non precari se non affermati, sono attualmente tenuti sotto scacco attraverso il ricatto quotidiano degli editori”.

In poche parole Vendola ha detto, in maniera elegante, che gli Italiani sono scarsetti…mentre io, tempo fa, sulle pagine di questo giornale, con altre parole li etichettavo tout court di masochismo politico o ignoranza politica…fatte salve alcune eccezioni.

E’ triste a dirsi ma, in Italia, fatte salve alcune eccezioni tipo Bersani, Franceschini, Enrico Letta, che non hanno certo la veste dei veri statisti e posseggono solo le doti della serietà ed onestà politica nel contesto nel quale svolgono la loro funzione, purtroppo, non vedo di meglio all’orizzonte politico attuale.

Ora la rottura di Fini con Berlusconi ha dato un primo scossone verso una nuova direzione, fatto che deve essere preso in seria considerazione, sia da destra che da sinistra, per cui è necessario guardare avanti nell’interesse del paese e non delle poltrone.

E ciò perchè questa dittaturina, da morbida quale è in questo momento, potrebbe diventare più “coesa” ed allora non si sa cosa potrebbe aspettarci nel prossimo futuro, magari eleggendo Berlusconi a Presidente della Repubblica. Non si dimentichi che, il Presidente della Repubblica dovrebbe rappresentare l’unità nazionale, mentre l’attuale primo ministro è riuscito, almeno a mio avviso, a dividere l’Italia in due.

Arnaldo De Porti – Belluno

dearstern@hotmail.com

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