AL VIA I FACULTY CLUB DEL GRUPPO PDL SENATO

Si è inaugurato mercoledì 27 il ciclo di incontri organizzato dal gruppo del PdL in collaborazione con la pontificia Università della Santa Croce sul modello dei “faculty club”: appuntamenti informali dedicati ai senatori che con cadenza settimanale o bisettimanale, fino alla metà di maggio, potranno discutere del tema “Quale laicità per quale società” incontrando autorevoli interlocutori nella pausa pranzo tra una seduta d'Aula e l'altra.
Ad animare il primo appuntamento il professor Ernesto Galli della Loggia, che ha approfondito i concetti di “laicità” e di “libertà religiosa”, muovendo dall'idea che il tema della laicità così come viene declinato dal senso comune non sia il problema in quanto tale ma piuttosto la soluzione proposta alla questione della libertà religiosa.
In particolare, Galli della Loggia si è soffermato sull'idea di libertà religiosa concepita soprattutto nel mondo anglosassone, che prevede sì la separazione tra poteri religiosi e poteri civili e la necessità che i deliberati degli uni non divengano i deliberati degli altri, ma senza che tale distinzione debba implicare la separazione tra politica e religione e, alla base, l'espulsione della religione dallo spazio pubblico. Secondo tale accezione, consustanziale a uno Stato che non si consideri onnipotente, la libertà religiosa è fondamento di ogni altra libertà personale e non una sottospecie della libertà di coscienza, ma questo comporta che non vi possano essere religioni sovraordinate rispetto alle altre o destinatarie di trattamenti “di favore”, e che sia assicurato il pluralismo religioso.
Di converso, in particolare in ambito continentale, si è andata affermando un'idea di laicità intesa come una sorta di “privatizzazione” della religione, come neutralizzazione della religione nello spazio pubblico. Da qui – ha spiegato Galli della Loggia – discende l'assunto che la libertà religiosa non sia altro che una sottospecie della libertà di coscienza, e dunque un fatto meramente privato. In quest'ottica, l'idea di laicità viene vissuta in rotta di collisione rispetto alla religione, e ogni manifestazione di quest'ultima nello spazio pubblico viene vista come un potenziale pericolo, come una minaccia per lo Stato laico.
All'esposizione del relatore è seguito un dibattito al quale hanno preso parte i senatori intervenuti all'incontro. Oltre ai capigruppo Gasparri e Quagliariello, erano presenti i senatori Amato, Amoruso, Bettamio, Bonfrisco, Calabrò, Compagna, Costa, D'Ambrosio Lettieri, De Lillo, Di Giacomo, Di Girolamo, Ferrara, Galioto, Ramponi, Rizzotti, Saccomanno, Tancredi, Tomassini e Vicari.

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