CITTADINANZA — DI BIAGIO (PDL), DIAMO RISPOSTE NORMATIVE ALLA SOCIETA’ CHE CAMBIA

Roma, 22.12.09 – “Oggi siamo chiamati a dare delle risposte normative ad una società che cambia e che ci induce a proporre una riformulazione del concetto della cittadinanza, capace di identificarsi come un modo ampio e corretto di intendere la titolarità dei diritti fondamentali in un ordinamento democratico”. Non ha dubbi Aldo Di Biagio, Responsabile Italiani nel Mondo del PdL nonché promotore di una proposta di legge in materia di cittadinanza, intervenendo oggi nell’aula di Montecitorio.

“In Italia – aggiunge Di Biagio – non esiste al momento una cornice normativa chiara e all’avanguardia capace di creare le condizioni per una integrazione reale dell’immigrato, con il suo bagaglio di oneri ed onori. Purtroppo questo aspetto oggettivo dell’analisi, appare strettamente connesso ad un altro aspetto di natura politica che sembra condizionare il dialogo a monte e l’operatività legislativa”.

“Quando si parla di nuova cittadinanza – rilancia – spesso si è tentati di nascondersi dietro trincee, credendo di parlare di posizioni ideologiche o espressioni di partito, non è così, perché quando ci si trova dinanzi ai problemi reali della società, dei più piccoli, delle migliaia di stranieri integrati ma che non possono esserlo pienamente, non deve esserci spazio per posizioni politiche predefinite né per presunte priorità di programma. C’è bisogno di pragmatismo e di dare risposte anche perché fino ad ora ci si è limitati a creare delle barriere, senza neanche mai soffermarsi sulla natura del problema e sull’esigenza di trovare delle soluzioni”.

“Appartenere ad una nazione, – ha chiarito Di Biagio – non significa necessariamente viverci da più generazioni ed essere figlio del suo substrato culturale ed etnico. Piuttosto significa qualcosa di più profondo, vuol dire anche aver fatto una scelta, quella di diventare parte di una collettività e di lavorare e vivere per questa”. “Da questo rinnovato concetto di appartenenza che dobbiamo ripartire”. Ha concluso Di Biagio precisando: “siamo noi chiamati a sostenere questo, a creare le condizioni più opportune per facilitarne la completa realizzazione, senza creare ostacoli o vincoli che rischiano di creare maggiore frammentazione sociale e culturale nel nostro paese”.

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