Sapevate che i santi si copiano a vicenda?

Sapevate che i santi si copiano a vicenda? Sant’Antonio Abate, il primo eremita di cui si ha notizia storica, vissuto nel terzo secolo dopo Cristo, un giorno, dopo una strenua lotta con una turba di diavoli che in forma d’animali l’avevano assalito da tutte le parti, vedendo apparire il Signore, gli chiese: «Dov’eri tu, mio Signore, quando i demoni mi tormentavano?». Il Signore gli rispose: «Io ero qui. Ho voluto assistere alla tua lotta per vedere se ne saresti uscito vincitore». Riesce un po’ difficile, per un credente, immaginare che il Signore stesse lì a guardare lo spettacolo. Ma a narrarlo è un altro santo, Atanasio d’Alessandria, che conobbe personalmente l’eremita, e dobbiamo credergli.

Caterina da Siena pure era tormentata dai diavoli. Con urli e strepiti, sotto forma di turbe abominevoli, le volteggiavano intorno e la sollecitavano a compiere atti sconci. La vergine, alle volte, per non cedere alla tentazione carnale, abbandonava la sua cameretta e si rifugiava in chiesa, ma i molestatori infernali la seguivano anche lì, e le fervide preghiere si mischiavano ai lascivi pensieri. Un giorno in cui le tentazioni erano più forti, Caterina riuscì a mettere in fuga i tormentatori con queste parole: «Ho scelto la sofferenza per mia scelta, e non mi è difficile sopportare le vostre persecuzioni nel nome del Salvatore, fino a che piacerà alla sua Maestà: anzi ci godo!». Svanite le visioni diaboliche, intervenne il Signore a consolarla e a tranquillizzarla. Dapprima le apparve crocifisso e sanguinante; poi, per non rattristarla troppo, pensò bene di cambiare aspetto. Caterina, infondendosi coraggio, rivolse allo Sposo una domanda forse un po’ impudica: «Signore, dov’eri quando il mio cuore era tormentato da tante oscenità?». Il Signore le rispose: «Ero nel tuo cuore». E lei: «Salva sempre la tua veracità, come posso credere che tu dimoravi nel mio cuore, giacché esso era ricolmo di turpitudini e sporcizie?». E lo Sposo: «Ma quelle tentazioni causavano nel tuo cuore diletto o dispiacere?». E la sposa, ovviamente: «Grande dolore!». Il Signore allora la rassicurò, annunciandole che proprio grazie alla sua presenza lei soffriva anziché godere; che quelle pene servivano a fortificarla, e che avrebbe dovuto sopportarle fino a quando a lui piacesse. La somiglianza col racconto, più conciso, di Atanasio è limitata alla prima domanda di Caterina, e alla risposta del Signore, che dice in sostanza d’essere stato spettatore della scena. Anche questa storia lascia perplesso un credente, ma a narrarla è il Beato Raimondo da Capua, fedele biografo della santa.

Aveva letto, Caterina, la vita di Sant’Antonio Abate? Chissà. Difficile però dubitare che Santa Gemma Galgani (1878 – 1903) non avesse letto la vita di Santa Caterina da Siena. Anche Gemma, come Caterina, come il buon Francesco d’Assisi, come tanti santi e come, del resto, tutte le persone normali di questo mondo, sentiva ogni tanto il risveglio dei sensi. Una volta scrisse al suo confessore: «Non ne potevo proprio più». La notte del 10 ottobre del 1899, per farli tacere i sensi, che non la lasciavano dormire, Gemma prese la fune che di norma portava sulla pelle sino a mezzogiorno, la riempì di chiodi, e se la strinse con forza in vita. Le punte le entrarono nella carne, e il dolore acuto le fece perdere conoscenza. La soccorse Gesù, alzandola e prendendola in braccio. La santa si vergognava, e non osava guardare il Signore, ma trovò infine il coraggio di chiedergli: «Gesù mio, dove eri tu, quando mi sentivo in quel modo?»; e Gesù: «Figlia mia, ero con te, e molto vicino. Ero nel tuo cuore». E la vergine: «O Gesù mio, se tu fossi stato con me, non avrei avuto simili tentazioni. Chi sa mai, Dio mio, quanto ti avrò offeso?». «Ma che ne avevi forse piacere?». «No, Gesù, tanto, tanto dolore ne avevo!». Ancora meno credibile quest’ultimo episodio, ma a narrarlo è la stessa Gemma Galgani (lettera – 11 ottobre 1899). Possiamo dubitare della parola di una santa?

Miriam Della Croce

Breve bibliografia

Renato Pierri, Sesso, diavolo e santità, Coniglio Editore – Roma

Atanasio (sant’), Vita di Antonio, Lettere, Detti, Paoline Edizioni – Roma

Beato Raimondo Da Capua, S. Caterina Da Siena, Edizioni Catagalli – Siena

S. Antonino Pierozzi, Storia Breve di S. Caterina Da Siena, Edizioni Cantagalli – Siena

J. F. Villepelée, La follia della croce, Gemma Galgani, Città Nuova Editrice – Roma

P. Germano Ruoppolo, S. Gemma Galgani, Postulazione Passionisti – Roma

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