Fare visibili quelle coraggiose donne italiane

Un proggeto di Susana Colombo chiede di inviare fotografie di donne italiane per far conoscere storie di vita

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In occasione della Fiera del Libro della città di Santa Fe, nello stand della Università Nazionale del Litoral, si poteva trovare, inoltre dei libri ed altre iniziative editoriali, cartoline con immagini di donne italiane. Dietro queste cartoline ci sono i dati (di foto) e anche frammenti presi dai libri ‘Omaggio alla donna italiana’ (sono in totale tre libri)

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“Questo progetto di ‘Omaggio alla donna italiana’ si è iniziato semplicemente per aver capito che mancava qualcosa nella collettività italiana: precisamente, fare un omaggio alle donne.
‘Omaggio’ come sinonimo di ‘ringraziare’: ringraziare a quelle persone che ci hanno preceduto; ringraziare il coraggio di lasciare dietro la sicurezza della terra conosciuta –se bene con miseria era quello conosciuto e sicuro- per iniziare l’avventura dello nuovo, con le incertezze addosso. A quel tempo significava allontanarsi con la coscienza della ‘eternità’ della distanza…
‘Omaggio’, come sinonimo di ‘memoria rispettosa’ di chi furono e chi seguono ad essere.
In un primo momento del progetto abbiamo fatto omaggio a donne –italiane native e discendente- che vivono nel territorio del Consolato Generale d’Italia a Rosario
I primi risultati furono tre libri: “Donne distinte della collettività’: “Voci scritte 1” “Voci scritte 2” I tre sotto il titolo: ‘Omaggio alla donna italiana”
Adesso incominciamo un nuovo lavoro, diverso: Convocamo di modo aperto senza limiti territoriali, a tutti coloro che hanno delle fotografie dove ci sono coinvolte donne italiane
La idea che ci muove è quella di ricuperare la memoria delle donne, con i suoi nomi e suoi visi, non anonimi, invece ricuperare le loro identità individuali- Che le donne che sono partite dall’Italia, però anche quelle che senza partire hanno visto partire ai suo, vengano ad avere, di nuovo, un’identità. Siamo coscienti che i visi e i nomi sono tanti e non sarà possibile ricuperare tutti, ma è un inizio.
La stella che guida il progetto di ‘Omaggio alla donna italiana’ sono gli incontri che succedono, e che le famiglie, stimolate chissa un po` da questa iniziativa, possono ricuperare e rivalutare le sue proprie memorie familiari, ricuperare e rivalutare le loro foto e i visi della famiglia.
Le foto come le lettere, sono un patrimonio famigliare che deve essere preservato dentro della stessa famiglia e non butato via come di solito occorre quando scompare chi durante anni ha curati quel patrimonio. Perche´ sono la storia, non soltanto della famiglia in genere, anche di ogniuno di chi appartene alla famiglia, come essere individuale. Sono i visi da dove noi veniamo. Sono chi siamo stati.

Inoltre occorrono delle cose meravigliose.
Per essempio, senza escludere la ricchezza di ogni foto, mi piacerebbe parlare di una bella foto che ci ha inviato Isabel Maino da San Giusto, foto presa in Italia. Si vede una madre con i suoi sette figli. Uno di loro, é partito da giovane, verso l’Argentina. È una testimonianza fotografica meravigliosa e di enorme valore storico.
Un altro caso è quello di Claudia Gatica Comolli, argentina che da anni abita in Spagna. Da quel paese ci ha inviato la foto di sua bisnonna italiana, emigrata all’Argentina in 1884. Il conttato continua attraverso e.mails e come lei ha scritto: “in certo senso significa il ritorno di sua bisnonna alla vita”

Abbiamo anche ricevuto delle foto dal Perú, che mostrano l’emigrazione italiana verso quel paese.
Con queste foto che si chiede di inviare, l’obbietivo è formare una base documentale fotografica, insieme ai dati biografici di donne italiane.
Possono essere foto di donne italiane emigrati/immigranti o bene di quelle nonne, mamme, sorelle, zie… che non hanno emigrato e sono rimaste in Italia, ma hanno visto partire ai suoi nipoti, figli, fratelli, sorelle….
Devono essere foto antiche. Possono mostrare donne da sole o insieme ad altri. Le tipiche foto del gruppo famigliare o in qualch’altra situazione, come di lavoro, di gioia, con i figli, ecc
Non chiediamo foto originali –perché questi sono il patrimonio famigliare- invece scannerizzare la foto in alta risoluzione. Ed inviarla via e.mail o formato cd. per posta.
L’obbiettivo finale sarà fare diversi lavori. Come questo che si è fatto adesso, con una serie di otto fotografie.

(*)

Ringraziamenti: l’aiuto e patrocinio –dal principio del nostro progetto- di diverse persone e istituzioni: Com.It.Es; Consolato Generale e Viceconsolato; Istituzioni e Associazioni italiane di Santa Fe ed altre città; Senatrice e Deputati italiani per la circoscrizione all’estero; Università Cattolica; giornalisti; Società Argentina di Scrittori e Associazione Santafesina di Scrittori; e in particolare, Università Nazionale del Litoral.

http://www.ellitoral.com/index.php/diarios/2009/11/21/nosotros/NOS-11.html

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