MIGRAZIONE, IL PREMIER ITALIANO, FUORI DALLA REALTA’

“Il Premier italiano dovrebbe andare al parlamento europeo e dire agli Olandesi, Inglesi, Spagnioli, Portoghesi e quant’altri, che per decenni hanno sfruttato il continente africano, e’ ora di pagare in toto i debiti del colonialismo e schiavismo”.

L’Italia e’ sempre stata un Nazione di migranti e multi-etnicita’, s essanta milioni d’italici sparsi per il mondo ne sono la realta’. Berlusconi, vorrebbe spazzare il tutto sotto un tappeto. Nei primi anni del secolo scorso eravamo come loro, si migrava nell’Americhe ma i motivi erano gli stessi, la miseria, il degrado e la mancanza di diritti fondamentali, anche noi eravamo rifugiati sociali Non v’e’alcun dubbio che la criminalita’ e l’immigrazione clandestina in un momento di crisi economiche, vada controllata e disciplinata, ma non a discapito del rispetto dei diritti fondamentali inviolabili umanitari, riconusciuti dalle Nazioni Unite e dalla Carta Costutizionale dagli articoli due e dieci (nello specifico): “ L’Italia ricosce a tutti i diritti fondamentali dell’uomo e allo staniero al quale sia impetito nel suo paese l’effettivo esercizio delle liberta’ democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d’asilo”. Per liberta’ democratiche s’intende anche liberta’ sociale. Berlusconi nell’affermare che i barconi della disperazione siano pilotati da criminali, dovrebbe in primis essere provato, non si puo’ da parte di un capo di un governo democratico, basare il tutto su delle opinioni personali. Va anche detto che l’intesa o patto fatto con la Libia, andrebbe accreditato essenzialmente alle promesse fatte dal nostro governo di parificare il conto dei danni, da questi subiti durante la colonizzazione, con alcuni miliardi d’euro e la costruzione di un’autostrada in Libia. Qualcuno dovrebbe ricordare al Premier che prima di andare in Libia e costruire autostrade per Gheddafi, la Salerno-Reggio e’ ancora in condizioni da terzo mondo, se tutti i Paesi colonizzatori europei avessero parificato i conti, con i paesi africani, oggi non avremmo i barconi dei disperati! Devo anche ammettere che il tirare in campo, l’Unione degli Stati Europei alle risoluzioni migratorie e’ statta una mossa intelligente. Diamo a Cesare quel che appartiene a Cesare. Ecco il Premier italiano dovrebbe andare al parlamento europeo e dire agli Olandesi, Inglesi, Spagnioli, Portoghesi e quant’altri, che in decenni hanno sfruttato il continente africano, e’ ora di pagare in toto i debiti del colonialismo e schiavismo. Non e’ l’Italia che e’ stata lasciata sola a “combattere” il flusso migratorio dal continente africano, ma i popoli colonizzati. E come direbbe Di Pietro:” cornuti e mazziati”.

Qualsiasi commentatore politico anche a livelli bassi, non puo’ che costatare nelle parole del Premier e della Lega Noed per l’indipendenza della Padania (etnia minoritaria italica) una vena propograndistica e strumentale in vista delle prossime elezioni europee.. Dobbiamo mettere anche in conto che il DDL sicurezza, e’ un disegno legge incostituzionale poiche’ violerebbe gli articoli 2/3/10/13/16/18/32, se a questi poi ci aggiungiamo anche l’articolo 20 (limitare da parte della Lega le liberta’religioni) e l’articolo terzo in riferimento ai posti riservati ai soli milanesi sui mezzi di trasporto in Lombardia (tutti hanno diritto di parita’ sociali senza distinzione di razza), possiamo liberamente dire che questa legislatura sta violando gran parte della Prima parte della Costituzione italiana. L’errore di base e’ stato fatto dalle forze politiche d’opposizione, sin dall’inizio. La parola chiave e’: “ o si fa l’opposizione coesa o si dialoga a prescindere” Da cittadino italianno all’estero mi sto seriamente chiedendo se l’Italia sia ancora la mia Patria? L’etichetta che fu nostra, ” Italiani, Pizza Pasta e Mandolino “ dall’estero si sta spostando verso la Madre Patria. Un elettorato credulone che si sposta ogni quanlvolta un politico si appella indebitamente alla volonta’ del popolo, oppure all’andamento dei sondaggi pilotati dagli stessi, cio’e’, demagogie da destra e manca. Senza rendersi conto che si sta andando verso un ulteriore frammentazzione del Paese. Un Paese retrogrado e razzista*, che si veste di un nuovo apparente con la paura di cambiare radicalmente. Resta solo da chiederci se i veri detentori del Tricolore e l’Unita’ d’Italia non siano i 60 milioni d’Italici all’Estero ?

*“ paura del diverso”. Intesa come – (1) Il non rispetto delle idee e diritti altrui (2) l’inconscia consapevolezza che al mondo non si e’ soli. Conclusione: “ Senza il diverso il mondo si fermerebbe “ Adesso chi e’ senza peccato ….

Da Londra Carmine Gonnella

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