L’UNIONE EUROPEA invita il governo Italiano a legiferare in materia di Giustizia, in particolare per quella civile, con circa sei milioni di processi in corso.

Per la verità, c’è da dire, che L’Italia ha già trovato il sistema idoneo e sufficiente a smaltire i processi civili ed a fare in modo che non aumentino vertiginosamente, così come sta accadendo.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, pur dando ragione all’Europa assicura che le riforme del Governo che, saranno approvate (forse entro l’estate), presto daranno i loro frutti. Dunque, un Ministro ed un Governo, non sul banco degli imputati, per processi troppo lenti, per accumulo sproporzionato di cause ‘in arretrato’ e, di ritardi nei pagamenti, ma un Governo che sta risolvendo il problema giustizia, nella consapevolezza di rendere giustizia ai cittadini, attraverso l’uso obbligatorio dell’Istituto della Conciliazione o dei sistemi ADR (Alternative Dispute Resolution).

Solo chi non è attento alle novità, può dire che il Ministro, se, ne stia con le mani in mano. Tra non molto, forse, anche attraverso l’emanazione di un decreto legge, in attesa di un decreto legislativo definitivo, si darà avvio all'introduzione dello strumento della mediazione civile, finalizzato alle conciliazioni stragiudiziali delle parti, così come, ha già fatto l’U.E. per le controversie transfrontaliere, con la DIRETTIVA EUROPEA N. 15003/5/07 REV 5 del 2007.

Più volte, sia il Governo, che il Ministro, hanno affermato che il processo civile sarà razionalizzato al fine di assicurare una forte accelerazione dei giudizi, snellendone le varie fasi e garantendo una decisione più rapida delle controversie e se, questo, come dice il Presidente del Consiglio dei Ministri è un Governo “del fare” certamente anche questa riforma si farà.

Lo stesso Consiglio dell’U.E. riconosce, che l’Italia ha fatto progressi, ora però è tempo di adottare e presto, quanto già approvato dalle due Camere in tema di applicazione dei sistemi ADR, per risolvere in modo definitivo il problema strutturale della durata dei processi.

La maggior parte di avvocati e commercialisti, giovani neo-laureati in materie giuridiche ed economiche, si sono già specializzati in materia di conciliazione per affrontare la nuova professione specializzata di Conciliatore – dice Giovanni Pecoraro, presidente dell’Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato, iscritto nel Registro degli Organismi di Conciliazione tenuto presso il Ministero della Giustizia – e sono pronti a scendere in campo per dare una mano alla giustizia “filtrando” le controversie e farle arrivare in caso di mancata conciliazione sul tavolo del giudice ordinario, con fatti e posizioni delle parti già definite.

L’applicazione alle controversie civili e commerciali, di sistemi ADR, così come concepito – continua Pecoraro – saranno esenti da costi di giustizia, debbono risolversi al massimo entro quattro mesi e se le parti conciliano il relativo verbale redatto da un Conciliatore Specializzato è titolo esecutivo omologabile per l’esecuzione forzata, pignoramento ecc., così come già avviene, per esempio, per le controversie in tema societario dove il nostro Paese con una legge ad hoc ( D. Leg.vo 5/2003) ha accelerato questi procedimenti e ne ha abbreviato la durata.

Dunque, basta estendere a questa legge tutti i tipi di controversie aventi per oggetto la tutela di diritti disponibili, per ridurre anche gli arretrati dei processi civili, esistenti e non incorrere in pagamenti di ulteriori sanzioni previste dalle numerose condanne all'Italia, da parte della Corte Europea. L’Italia certamente emanerà prima dei limiti imposti dalla Corte, per adeguarsi (n.d.r. il 2009 per le procedure amministrative e giugno 2010 per i processi civili e penali), ad abbreviare la durata dei procedimenti, civili e penali, perchè la legge è già sulla scrivania del Ministro pronta per essere emanata.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy