Il "disegno Anti-Eluana" consente ciò che la Costituzione, invece, vieta

Il “disegno Anti-Eluana” consente ciò che la Costituzione, invece, vieta

L'articolo 32 della Costituzione repubblicana (richiamato dalla sen. Finocchiaro nella dichiarazione di voto contro il disegno di legge “Anti-Eluna”) vieta espressamente di sottoporre i pazienti a trattamenti sanitari contro volontà. Il principio fu proposto da Aldo Moro. Fu accolto dalla Costituente dopo un'intensa discussione. Di seguito riportiamo il testo costituzionale brevemente commentato.

“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”, così recità testualmente l'Art. 32 della Costituzione, secondo comma.
Nell'adunanza plenaria della Commissione per la Costituzione tenutasi il 28.1.1947 fu molto discusso il primo periodo del secondo comma (“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”).
Il testo venne infine approvato nell'intendimento di vietare esperimenti scientifici sul corpo umano che non siano volontariamente accettati dal paziente.
Nel dibattito si parlò di inammissibilità delle “cavie umane”; con l'esclusione tuttavia dei trattamenti sanitari (vaccinazioni, ecc.) che siano resi obbligatori per legge nell'interesse della salute pubblica, sempre che non siano violati i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Una spiegazione della portata di questa ultima parte dell'articolo fu fornita dal proponente on. Moro, con particolare riferimento al caso della sterilizzazione: “Non si vuole escludere il consenso del singolo a determinate pratiche sanitarie che si rendessero necessarie in seguito alle sue condizioni di salute”, precisò il giovane leader della DC. “Si vuole soltanto vietare che la legge, per considerazioni di carattere generale e di male intesa tutela degli interessi collettivi, disponga un trattamento del genere”, aggiunse Aldo Moro, già allora fautore di una filosofia del diritto ispirata al personalismo cristiano di Matitain, puntualizzando che: “i casi invece di carattere generale da applicarsi a tutti i cittadini devono essere disposti per legge entro quei determinati limiti di rispetto della dignità umana” (cors. red.).
Tali limiti, aggiungiamo noi, appaiono letteralmente oltraggiati dal “Disegno anti-Eluana” in quanto esso prevede la possibilità di sottoporre dei pazienti dissenzienti a un accanimento terapeutico che violenterebbe in modo inaudito la loro libera volontà e dunque la loro dignità personale.
Così la destra berlusconiana, a quindici anni dalla famosa discesa in campo contro “la delegittimazione giudiziaria dell'avversario”, fuoriesce progressivamente dal campo di possibilità della legittimazione costituzionale. Fin quando e fin dove continuerà l'attuale deriva clerico-fascista?

Cf. La Costituzione della Repubblica Italiana illustrata con i lavori preparatori (a cura di V. Falzone, F. Palermo, F. Cosentino), Milano, Mondadori, 1976.

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