UN DIRITTO INFRANTO 1,5 MILIONI DI VOLTE_Giornata Mondiale Infanzia

UN DIRITTO INFRANTO 1,5 MILIONI DI VOLTE

Art.34 “Gli Stati si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e violenza sessuale”. Recita così la Convenzione su Diritti dell'Infanzia che venne approvata 19 anni fa a New York. “Oggi quel diritto è infranto 1,5 milioni di volte. Una volta per ogni bambino che nel mondo è vittima di sfruttamento sessuale” dichiara Scarpati, presidente ECPAT –Italia “veri e propri schiavi di un colonialismo travestito da divertimento: turismo sessuale; pedopornografia”

Rapiti o comprati dalle mafie alle famiglie spesso inconsapevoli, sono poi rivenduti ad altre organizzazioni criminali (stime delle Nazioni Unite parlano di 2,7 milioni di persone in tutto il mondo, vittime della tratta di esseri umani, di cui l'80% bambini.) per farli prostituire in strada o nei bordelli, qui vengono utilizzati come cose per la produzione di pornografia (L'Interpol stima che ogni anno vengono offerte online almeno 500 mila nuove immagini pedopornografiche originali e si contano 550 mila immagini di abusi su 20 mila bambini di cui solo 500 sono stati identificati e salvati dal 2001). Vittime sia delle violenze degli sfruttatori sia dei turisti sessuali che mettono a rischio il loro sviluppo fisico e psicologico, senza parlare del fatto che molti di loro rischiano di non diventare mai adulti a causa dell'AIDS.

ECPAT dal 1991 lavora nel mondo, oggi in oltre 70 Paesi, per dare basi solide alla speranza di trasformare la loro condizione DA SCHIAVI A BAMBINI. Con più di 130 delegati di Governo dal 25 al 28 novembre, a Rio per il Terzo Congresso Mondiale, organizzato da ECPAT-UNICEF-GOVERNO BRASILIANO, “lavoreremo per capire le nuove dimensioni ed emergenze dello sfruttamento e per scambiare nuove prassi sulle leggi, sugli interventi di cooperazione, sulla collaborazione attiva col mondo delle imprese e sulla partecipazione dei giovani a questa lotta ” continua Scarpati “dei 3000 partecipanti al Terzo Congresso, 300 saranno ragazzi da tutto il mondo”.

Gli schiavi per ECPAT sono bambini e adolescenti che si prostituiscono nei bordelli o ai bordi delle strade. Per loro ECPAT ha messo in piedi dei progetti di recupero e reinserimento sociale, come accade in Laos. Potenziali vittime di sfruttamento, quindi potenziali schiavi, perché ridotti alla miseria sono i bambini della periferia della capitale cambogiana. Per evitare che si aggiungano ai 20.000 fatti prostituire, ECPAT sostiene dei progetti di scolarizzazione.

“Per trasformare la loro condizione DA SCHIAVI A BAMBINI dobbiamo lavorare soprattutto in Italia” dichiara Scarpati”. A coloro che partono per il Kenya (primi tra gli occidentali, turisti sessuali con bambini), per il Brasile (“sullo squallido podio” insieme a Tedeschi e Portoghesi) per la Thalinadia, in cerca di sesso con adolescenti, “ECPAT in italia ribadisce che non solo ciò che fanno è reato grave e punibile in Italia con una pena dai 6 ai 12 anni, ma che la loro azione provoca ferite enormi ai bambini” continua Scarpati “questo lo facciamo insieme alle Istituzioni (Campagna “E se fosse tuo figlio”), al mondo del turismo (codice di Condotta) e ai tanti volontari che portano nuova linfa alla nostra lotta”

ECPAT è una rete internazionale di organizzazioni, presente in oltre 70 paesi, impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia.

ECPAT-Italia è nata nel 1994 per combattere il turismo sessuale e far approvare la legge 269/98, che punisce gli italiani che commettono abusi sessuali su minori anche all'estero.


Fabio Bellumore
Comunicazione e ufficio stampa
ECPAT Italia ONLUS
www.ecpat.it
Vicolo Scavolino 61 – 00187 Roma

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