CRISI FINANZIARIA MONDIALE, “Dalla parte dei cittadini”

Dipartimento Nazionale
“ TUTELA DEL CONSUMATORE”

“ANOTHER WORLD IS POSSIBLE”
MUGABE MELITUS WERE

Crisi finanziaria mondiale: sono anni che il sottoscritto componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori denuncia la carenza di controlli nei mercati finanziari e assicurativi. I controlli devono riguardare ogni prodotto e verifiche puntuali delle gestione tecniche di banche, assicurazioni ed intermediari.
E’ giunto il momento di una concreta revisione degli organismi di vigilanza.

La crisi finanziaria mondiale, appare ormai agli occhi di tutti, esperti e profani, come la cronaca di un disastro annunciato. I segnali venivano non solo dalle crisi d’oltremare (Enron, Worldcom, ecc.) ma anche dalle nostrane crisi finanziarie, Parmalat, Cirio, ecc., e dall’eccessive tendenze liberiste di un’economia in mano alle regole del mercato e del profitto a tutti i costi, con le Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia, ISVAP, CONSOB ed ANTITRUST) che sono state spesso percepite da parte della pubblica opinione come dei semplici notai dei bilanci e dei prodotti e servizi forniti dalle multinazionali finanziarie di ogni settore.
Richiamo, a conforto della mia tesi quanto recentemente sostenuto dal prof. Avv. Fernando Greco, docente di Diritto Civile e titolare della cattedra di Diritto dei Consumatori presso l’Università del Salento, in merito alle regole che disciplinano la trasparenza e gli obblighi d’informazione degli intermediatori finanziari e l’attuale catastrofe finanziaria. Secondo questi, l’attenzione andrebbe focalizzata intorno alle “regole comportamentali degli operatori finanziari e riapre ferite non ancora rimarginate che hanno fortemente scosso la fiducia dei risparmiatori. Dopo i noti scandali finanziari che hanno coinvolto migliaia di risparmiatori ancora una volta si riapre la discussione circa l’operato degli intermediari finanziari nei confronti dei consumatori-risparmiatori. Bisognerà approfondire se in questo caso i risparmiatori siano stati effettivamente informati del rischio dell’operazione, se l’informazione sia stata data con chiarezza e precisione o se, ancora una volta, dovrà registrarsi un operato “spregiudicato” di qualche operatore professionale.
I richiami all’informazione ed alla trasparenza nella normativa in materia – giova ricordarlo – non costituiscono mere evocazioni etiche, ma danno corpo a vere e proprie norme di diritto positivo”.
Ma il sottoscritto, però si permette di fare un ulteriore passaggio.
Noi risparmiatori – consumatori, ci chiederemo, dunque, una volta che dovesse essere appurata una carenza nell’ottemperamento dei citati obblighi d’informazione e trasparenza da parte degli intermediari finanziari, dov’erano le Autority, e non si parla in tal senso, solo di quelle nazionali, ma il discorso dovrebbe riguardare, senza possibilità di esclusione, anche più in generale i Governi e l’intera UE, come istituzione.
La carenza di etica dimostrata dai comportamenti di alcuni operatori finanziari, deve necessariamente comportare, al fine del recupero della fiducia dei consumatori, l’ampliamento del raggio d’azione dei controlli a tutti i settori economico – finanziari, non solo a partire dagli operatori dell’intermediazione finanziaria, ma anche nei confronti di banche ed assicurazioni.
Una delle prove tangibili della necessità di una riforma delle Autorità di Vigilanza, che mi ha riguardato personalmente, ci giunge non da lontano, ma dalla città dalla quale scrivo, Lecce, in particolare, quando, con un esposto del settembre 2004, presentato dall’allora consigliere provinciale delegato allo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce, Carlo Madaro, denunciammo all’Antitrust un probabile cartello delle compagnie assicurative volto all’aumento – mantenimento di tariffe r.c.auto a livelli esorbitanti, riguardante alcune preoccupanti distorsioni del mercato assicurativo e in particolare relative a manipolazioni dei dati all’interno di alcuni uffici sinistri. Emblematico è che di questa vicenda, non ci risulti alcun seguito.
E’ evidente, quindi, che urge una riforma delle Autority, tale da garantire un ampliamento dei poteri da una parte, anche in via preventiva e dall’altra una più capillare rete di controlli ad ogni livello, affinché sia assicurata l’affidabilità di ogni singolo prodotto finanziario, bancario o assicurativo, nonché verificata con controlli esterni e puntuali la gestione tecnica di tutti gli operatori finanziari ed in particolare banche, assicurazioni e società d’intermediazione.
Lecce, 09 ottobre 2008
Il Componente del
Dipartimento Tematico Nazionale
“Tutela del Consumatore”
Giovanni D’AGATA

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