La destra pensa che basta alzare la voce, offendere o fare demagogia per avere il consenso

Intervista al senatore Franco Danieli Vice Ministro degli Esteri con delega per gli italiani nel mondo

Seconda tornata elettorale, seconda volta che gli italiani votano per la circoscrizione estero, cosa è cambiato dalla prima volta anche in base alla esperienza maturata?

L’esperienza è stata vissuta la prima volta da spettatore perché voglio ricordare che le elezioni del 2006 sono state gestite ed organizzate dal governo Berlusconi, dal Ministro Tremaglia e dal Ministro Fini. Noi abbiamo assistito a quello spettacolo che si è verificato. Abbiamo cercato, ovviamente, in extremis, non potendo fare altro stando lo scioglimento anticipato della legislatura sulla legge in maniera più organica, di intervenire con provvedimenti correttivi. Provvedimenti limitati ma di buon senso che potranno contribuire a migliorare la situazione e l’andamento del voto rispetto alla volta precedente. Gli elementi sono noti, li ripeto comunque: la conferma del voto per i temporaneamente residenti all’estero che stavolta voteranno per la circoscrizione nazionale (la denomino cos’ per comodità); l’invio dei plichi, ove è possibile e dove esistono sistemi che lo permettano, attraverso la posta raccomandata considerando che in alcuni paesi il servizio di posta lascia molto a desiderare. Per tutti gli altri elettori, un sistema un po’ più serio per quanto riguarda il destinatario. La possibilità, per coloro che non hanno ricevuto il plico elettorale a casa e che si presentano per ottenere il duplicato, di essere inseriti nell’elenco aggiunto, di poter votare e poi di consegnare direttamente, brevi mano, in Consolato il plico. La volta precedente questi erano costretti a spedirlo per posta e, siccome erano gli ultimi che si presentavano a chiedere il duplicato non era assicurata la certezza dell’arrivo a destinazione del plico con il voto. Infatti, molti plichi non sono arrivati. Solo per questi elettori, coloro che sono iscritti nell’elenco aggiunto, solo per questi, ripeto, vi è la possibilità di consegnare a mano al Consolato il proprio voto. Abbiamo provveduto ad eliminare, sulla parte esterna della scheda elettorale, due linee accanto allo spazio del timbro a secco di Stato dove dovevano apporre la propria firma gli scrutatori. Ebbene, esse rappresentavano un motivo di errore da parte dell’elettore che firmava in quegli spazi rendendo il voto riconoscibile e quindi nullo. Abbiamo ridotto il peso, il volume, le carte, all’interno del plico eliminando, per esempio, il testo della legge che non serviva, era ultroneo. Abbiamo ridotto il numero di schede da scrutinare per ogni seggio, prima erano 5000 adesso cambiamo da 2000 a 3000. Solo il segretario del seggio sarà scelto dal Presidente tra persone che abbiano un diploma di scuola media secondaria superiore, la volta precedente molti verbali furono compilati in malo modo. I seggi saranno più distanziati l’uno dall’altro. Verosimilmente a Castelnuovo di Porto saranno utilizzati altri edifici, ci sarà una separazione tra un seggio e l’altro. Insomma abbiamo cercato di rendere più decoroso anche lo scrutinio. Si passa a sei Magistrati di Corte d’Appello che sovrintenderanno alle operazioni di scrutinio, di spoglio. Una serie di accorgimenti tecnici se vogliamo limitati ma che, mi auguro, possano contribuire a far superare quella triste esperienza per quanto riguarda, ripeto, le modalità tecniche con cui fu gestito il voto la volta precedente.

Stando al rapporto semestrale, si lascia un bel pezzo di lavoro a metà. Ce lo può sintetizzare?

Stando al terzo rapporto semestrale ma leggendo anche il primo ed il secondo, ci lasciamo alle spalle una quantità di lavoro considerevole già svolto rispetto al nulla che abbiamo trovato. Soprattutto per quanto riguarda le risorse economiche, per i capitoli di spesa che erano abbondantemente diminuiti noi abbiamo, in un anno e mezzo perché questo è il tempo in cui abbiamo svolto questa attività, contribuito a recuperare risorse considerevoli che ci hanno consentito di avviare, di introdurre dei correttivi in una serie di realtà più urgenti. Molte risorse sono state utilizzate per modificare il meccanismo dell’assistenza diretta dei connazionali passando alla formula delle polizze assicurative. Questo ci ha consentito di fornire un servizio più serio, meno vincolato ad un rapporto con il Console, più automatico, ad avere centri di eccellenza e ad aumentare il numero degli assistiti. L’ultima attività in corso è l’autorizzazione a procedere alla copertura, attraverso polizza sanitaria, proprio in questi giorni a Rio de Janeiro dove è stata fatta in ultimo per ordine di tempo. Una riforma importante. Sono state fatte tante altre cose ma non voglio raccontarle qui, basta rinviare ad una attenta e non faziosa lettura del rapporto e magari anche confrontarla con quello che è stato fatto la volta precedente. Abbiamo realizzato le fondamenta del museo dell’emigrazione italiana; abbiamo recuperato le risorse per realizzare la prima Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo che è una di quelle attività ovviamente sospesa per cui mi auguro che possa realizzarsi comunque avendo io recuperato le risorse nel corso del 2008. Tante altre iniziative sono state bloccate. Coloro che hanno contribuito all’interruzione della legislatura devono rispondere ai connazionali anche di queste decisioni assunte e dei voti che hanno espresso.

Spesso il voto in Commissione ed in aula, ha visto la forte contrapposizione politica esistente nel paese anche a livello delle questioni che inerivano gli italiani all’estero

Voglio ricordare che gli esponenti della destra hanno votato contro tutti gli emendamenti in sede di finanziaria che prevedevano l’aumento di risorse per gli italiani all’estero. Adesso è inutile che vadano in giro a dire o a promettere miracoli. Vi è ancora da dire che, in questa fase, ci siano delle liste che vengono presentate dalla destra che hanno al loro interno una serie di personaggi di cui molto si potrebbe dire noti oppositori e strenui osteggiatori del voto all’estero. In particolare ad esempio, esponenti leghisti come l’on. Goisis ed il senatore Polledri che, in epoche non sospette dalle pagine del suo giornale politicamentecorretto.com, si sono espressi decisamente contro il voto e contro gli eletti all’estero chiedendone a gran voce l’abolizione. Quella stessa Lega Nord di cui ripetutamente si è parlato nel corso degli anni e che ha buttato fango sul voto degli italiani all’estero e sugli italiani all’estero. Quella stessa Lega Nord che non ha riconosciuto, ad esempio, l’importanza che ha avuto nella storia italiana Giuseppe Garibaldi in occasione del bicentenario e ancora recentemente la polemica che c’è stata in occasione del sessantesimo anniversario della Costituzione repubblicana. Sono questi alcuni candidati che la destra presenta all’interno delle proprie liste. Credo che i cittadini italiani sapranno discernere da chi ha lavorato per cinque anni riducendo le risorse in favore per gli italiani nel mondo, tra chi ha detto peste e corna di simboli della italianità e tra chi invece, senza demagogia, senza sbandierare chi sa che, ha cercato di dare una svolta prima di tutto individuando la priorità economica sul tema degli italiani all’estero. Senza contare tutto il vasto sistema di leggi che erano in procinto di essere modificate e che ovviamente si traduce in un lavoro interrotto. A partire dalla riforma della legge 153, alla riforma della legge sulla rappresentanza CGIE e Comites, a quella del sistema delle istituzioni scolastiche all’estero degli Istituti di Cultura, all’assegno di solidarietà che aveva già avuto via libera dalla Commissioni affari costituzionali alla Camera, che era in Commissione bilancio le cui risorse finanziarie eravamo in procinto di recuperare. Anche lì, personaggi che oggi si presentano nella destra, hanno votato contro quel provvedimento. Anche questo va detto ai connazionali all’estero. Nonostante ciò come avevo promesso da oltre un anno, avendo aumentato le risorse per quest’anno nel 2008, di procedere all’erogazione in forma automatica di una assegno di solidarietà ai connazionali residenti all’estero a legislazione vigente. Questo ci è consentito dalla normativa sul sussidio che i Consoli erogano. Lo faremo con modalità leggermente diverse in modo da prefigurare quasi una anticipazione dell’assegno di solidarietà che evidentemente sia per portata, sia per modalità, sarebbe stato più ampio e diverso. E’ partito l’esame da parte del ministero del lavoro degli oltre trecento progetti di formazione professionale che sono stati presentati per i quali le risorse sono disponibili per trenta milioni di euro. Qualche giornale “Il Giornale” organo della famiglia Berlusconi, ha scritto dicendo che si finanziavano dei progetti ridicoli ecc. ecc. omettendo di dire che quelli sono solo i progetti presentati, che non c’è stata nessuna decisione e che parte solo adesso la fase di valutazione. Ma ancora una volta, hanno buttato fango sulla dignità degli italiani all’estero non volendo riconoscere, come prevede invece la legge, una parità di diritti anche rispetto alla formazione professionale tra gli italiani residenti all’estero e gli italiani residenti in Italia, omettono di dire, però, che 24 milioni furono assegnati con contratti di formazione all’estero dal governo Berlusconi su progetti, quelli sì, realmente discutibili. Questo è un ulteriore elemento che dimostra la faziosità, la partigianeria, la pochezza di alcuni esponenti della destra che pensano che basta alzare la voce o basta offendere o basta fare demagogia per avere il consenso dei connazionali. Credo che questa competizione elettorale, che è una competizione importante ovviamente, è un po’ la prova del nove rispetto alla maturità del voto all’estero. La partecipazione che mi auguro sia più consistente della volta precedente, le modalità più responsabili di espressione del voto spero ci consentirà di sancire, in maniera definitiva, che il voto all’estero è un dato stabilmente acquisito. Voto all’estero che si è ottenuto grazie ad un impegno Bipartizan da una parte c’era Tremaglia, dall’altra c’era Franco Danieli nel 2000 sottosegretario agli esteri incaricato degli italiani nel mondo che ha acconsentito, quel governo, per due volte di modificare la Costituzione. Anche questo credo sia utile ricordarlo. Come è utile ricordare che i 359 parlamentari di origine italiana all’estero, furono invitati dal sottoscritto a Roma. La prima Conferenza con loro fu organizzata dal sottoscritto nel 2000 a Roma e questo per la storia siccome qualcuno, frequentemente, pensa di appropriarsi di attività e di risultati che sono stati messi in piedi da altri soggetti. Anche qui facendo operazioni di cancellazione della storia che, grazie a Dio, stante la quantità di documentazione cartacea, visiva, audiovisiva e sonora è difficilmente dimenticabile.

Non ci fu alcun seguito a quella Conferenza coin i 395 parlamentari di origine italiana sparsi nei parlamenti di tutto il mondo?

Nella precedente legislatura, una proposta di legge a mia prima firma e sottoscritta da tutti i rappresentanti di tutte le forze politiche da Servello di Alleanza Nazionale a Provera e giù a scendere, prevedeva di dare attuazione al dettato, al disposto da me proposto ed accolto all’unanimità durante il primo incontro con i parlamentari di origine italiana, che prevedeva la istituzione di una associazione di parlamentari ed ex parlamentari di origine italiana nel mondo. Ci fu qualcuno a destra che non volle approvare quella proposta di legge seppure formulata e sottoscritta in maniera bipartizan da tutti perché, come prima firma, c’era quella di Franco Danieli. Ancora una volta la pochezza intellettuale di questi soggetti che non pensano al risultato ma pensano semplicemente all’apparire è apparsa inutilmente deleteria solo per smania di protagonismo.

Il Partito Democratico all’estero, ci sono novità?

Noi riconfermiamo i parlamentari uscenti perché dopo un anno e mezzo di lavoro con tutta l’attività che era stata messa in campo ed il lavoro che doveva completarsi nell’arco di una legislatura intera, evidentemente, non si può fare altro che riconfermarli. Ci sarà una presenza di donne molto importante. Vedremo le liste che saranno presentate dalla destra in che percentuale saranno presenti le donne. Anche questo è un dato significativo. Nelle liste del PD ci saranno giovani, sarà un mix. L’obiettivo, se posso sintetizzare con una parola è il mix di italicità all’estero, dalle nuove forme dell’emigrazione intellettuale alle forme tradizionali di emigrazione italiana.

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