“Gli impiegati a contratto delle Ambasciate, dei Consolati e degli Istituti di Cultura, cittadini italiani iscritti all’AIRE, sono una risorsa importante che deve essere valorizzata e non penalizzata, nel migliore dei casi, se non discriminata nelle situazioni più difficili. Il mio impegno sarà quello di trovare una adeguata risposta alle loro richieste che spesso sono ragionevoli e di facile soluzione”. Così Guglielmo Picchi, deputato e candidato per la circoscrizione Europa alla Camera dei Deputati per il Popolo della Libertà annuncia il proprio impegno a favore degli impiegati a contratto in Europa e nel regno Unito. “In particolare credo che sia necessario che gli impiegati nel Regno Unito ricevano un adeguamento al costo della vita , fermo dal 1° marzo 2001 mentre è noto che il Regno Unito è il Paese a più alto costo della vita nell’Unione Europea. E’ necessario applicare una Convenzione bilaterale Italia-Regno Unito ove è contemplata l’esenzione da alcune tasse per il personale di cittadinanza italiana, non di ruolo, purché lo stesso venga adeguatamente notificato al Foreign Office. Tale notifica comporterebbe un vantaggio economico medio di circa £1.000 annue – e nessun costo per l’Erario. Infine il personale assunto in loco se viene utilizzato per svolgere mansioni superiori a quelle stabilite dal contratto di assunzione deve ricevere il relativo alcun riconoscimento giuridico ed economico. Il mio impegno a favore degli impiegati a contratto del Regno Unito prevede quindi l’adeguamento retributivo al costo della vita, il riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte e la notifica adeguata al Foreign Office”.
