Dialogo immaginario tra Berlusconi e Veltroni

B: L’ho sempre rispettata. E per quanto mi riguarda, ha saputo ben operare, tranne qualche sbavatura, la città per tanto tempo.

V: Grazie è molto gentile anche se le sue dichiarazioni ufficiali non vanno certo un questo senso.

B: Non ho mai detto nulla che potesse offenderla. Non certo le cose che i miei alleati di una volta dicevano. Chi fu che disse loro: dimenticatevi di Veltroni perché è imbattibile? Fui io e, per questo, mi son fatto non pochi nemici, soprattutto in AN. Il prossimo sindaco di Roma sarà un altro ma solo perché lei non è in lizza.

V: E’ questa la ragione per la quale si è convinto a cambiare idea? Il fatto che mi reputi imbattibile? Certo fosse solo per questo, anche se mi lusinga, ammetto la sua capacita d’analisi e di sintesi delle situazioni contingenti cui i fatti della politica ci costringono ad avere a che fare. Lei conviene con me che oggi è venuto il momento di abbandonare le forti contrapposizioni per il bene del paese?

B: Sono disponibile. Massima disponibilità ad ipotesi di collaborazione bipartizan se non altro per dare a questo paese le riforme di cui ha bisogno. Uno scenario politico con due soli partiti ed accordi di larghe intese su decisioni fondamentali e cruciali, permetterebbe di mettere fine alla proliferazione di partitini che non fanno altro che rendere ingovernabile questo paese. Una legge elettorale il cui sbarramento potrebbe essere, a questo punto, convenientemente severo. Che ne pensa?

V: Il cinque per cento alla tedesca va bene ed è collaudato da tempo. Ma quello che mi preme, è la la sua posizione riguardo il futuro. E’ necessario chiarire che le larghe intese non possono essere attuate indiscriminatamente anche perché potrebbero dare una idea sbagliata sui programmi, o meglio, sulle intenzioni dei due partiti. Sul tavolo poi, ebbene che lei sappia, ci dovrà essere un piano di riforma della Rai e della soluzione del conflitto di interessi che pesa, riconoscerà, come un macigno a livello politico.

B: Per quanto riguarda questo aspetto, si tratta di sciacallaggio bello e buono. Come se non fossi abituato ad interventi su “appuntamento”. Capisco, il Pdl ed il Pd, stanno per decidere il futuro politico del paese al limite del sodalizio. Contro di me, si è sempre attuata una campagna mediatica di discredito e di attacco proprio durante le decisioni importanti. Come vede, anche i miei vecchi alleati di una volta, non spendono una sola parola a favore mio. Sono abituato a questo clima. Ultimamente, è la Lega che preme affinché recuperi l’alleanza di una volta con Fini e Casini. Tutto questo dipenderà anche dall’esito di questo incontro.

V: Finalmente qualcosa sta cambiando. Finalmente si ricomincia a parlare e questo è sempre una cosa positiva. Il Paese ha necessità di riforme, di un clima più sereno. In dieci mesi è necessario che queste vengano realizzate

B: Senta Veltroni, noi due possiamo renderci artefici di una operazione titanica. Portare L’Italia nella vera seconda repubblica. Uniamo i nostri sforzi. Se coalizzassimo i nostri partiti, saremmo in grado di assicurare una maggioranza più che qualificata. Finalmente spazzeremo via una miriade di partiti, metteremmo fine al proliferare delle “estorsioni” politiche …

V: Uno sbarramento superiore al 5% potrebbe minare la democrazia proprio nel suo principio fondamentale: la partecipazione… E poi legge elettorale insieme alle riforme istituzionali.

B: Fini, Casini, lo vede anche lei quanto siano diminutivi questi cognomi e minimi i personaggi. Ora dicono che serve un progetto. Ma perché non lo hanno ancora stilato questo progetto? Chiacchiere. Se si sapesse cosa sta succedendo in Alleanza Nazionale tra guerre fratricide e lotte intestine… il partito si sta letteralmente sfaldando. Berlusconi e Veltroni, accrescitivi già nella denominazione. Anche dalla sua parte non si scherza con i diminutivi se pensa a Dini che, peraltro, si approssima a formare un altro partito come se non bastasse e senza contare il comportamento minaccioso ed impositivo più spesso tenuto in occasioni decisive. Le propongo di entrare nella storia. Un nuovo “compromesso storico”. Saremmo stati quelli che, per il bene supremo della nazione, avranno scritto una pagina di storia veramente indimenticabile. Con la capacità imprenditoriale nostra e le attenzioni radicate sul territorio vostre, sicuramente troveremo una strada che non ancora è stata percorsa.
Cercheranno di metterci l’uno contro l’altro con tutti i mezzi a loro disposizione. Vedrà ritornerà alla ribalta il conflitto d’interessi.

V: Se si riferisce alle intercettazioni Rai.Mediaset, l’idea che un solo siluro possa abbattere Veltroni e Berlusconi mi fa sorridere e scommetto farà sorridere anche lei. Non ha nulla da temere. Quelli che prima erano in casa sua, oggi ne sono fuori. Il leader è lei e non rischia nulla. Pdl e Pd insieme al governo? Suggestivo, efficace ma a questo punto però ci servirà un confronto con l’opposizione, che ne dice?

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