Il lento smottamento del leader

La gente ci ha creduto sino alle fine. Se lo assicurava lui, allora sarebbe successo. La spallata al governo Prodi non c’è stata. Come mai. Inevitabilmente, venendo meno l’affidabilità della promessa, viene meno anche la fiducia. L’on. Berlusconi lo ha detto ed è vero. Le ha tentate tutte. Ha fatto il possibile, ma ha sbagliato a dare per certa la fine del governo di centrosinistra. Gli altri cosa hanno fatto, dove stavano? Fini e Casini, affini per rima ed aggettivo, si sono trastullati. Seduti sulla riva del fiume aspettavano che il cadavere del Cavaliere passasse da un momento all’altro. Questa è la bizzarria, si è visto, lo si è capito, non aspettavano che passasse Prodi. Strana metamorfosi. Oggi i nemici peggiori si trovano all’interno delle coalizioni. Basti pensare cosa rappresentano Mastella, Dini o Rifondazione Comunista per il centrosinistra. Ma che razza di alleati sono questi? Quindi, Berlusconi sta sciupando i consensi elettorali con errori che proprio lui non poteva permettersi di commettere. Doveva essere più prudente. Se dava per scontato che Prodi sarebbe caduto sul voto alla finanziaria, doveva cadere. Cosa facciamo? Anche Berlusconi è diventato uno dei tanti? L’immagine rassicurante e vincente per eccellenza che ha saputo trasmettere all’elettorato, sta scemando inesorabilmente perdendo efficacia. Il blocco coriaceo ed invincibile della granitica composizione del suo messaggio, sta smottando come un pezzo di montagna che si indebolisce e per questo si arrende dissolvendosi a valle. La partecipazione tanto apprezzata al nuovo partito di Storace, sembra poi non aver contribuito a migliorare le cose tra i votanti di Forza Italia. Tra quelli di Alleanza Nazionale, non ne parliamo neanche. Sta serpeggiando tra la gente la paura del dopo Prodi. Questa si chiede quale sia il programma della CdL. Non aver stilato un foglio, un memorandum di un progetto con dei “punti” come è scritto nel manuale delle giovani marmotte e cavalcarlo, è stato un errore. Senza creatività ma con vagonate di concretezza. Se tra le gente serpeggia la convinzione che tra Prodi e Berlusconi, in fondo, non ci sono differenze, uno vale l’altro. Se è così allora lo smottamento del leader è di grande portata. Il centrosinistra sta recuperando ed il suo striminzito merito è invece amplificato continuamente dal gioco fratricida della CdL. Lo sa il Cavaliere che Fini e Casini condividono, con il centrosinistra una grande insofferenza nei suoi confronti?

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