INTERVISTA AL MINISTRO ANTONIO DI PIETRO

1. Come propone i Suoi progetti politici alla luce dei temi dell’attuale passaggio e transizione nella difesa dei valori costituzionali, contro il dilagare dell’etica dei disvalori, del conflitto di interesse pervasivo, della corruzione politica, della dimensione transnazionale e sempre più globalizzata degli illeciti?

Il progetto politico di Italia dei Valori è uno: legalità! Può sembrare uno slogan, ma sta proprio lì il punto, che noi da semplice slogan lo vogliamo far diventare una realtà e quindi ci adopereremo fino alla fine affinché ci sia una vera giustizia giusta, affinché tutti paghino le tasse per farne pagare meno a tutti, affinché vi sia giustizia sociale e più futuro per il Mezzogiorno con una vera lotta alla mafia, per avere più trasparenza nelle istituzioni e nella burocrazia.

2. Come può la Sua corrente politica far fronte alle nuove sfide dettate da una società e da un mondo sempre più globalizzanti, segnati da diversità multiculturali e dalla coesistenza di variegate culture e differenti modi di essere e di pensare?

Italia dei Valori, tra i valori fondanti che portiamo avanti e che teniamo a tenere sempre in considerazione, ritiene che la solidarietà e l’accoglienza siano le prime armi per vincere le sfide che le diversità culturali ci pongono di fronte. Nessuno nasce criminale, criminali ci si diventa e lo sono gli stranieri come gli italiani e per questi non c’è storia, devono essere rispediti a casa e pagare il proprio debito.

3. Le ultime guerre in medioriente hanno fatto intravedere due diverse tipologie di dittatura capitalista. Quali ne sono le caratteristiche e le negatività più salienti?

Che domanda difficile! Più che a me avreste dovuto farla a Massimo Cacciari! Se invece la vogliamo porre sul piano politico, credo che il totalitarismo sia sbagliato di per sé, sia in oriente che in occidente. Credo che la democrazia oggi sia l’unica forma possibile, sicuramente non perfetta, ma la più adatta al nostro tempo, perchè oggi totalitarismo significa prima di tutto mancanza di diritti umani e civili.

4. La Shoah ha precipitato l’umanità verso un abietto declino. Cosa occorre attualmente per esorcizzare ogni spettro di genocidio e stillicidio, di conflitto armato e di negazione di ogni tipologia di diversità all’interno della società?

La memoria, non dimenticare mai quello che è successo e non farlo dimenticare ai nostri figli, questo è l’unico rimedio, continuare a scandalizzarci per quello che è successo. Considerare la vita umana come bene assoluto e rispettare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sancita dalle Nazioni Unite.

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