Tremaglia agli italiani all’estero: «al referendum elettorale non votate sì, non votate no, votate scheda bianca».
Onorevole, come si devono porre gli italiani all’estero nei confronti del referendum?
Sul referendum elettorale ho visto che il Corriere si è accorto che esistono più di tre milioni di italiani all’estero che votano.
Per non creare equivoci intanto, bisogna dire una cosa molto chiara, che il progetto di legge che è sottoposto a referendum, non interessa gli italiani all’estero. Non può incidere affatto per quanto riguarda la legge che è la legge Tremaglia, legge di attuazione della Costituzione per il voto all’estero. Perchè la legge che riguarda il voto all’estero, è una legge di attuazione costituzionale e quindi, soltanto un fatto costituzionale potrà cambiare.
Ma gli italiani all’estero saranno chiamati a votare.
Questa legge che verrà sottoposta a referendum in Italia, non ha e non può avere nessun riferimento con la legge del voto all’estero. Detto questo, io penso, invece, che bisogna fare una campagna all’estero per far si che quando ci sarà il voto referendario, gli italiani all’estero votino scheda bianca. Cioè, non votino sì, non votino no, ma votino scheda bianca.
Qual è il messaggio?
Per far comprendere ancora una volta che esistono e che possono essere comunque determinanti nelle vicende italiane.
Questo per essere chiari: scheda bianca. Non sì, non no, perché è una legge che non interessa l’estero. Scheda bianca perché sono chiamati a votare comunque e devono far vedere che sono interessati a confermare il voto, che esistono e che, talvolta, sono determinanti.
