Inghilterra madre delle classifiche

Solo due italiani figurano nell’elenco: al secondo posto Eco, Tony Negri al cinquantesimo –

Si tratta di una vera e propria mania della modernità, quella di stilare classifiche di tutti i tipi e sui più svariati argomenti. Questa volta, l’iniziativa di due riviste l’inglese Prospect e l’americana Foreign Policy, si sono prese la briga di stabilire a giudizio dei loro lettori, quale fosse la «top 100 intellectuals» del mondo.

Con 4800 voti si è aggiudicata la prima posizione l’americano Noam Chomsky. Ottant’anni, famoso nel mondo per i suoi studi rivoluzionari comparati sulle grammatiche, è conosciuto anche per la sua attività politica in America soprattutto per le critiche volte al Presidente Bush. Con 2500 voti, Umberto Eco occupa la seconda posizione sottolineando che giocava “fuori casa”. Una bella soddisfazione anche se, con beneficio d’inventario, non si conosce la vera attendibilità di un tale sondaggio. Per vedere un altro nome italiano in graduatoria, bisogna attendere la cinquantesima posizione dove figura il prof. Toni Negri che ha avuto più preferenze di pezzi da novanta del calibro di Amos Oz, Timothy Pardon Ash, Hans Kung, Gilles Keppel, Tariq Ramadan.. Solo due italiani dunque e ciò fa torto a parecchi intellettuali di rango. Ma se si tiene in considerazione che, in questa classifica, mancano del tutto i giovani, le donne ed i francesi che hanno sempre dominato il campo, ce n’è abbastanza da riempirsi di orgoglio.

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