Sportello unico per le imprese, un servizio in rete di e- Government.

La Magna charta della burocrazia moderna a partire dal 1° gennaio 2006 per l’amministrazione digitale. L’Italia, questa volta, è tra i primi Paesi in Europa.

Un network tutto on line al servizio delle imprese per fare fronte ad un iter burocratico a volte eccessivamente laborioso che va dall’iscrizione al registro delle imprese, sino alla evasione delle pratiche amministrative ordinarie e straordinarie.

Un sito internet sintetizzato in uno sportello unico eviterà, nel prossimo futuro, le lungaggini burocratiche connesse alle attività volte ad ottenere autorizzazioni, ampliamenti, ristrutturazioni, riconversioni di impianti produttivi e tutto quanto riguarda la determinazione di aree destinate ad insediamenti produttivi.

L’innovazione tecnologica snellirà l’iter delle pratiche burocratiche di cittadini ed imprese via internet consentendo l’eliminazione di inutili file agli sportelli stando seduti comodamente nel salotto di casa.

Per accedere ai servizi internet, sarà necessario acquisire la firma digitale che consentirà di accedere a tutti i servizi a disposizione. Si potranno scaricare moduli per richiedere certificazioni ordinarie e speciali attraverso il sito www.camcom.it; ottenere la partita Iva ed ottemperare agli oneri fiscali ed ai versamenti di imposte sino alle comunicazioni all’anagrafe tributaria consultando gli indirizzi www.agenziaentrate.it e www.minindustria.it; registrare una società accedendo al registro delle imprese recuperando la modulistica necessaria per l’iscrizione e per ogni altra modifica della posizione societaria riferendosi all’indirizzo www.telemaco.infocamere.it; la possibilità di poter consultare banche dati inerenti brevetti e marchi già esistenti ed ogni informazione utile attraverso www.infocamere.it; con questo ultimo sito si accederà a INCOM regionale ed a INREL, siti dedicati ai fondi, stanziamenti regionali ed incentivi per piccole e medie imprese.

Questa iniziativa introdurrà un sistema molto avanzato di e-government a partire dal 1° gennaio 2006: «Sarà la Magna charte della Pubblica Amministrazione moderna» ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione Tecnologica on. Lucio Stanca, quando il Codice per l’amministrazione digitale diverrà operativo.

L’istituzione dell’e-government ha richiesto uno sforzo economico notevole da parte del governo. 630 milioni di euro sono stati infatti destinati alle piccole e medie imprese affinché queste approntino le loro strutture informatiche rendendole idonee ad interloquire con la P.A.; in appannaggio agli Enti Locali, sono andati 130 milioni di euro per la creazione dei soli “sportelli unici”. Questo fondo favorisce ed incentiva le imprese a rinnovarsi offrendo loro agevolazioni molto convenienti: Il 10% degli stanziamenti è a fondo perduto, l’80% a credito agevolato al tasso dello 0,5 dalla Cassa Depositi e Prestiti, il rimanente 10% al tasso ordinario.

La meta è mettere in condizione le imprese di offrire un alto livello di preparazione informatica e poter migliorare la competitività. Si può affermare che, oggi, questa è già una realtà. Si pensi che alcune regioni d’Italia vedono le loro province all’avanguardia per aver già istituito lo sportello unico: Abbiategrasso in provincia di Milano, Anghiari in provincia di Arezzo, Altino in provincia di Chieti, Agerola in provincia di Napoli, nonché, ultimamente ai siti dei Comuni di Sanremo, Imperia, Torino, Catania, Ancona e Viareggio.

Questa nuova “era”, interessa, in special modo, tutto il mezzogiorno ed il sito del FORMEZ, l’Istituto di formazione del sud www.si.formez.it sarà a disposizione per ogni ulteriore ragguaglio.

Il punto della situazione nazionale, verrà tenuto una volta l’anno con un Convegno di cinque giorni da tenersi a Roma ad opera del Forum della P.A.: «Cerchiamo di valorizzare le migliori esperienze italiane di sviluppo locale realizzato grazie alla tecnologia» ha detto Carlo Mochi Sismondi direttore generale del Forum P.A.

Per accedere a questi servizi on line, cittadini ed imprese dovranno munirsi di carte digitali.

Da una fonte per la elaborazione dati Card Technology IDABC e PORVOO GROUP, risulta che l’Italia è al primo posto rispetto ad altri paesi europei. Il Mit, Ministero per l’innovazione tecnologica, ha in programma, per il 2006, di distribuire due milioni di card, un milione ed ottocentomila dispositivi di firma digitale ed altre nove milioni di carte nazionali e dei servizi. Già dal marzo di quest’anno il Mit, in collaborazione con l’Unione italiana delle Camere di Commercio, ha presentato il portale www.impresa.gov.it a circa cinque milioni di imprese. Questo è dedicato all’accesso ai servizi di e-government offrendo la bellezza di 19 procedure amministrative on line che fanno capo alle Camere di Commercio, all’Inps e all’Inail.

Al confronto con alcuni Paesi europei prendiamo atto che Germania e Spagna, per il lancio delle carte e per l’accesso all’e-government, hanno rinviato al 2007; in fase di sperimentazione si trovano Inghilterra e Francia, la prima ha distribuito diecimila carte operative, però, a partire dal 2008 e la seconda comincerà a distribuirne solo a partire del 2008; trecentomila sono le carte distribuite dalla Norvegia ma per il loro uso bisognerà attendere qualche anno ancora; solo il Belgio, considerando che ha cominciato appena l’anno scorso, attualmente ha distribuito mezzo milione di carte.

L’ e-government è un rimedio che svilirà i processi produttivi delle aziende dalle lungaggini e dalle estenuanti file agli sportelli delle P.A. Si aprirà una strada alternativa e diretta alla lentezza ed alla complessità dei rapporti dei cittadini con le istituzioni, delle imprese tra loro e dei rapporti di queste con la Pubblica Amministrazione. Si sfrutterà l’Internet al massimo delle sue potenzialità consentendo operazioni veloci e sicure comodamente da casa o dall’ufficio.

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