LETTERA APERTA AL MIO COMPAESANO RENATO BRUNETTA & SOCI CHE LA PENSANO COME LUI, COMPRESO IL SIGNOR B. DI ARCORE

Caro Professor Brunetta,

quando Lei sbraita in tutte le televisioni dicendo che l’euro ci ha rovinati e che sarebbe necessario uscirne, mi verrebbe da risponderLe che, su questi problemi, Lei non capisce niente. O peggio, mi verrebbe anche da aggiungere che Lei è in perfettissima e consapevole mala fede.

D’accordo, agli inizi si poteva fare di più con riferimento alla parità, ma altra soluzione diversa da questa sarebbe stata la rovina del paese. Ed è inutile che mi dilunghi su questo argomento in quanto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire come fa Lei, ma solo allo scopo di portare acqua al mulino del signor B., come facevano i gregari ciclisti con i vari Coppi, Bartali, Magni, Koblet ecc.ecc.

Detto questo, cerchi di spremere le Sue meningi e ricordare che la colpa di ciò che è successo è ascrivibile in toto al Suo partito, il quale, dopo la caduta di Prodi e la scesa in campo del Suo “idolo” e non appena l’euro è stato messo in circolazione, detto Suo partito ha fatto finta di non vedere che i commercianti tutti, un po’ alla volta, ed a loro volta, avevano stabilito una nuova parità ( 1 Euro = 1000 lire, anziché attribuire il vero valore di 2000 ) danneggiando in maniera tremenda i portatori di reddito fisso (impiegati, pensionati, operai ecc.ecc.) al punto da dissanguarli in quanto il loro reddito fisso è stato ridotto esattamente della metà (sono stati costretti a pagare il doppio) a favore di imprenditori, commercianti, negozianti vari ecc.ecc., fasce quest’ultime che sono state attratte ed abbindolate da FI con promesse elettorali che, alla fin fine, non hanno portato a niente, se non addirittura a patirne le conseguenze seppur qualche anno dopo rispetto ai portatori di reddito fisso, con conseguente chiusura delle fabbriche, con licenziamenti a iosa, fallimenti, cassa integrazione ecc.ecc. E mi spiego qui di seguito, in maniera elementare..

Se Lei, Caro Brunetta, non capisce che se FI avesse controllato il post-euro e resa obbligatoria la parità 1 euro = 2000 lire e non 1000 (come hanno fatto in altri paesi UE per le loro rispettive monete), i portatori di reddito fisso avrebbero continuato a spendere come prima, le fabbriche avrebbero continuato a produrre per far fronte alla domanda dei portatori di reddito fisso, che ora non hanno più soldi per comperare, e non ci troveremo in questa situazione da cui non se ne esce.

In sintesi, dapprima ci hanno rimesso i portatori di reddito fisso che ora stanno morendo di fame, ci hanno guadagnato i commercianti portando i soldi al sicuro, ma facendo fallire le loro aziende, ed ora ci troviamo nel pantano nel quale tutti dicono la “sua”, ma è tutto un inutile blà-blà-blà in quanto il problema ora è irrisolvibile !.

Si è mai chiesto perché i ricchi sono diventati sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri ? Suvvia, parli come mangia, signor Brunetta, e certe favole vada a raccontarle altrove ! E non a me !

Arnaldo De Porti anno 1935

ex funzionario banca nazionale e giornalista

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