IL PUNTO di Marco Zacchera n. 491 del 11 maggio 2014

IL PUNTO di Marco Zacchera n. 491 del 11 maggio 2014
SOMMARIO: AGGREGAZIONE A DESTRA – GRILLO E RENZI RINGRAZIANO – LA FEDELISSIMA – ELEZIONI VB: MIRELLA CRISTINA. In allegato: PROGRAMMA PER UNA DESTRA EUROPEA

RICOSTRUIRE A DESTRA
Credo che le prossime elezioni europee si decideranno a destra su un elemento importante, incerto e di minimo scarto: Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale riuscirà o meno a superare il 4%, soglia minima per essere rappresentati in Europa?
I sondaggi prevedono più o meno esattamente questo risultato per Fd’I-AN e quindi ogni voto conta visto che il risultato positivo o negativo rischia di essere incerto.
Perché – secondo me – è importante superare il quorum? Perché se questo partito (raddoppiando comunque i voti dell’anno scorso) riuscirà a diventare un punto di riferimento aggregante si potrà pensare a ricostruire qualcosa, se fallirà la diaspora sarà ancora più irreversibile.
Sono sempre più convinto che a questo nostro amato quanto squinternato paese serva infatti una destra seria, democratica, moderna, che abbia senso dello Stato e della Nazione, un “Partito degli Italiani” che privilegi veramente l’interesse comune e non quello individuale.
Una destra che esprima correttezza amministrativa ed onestà e che quindi non partecipi più ai pateracchi affaristici che ci hanno distrutti sapendo e volendo stare lontano da corrotti e corruttori che – ammettiamolo – purtroppo si sono visti girare anche da noi.
Una destra che crei selezione e non appiattimento, dove si vada avanti per merito e non per raccomandazioni. Una destra aperta alle necessità sociali e alla solidarietà concreta, ma che al di fuori delle emergenze difenda e tuteli prima di tutto gli italiani in Italia ed all’estero, che anteponga quindi le necessità dei cittadini italiani alle orde che arrivano attraverso le maglie troppe larghe di una immigrazione selvaggia figlia di norme ipocriti,demagogiche e confuse.
Certo che guardo con rimpianto al recente passato, anche perché – quando fondammo Alleanza Nazionale – per me era concretizzarsi l’orgoglio della diversità, il far politica sulle ali dell’entusiasmo e dell’impegno.
Vorrei quindi anche oggi, nuovamente, una destra visibile, chiara, aperta nella testa e non chiusa nella nostalgia, capace di discutere con la sinistra con competenza e senza remore culturali. Sono utopie? Può darsi, ma la speranza è sempre l’ultima a morire…

L’AIUTINO A MR. RENZI
Il tintinnar di manette che contraddistingue – come sempre – le campagne elettorali italiane sono musica alle orecchie di Grillo e del premier Matteo Renzi.
Come non gradire, per loro, un TG che “apra” sulle tangenti di Milano, prosegua con Scajola arrestato e come terza notizia annunci che Renzi da Genova (in visita ad un ospedale!) prometta che dal prossimo anno sparirà il modello 740, tra gli applausi generali?
Come non essere tentati da un Beppe Grillo che nei comizi urla contro tutti, interpretando demagogicamente – ma alla grande – il generale sentimento di rabbia degli italiani contro i politici per le loro porcherie e le tante, troppe cose che non vanno?
Pochi però hanno il coraggio di grattare sotto la vernice, per esempio sottolineando che in 14 mesi i grillini non hanno fatto in Parlamento una sola proposta concreta, sensata, documentata, attuabile e condivisibile per risolvere qualcosa. Espulso il dissenso è più facile – in una necessaria “escalation” mediatica e per farsi notare facendo dimenticare il silenzio sulle questioni serie – ammanettarsi e urlare in aula ormai una volta la settimana pur di fare notizia.
Tanta immagine ma poca sostanza, come il Matteo Renzi che aveva promesso “una riforma al mese” e che in 100 giorni avrebbe “rivoltato l’Italia come un calzino”. Di giorni ne sono già passati ottanta ma dopo mille proclami i risultati sono tuttora in divenire.
Una cosa ovvia perchè le riforme serie non si fanno in 100 giorni e soprattutto perché (e questo non è colpa di Renzi) infinite sono state e saranno le resistenze, gli strappi, i ritardi, gli intoppi burocratici e delle caste potenzialmente danneggiate. Ma la superficialità di “spararle” grosse, dare le cose per fatte contando soprattutto sull’effetto-annuncio sono obiettivamente la specialità di Matteo Renzi.
Intendiamoci: condivido – come quasi tutti gli italiani – che quanto propone il leader del PD siano spesso cose giuste, sacrosante e perfino ovvie ma – appunto – un conto è dirle e un conto è risolverle.
Bilancio? La riforma elettorale (impantanata) impedirebbe l’elezione diretta dei deputati ed assegnerebbe comunque un pingue premio di maggioranza, ovvero andrebbe in totale contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il “porcellum”.
La riforma del Senato (impantanata) è un vero guazzabuglio ed ha quindi molte più ragioni Calderoli quando propone di eleggere i senatori insieme alle elezioni regionali risparmiando ma facendo votare e scegliere le persone anzichè – anche qui – nominarle dall’alto.
La riforma fiscale non è impantanata, ma è totalmente ferma, le province sono nel limbo, la riforma della pubblica amministrazione sembra interessare solo il taglio di 60 prefetture mentre gli ultra pubblicizzati 80 euro al mese per i medio-poveri sono parzialmente senza copertura, (checchè ne dica il governo hanno ragione i tecnici del Senato, lo sanno tutti gli addetti ai lavori) e per trovare i soldi si sono aumentate le tasse sui risparmi.
La “riforma del lavoro” pomposamente annunciata non risolve nulla salvo cose marginali e comunque non è approvata, mentre ok per i tagli ai super-manager pubblici ma alla prova dei fatti i tagliati “veri” sono rimasti in pochissimi così come quasi nulla ha reso la strombazzata vendita on line di una pattuglia di “auto blu” che in pratica non ha comprato nessuno.
Annunci e fatti, quanta differenza! Chi per esempio non può che applaudire il Premier quando sostiene “Bisogna rilanciare l’economia tagliando gli interessi e i costi bancari e aumentando il credito alle imprese”? Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma intanto i tassi non calano e contro un euribor al tasso dello 0,26% (minimo storico) i tassi offerti in Italia alle imprese sono il 5-8% sui mutui a medio termine e dal 10 al 21% sullo scoperto dei conti correnti, ovvero da 50 a quasi CENTO volte di più dell’euribor, con in aggiunta di solito anche il 2% annuo – un altro 800% del tasso di riferimento europeo – solo come ex commissione di massimo scoperto che, dichiarata illegittima per legge, è rientrata dalla finestra come obbligo ben più pesante per tutti, da pagare anche se non si utilizza il credito!
C’è stata forse in merito una iniziativa concreta del governo per cambiare l’andazzo? No!
Allora Renzi sfrutta alla grande la sua bella immagine, ma soprattutto la spasmodica ossequiosità e visibilità offerta dai media e – anche come capo del PD – ne fa ovviamente buon uso pre-elettorale.
D’altronde tutti possono verificare che non si era mai visto uno spazio così ampio ed osannante concesso ad un singolo personaggio politico, di solito senza un minimo di critica e ricordando per esempio – a confronto – il quotidiano massacro contro Berlusconi quando l’ex Cavaliere era premier.
Pensate alla notiziola qui di sotto se fosse stata una scelta del governo di centro-destra: è un piccolissimo esempio ma da meditare, visto anche che il Corriere della Sera di sabato 10 maggio le ha dedicato solo 11 righe – diconsi undici! – in un pezzettino quadrettato relegato in basso e in pagina interna…

LA FEDELISSIMA
La dott.ssa Antonella Manzione, 50 anni, è da giovedì la nuova responsabile del Dipartimento Affari Giuridici del Governo a Palazzo Chigi, una posizione strategica e di grande responsabilità tanto che venerdì partecipava già al rituale pre-consiglio dei ministri.
La Manzione è forse un’avvocato di Cassazione, una dirigente legislativa di Camera o Senato, una docente universitaria di diritto? Macchè, è solo la comandante dei vigili urbani di Firenze.
Invano la Corte dei Conti aveva espresso riserve su titoli, costi ed esperienza: Matteo Renzi ha fortemente voluto questa nomina, si è opposto ai giudici amministrativi e oplà la Manzione è stata nominata. Trasparenza, esperienze, curriculum? Diciamo che quando si vuole e si può, tutto diventa un optional.

CONTATTI
Diversi lettori mi chiedono di partecipare a incontri, conferenze, dibattiti in giro per l’Italia e – quando posso – collaboro sempre volentieri. Chi vuol contattarmi può farlo direttamente scrivendomi su marco.zacchera@libero.it così come può leggere i numeri arretrati de IL PUNTO sul sito su www.marcozacchera.it .
Mi si chiede spesso, inoltre, di riprodurre articoli o note che appaiono su IL PUNTO. Ribadisco che tutti i testi possono essere liberamente ripresi pregando però di citarne sempre la fonte e di interpretare con correttezza il mio pensiero ovvero di non forzarne il senso con tagli ed estrapolazioni. Sarò grato a chi, riprendendo quanto scrivo, avrà la cortesia di comunicarmelo.

PROGRAMMI EUROPEI
Così come avevo apprezzato per la sua chiarezza l’ intervento del leader della Lega Nord Matteo Salvini quando venne a Verbania in occasione di un dibattito sull’Euro segnalo ora e riporto in allegato il programma di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale proprio in vista delle elezioni europee. Di solito i programmi elettorali sono una melassa in cui c’è scritto di tutto e di più, mentre invece queste poche pagine mi sembrano chiare, pratiche, condivisibili e soprattutto non scritte in “politichese” ma in italiano comprensibile : meritano attenzione.

ELEZIONI A VERBANIA: MIRELLA CRISTINA
Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia – A.N. ed Indipendenti per Verbania hanno indicato nell’avv. MIRELLA CRISTINA il candidato a sindaco del centro-destra per le prossime elezioni comunali.
IL COMITATO ELETTORALE HA SEDE IN VIA 25 APRILE n.7 A VERBANIA INTRA Chiunque volesse collaborare alla campagna elettorale o diffondere materiale può contattarmi su marco.zacchera@libero.it oppure scrivere a mirellacristina@sindacodiverbania.it

Un saluto a tutti ! Marco Zacchera

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