(ECPAT) Cambogia, Phnom Penh. “La chiamano Library e ha lo scopo di dare un pasto a 65 bambini e bambine di un quartiere a rischio della capitale. Qui volontari fanno corsi d'inglese, informatica, igiene personale e doposcuola. Il progetto costa 20mila euro all'anno. Non sono molti, ma bisogna trovarli. Aiutateci.” E’ questo l’appello che Marco Scarpati, presidente di ECPAT Italia, lancia dalla Cambogia, un Paese chiave per la lotta allo sfruttamento sessuale dei minori. Per vedere le foto e il video messaggio questo il link di riferimento:
Un viaggio importante quello dell’avvocato Scarpati in compagnia di Beppe Carletti, leader dei Nomadi, testimonial anche della recente campagna di ECPAT “Don’t look away!” (contro il turismo sessuale in Brasile durante i Mondiali di calcio). Numerosi e continui i loro appelli ai sostenitori italiani, con immagini, foto e video che raccontano il lavoro fatto per i bambini in questi anni: un lavoro che rischia di andare perso se non si trovano i fondi necessari.
“Non c'è speranza: se non troviamo presto i soldi, sarà a rischio il futuro dei bambini”, continua Scarpati, che ha visitato i progetti della Onlus nel Paese. Grazie ai nostri centri, i bambini ricevono cibo, vestiario, cure mediche, imparano a conoscere e a far rispettare i loro diritti e come difendersi dallo sfruttamento sessuale.
Un lavoro che ci rende orgogliosi, e che è necessario proseguire. Ricordiamo che la Cambogia è una delle mete emergenti per turismo sessuale con minori. Qui la povertà, la crisi economica ha trasformato la prostituzione in un mezzo per sopravvivere. In merito si stima che siano 20mila i minori fatti prostituire, e che il 30% dei turisti sessuali è straniero.
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