Iran: 19 esecuzioni in una settimana comprese:le esecuzioni clandestine di minorenni nella orribile prigione di Adelabad a Shiraz

L'ondata di barbare esecuzioni continua con il nuovo anno. Solo dal 6 al 12 Gennaio il regime teocratico ha impiccato 19 prigionieri. Sette prigionieri impiccati nelle città di Urumiyah, Salmas e Mashhad. Ahmad Shafiegh Khani, uno dei quattro prigionieri impiccati ad Urumiyah, aveva solo 19 anni all'epoca del suo arresto. Due giorni prima, cinque prigionieri erano stati impiccati aQazvin, Gachsaran e Tabriz. Tra le esecuzioni registrate la scorsa settimana ci sono anche l'impiccagione di un prigioniero nella città di Sari (il 6 Gennaio) e quella di un prigioniero di 45 anni originario di Zabol, nella prigione di Yassouj (il 12 Gennaio).

Una notizia scioccante fatta trapelare dalla prigione di Adelabad a Shiraz dagli stessi detenuti, rivela una serie incessante di esecuzioni clandestine avvenute in questo temuto luogo di tortura. La notizia trapelata afferma che il 4 Gennaio due prigionieri,Hamid Tabkhi e Aghil Mohammadi sono stati giustiziati in segreto.Hamid Tabkhi era minorenne. E l'8 Gennaio altri tre detenuti, Omid Hosseini, 21 anni, Majid Hayati e Bashir Assadi, sono stati giustiziati in segreto.

Un passo della notizia dice: “Qui ammazzano gli uomini come le pecore…. Ecco Adelabad di Shiraz, senza un briciolo di giustizia!… Questa è la più terribile prigione del secolo. Qui non si trova un po' di sole, di luce, di gioia o risate. Questo è un cimitero. Tutto qui ha l'odore umido della miseria e della malvagità. Ecco Adelabad senza un briciolo di giustizia!”

Nel frattempo, il mullah Mohseni Gorkani, capo della corte suprema del regime, ha definito l'amputazione delle mani “nell'interesse della società”. Ha aggiunto che le la condanna per l'accusa, creata dai mullah, di “moharebeh” è la morte, sottolineando inoltre la necessità di amputare le mani e i piedi ai ladri (agenzia di stampa delle Guardie Rivoluzionarie di Tasnim – 7 Gennaio 2014).

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

13 Gennaio 2014

L'intelligence del regime dei mullah: la situazione attuale è una eccezionale opportunità per distruggere i Mojahedin del popolo iraniano in Iraq


Quarto attacco missilistico a Camp Liberty – No 19

Appello per l'adozione di misure necessarie di sicurezza e per un dispiegamento permanente di osservatori e Caschi Blu dell'ONU a Camp Liberty

Dopo i comunicati del 7 e 8 Gennaio della Resistenza Iraniana che rivelavano i piani del regime iraniano e del governo di Maliki per il massacro dei residenti di Camp Liberty approfittando della attuale situazione in Iraq, l'intelligence dei mullah ha ammesso gli intenti criminali del regime e dichiarato che le attuali condizioni sono “un'eccezionale opportunità per l'Iraq di distruggere contemporaneamente il DAESH e il PMOI”.

Habilian, notoriamente legato al Ministero dell'Intelligence dei mullah, ha messo insieme un mucchio di bugie improponibili nel suo sito web come “il PMOI ha sempre appoggiato gruppi terroristici come il DAESH” ed ha sabotato “gli sforzi del governo centrale iracheno per combattere il terrorismo” per concludere che “è necessario che il governo dell'Iraq, contemporaneamente agli sforzi per distruggere i terroristi di Al-Qaeda, pensi seriamente all'importante ed eccezionale opportunità di seccare le radici dei Monafeqin che appoggiano questi terroristi”.

La Gestapo dei mullah ha continuato aggiungendo: “Senza dubbio la lotta contro il terrorismo in Iraq, oltre ad un totale e invasivo attacco contro i terroristi e la distruzione dei loro siti e basi, dovrà anche includere l'obbiettivo delle loro risorse finanziarie, delle loro dimore e delle reti di informazione e propaganda” (sito web di Habilian – 8 Gennaio 2014).

La Resistenza Iraniana nei suoi comunicati del 7 e 8 Gennaio aveva rivelato:

Per ordine di Qasem Soleimani, Comandante della forza terroristica Qods, allo scopo di giustificare un attacco contro il PMOI, nella propaganda del governo iracheno il PMOI avrebbe dovuto essere accusato di avere legami con il terrorismo, con al-Qaeda e il DAESH!

Un numero considerevole di ufficiali della forza Qods sono arrivati all'Aeroporto di Baghdad portando con sé missili a guida infrarossa.

Ancora una volta, con il coordinamento del Governo dell'Iraq, la forza Qods è pronta ad attaccare Camp Liberty con missili di maggior numero e potenza. Nell'attacco del 26 Dicembre, sono stati impiegati missili da 240 mm con una potenza esplosiva e distruttiva 20 volte superiore a quella dei missili da 107 mm utilizzati nei tre attacchi precedenti.

Il coordinamento per il trasferimento dei nuovi missili e delle torrette di lancio, è stato fornito dall'ufficio del Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Maliki.

Soleimani ha chiesto a Maliki di utilizzare la Divisione Oro (o Divisione Sporca), Asa’ib Ahl al-Haq e le forze SWAT, coinvolte nell'attacco ad Ashraf del 1° Settembre, facendogli indossare le uniformi del “DAESH” per portare a termine un raid ed il massacro dei residenti di Camp Liberty e dei quartieri sunniti di Baghdad .

Maliki ha ordinato alle forze della SWAT e della Divisione Sporca, i cui ufficiali vengono da gruppi al comando della forza Qods, di piazzarsi nelle vicinanze di Camp Liberty e, nel caso che le condizioni divengano critiche, di agire contro il PMOI.

Le ammissioni dell'intelligence dei mullah, insieme alle informazioni rivelate dalla Resistenza, non lasciano spazio all'ambiguità riguardo alle intenzioni del regime iraniano e del governo di Maliki di preparare un altro enorme bagno di sangue. Gli impedimenti posti dalle forze irachene all'adozione delle misure di sicurezza necessarie a Camp Liberty tradiscono i reali obbiettivi di questo governo. Queste misure necessarie sono: il riposizionamento dei 17.500 muri a T, la fornitura di un numero adeguato di bunkers in cemento armato di 2×2 m., il trasferimento di giubbotti ed elmetti protettivi e delle attrezzature mediche da Ashraf a Camp Liberty, tetti a doppio strato per i containers, il riconoscimento del diritto a costruire a Liberty e l'aumento dell'area del campo per ridurre il numero delle vittime in caso di attacco.

Per evitare un altro massacro, la Resistenza Iraniana chiede l'intervento immediato del Presidente degli Stati Uniti e dei Segretari di Stato e alla Difesa, del Segretario Generale delle Nazioni Unite, dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, dell'Alto Commissario per i Diritti Umani e dell'Alto Rappresentante dell'Unione Europea perché vengano forniti i requisiti necessari di sicurezza e vengano dispiegati osservatori ed una squadra di Caschi Blu dell'ONU 24 ore al giorno all'interno di Camp Liberty.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

10 Gennaio 2014

Mahmoud Hakamian

Cell: 3776850726

www.ncr-iran.org/it

@HakamianMahmoud

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