Bolzano 10 febbraio 2011 – “Nel giorno del ricordo di una tragedia politica e storica che la società sta cominciando a capire ed interiorizzare, emerge chiara l’urgenza di riflettere su quelle che sono le responsabilità e le scelte politiche affinché non si ripetano gli errori e le superficialità di un passato poi non tanto lontano”. Lo dichiara Aldo Di Biagio, che insieme ai vertici nazionali di Futuro e libertà Italo Bocchino, Fabio Granata, Roberto Menia e Giorgio Conte è a Bolzano per un incontro pubblico organizzato dal coordinatore Alessandro Urzì, in occasione della commemorazione della tragedia delle Foibe. “Proprio nella città di Bolzano questa necessità si fa urgenza – spiega – infatti il recente avallo del ministro Bondi – con la regia del ministro Frattini – al c.d. depotenziamento dei monumenti della memoria storica italiana della città dato alla vigilia del voto di sfiducia al ministro, sta provocando non pochi malumori e umiliazioni nella comunità di lingua italiana altoatesina e rischia di irrigidire il quotidiano confronto tra le due comunità, anima della regione”. “La strumentalizzazione culturale ed identitaria per fini politici è qualcosa di tremendamente deprecabile – conclude – ed il ministro Bondi si sta facendo proprio portavoce di una colpa antica ed assurda. Distruggere la rappresentazione artistica di un periodo storico, mette in saldo l’identità culturale di una comunità. E nel giorno di questa commemorazione questa deprorevole strategia politica ha un sapore ancora più amaro”.